Mercoledì 7 maggio 2025, alle ore 16.30, avrà luogo l’ingresso in Conclave e il giuramento per l’elezione del Romano Pontefice, secondo quan...
Mercoledì 7 maggio 2025, alle ore 16.30, avrà luogo l’ingresso in Conclave e il giuramento per l’elezione del Romano Pontefice, secondo quanto previsto dall’Ordo Rituum Conclavis
Questa mattina, la decima congregazione dei Cardinali è iniziata puntualmente alle ore 9:00, con un momento di preghiera condivisa. Erano presenti 179 cardinali, di cui 132 elettori. Durante la sessione si sono susseguiti 26 interventi, toccando temi centrali per la vita e la missione della Chiesa oggi. Si è riflettuto sul diritto canonico e sul ruolo dello Stato della Città del Vaticano, ma soprattutto si è sottolineata la natura missionaria della Chiesa: una Chiesa che non si deve ripiegare su sé stessa, ma accompagnare ogni uomo e ogni donna verso l’esperienza viva del mistero di Dio. È stato messo in evidenza anche il ruolo fondamentale della Caritas, chiamata non solo a soccorrere, ma a difendere i poveri, testimoniando la giustizia del Vangelo.
Si è parlato anche del profilo del futuro Papa: una figura che deve essere presente, vicina, capace di fare da ponte e guida, di favorire l’accesso alla comunione a un’umanità disorientata e segnata dalla crisi dell’ordine mondiale. Un pastore vicino alla vita concreta delle persone.
Molte le sfide richiamate: la trasmissione della fede, la cura del creato, la guerra e la frammentazione del mondo. È stata espressa una forte preoccupazione per le divisioni all’interno della Chiesa stessa. Non sono mancati riferimenti alle vocazioni, alla famiglia, e alla responsabilità educativa verso i figli. Tra i testi conciliari, è stata citata la Costituzione Dei Verbum, nutrimento per il Popolo di Dio. Infine, si è ricordato che nel celebrare Cristo presente nell’Eucaristia non si deve mai dimenticare il sacramento di Cristo presente nei poveri.
Il Direttore della Sala Stampa ha poi informato che nel pomeriggio di sabato 3 maggio il Camerlengo ha proceduto al sorteggio delle stanze: tutti i cardinali elettori saranno alloggiati tra la residenza di Santa Marta e l’adiacente “Santa Marta vecchia”. Ha anche indicato che i lavori nella Cappella Sistina sono in via di completamento e così a Santa Marta e Santa Marta Vecchia. Chi tra gli elettori volesse, potrà trasferirsi anche domani mattina negli alloggi assegnati. La Sistina è stata messa in sicurezza dalla Gendarmeria vaticana.
I 133 i cardinali elettori sono ormai tutti presenti a Roma. Oggi pomeriggio, dalle ore 17 alle ore 19, si svolgerà l’undicesima congregazione generale dei cardinali. Come già annunciato, alle ore 15.00, nella Cappella Paolina, Prima Loggia del Palazzo Apostolico Vaticano, avrà luogo il giuramento degli officiali e addetti al Conclave, sia ecclesiastici che laici. I Cardinali di rito latino indosseranno la veste rossa con la fascia, il rocchetto, la mozzetta, la croce pettorale con cordone rosso e oro, l’anello, lo zucchetto e la berretta; i Cardinali delle Chiese Orientali indosseranno l’abito corale loro proprio.
Dalla Cappella Paolina, al canto delle Litanie dei Santi, i Cardinali Elettori si dirigeranno processionalmente alla Cappella Sistina dove, dopo il canto del Veni Creator, pronunceranno il giuramento prescritto. Prenderanno parte alla processione, trovandosi nella Sala Regia del Palazzo Apostolico Vaticano, per le ore 16.00 e indossando l’abito corale loro proprio: il Signor Cardinale che detterà la meditazione; il Segretario del Conclave e Vice-Camerlengo; il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie; due membri del Collegio dei Protonotari Apostolici di Numero Partecipanti; due membri del Collegio dei Prelati Uditori della Rota Romana; i Cerimonieri Pontifici; il segretario del Cardinale che presiede il Conclave; la Cappella Musicale Pontificia.
Nella tarda mattina di oggi, il questore di Roma ha nuovamente riunito il tavolo tecnico in via San Vitale per mettere a punto il piano della sicurezza, con un modello “on going”, sulla base di quanto condiviso in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica tenuto lo scordo mercoledì. Sarà infatti un dispositivo modulare, quello pianificato e destinato ad essere messo in campo, in cui le forze dispiegate dovranno essere pronte, a vista, ad adattare le misure in base all’evolversi degli scenari.
"Difficile prevedere i tempi, gli afflussi di pubblico destinati ad assistere ai rituali delle cosiddette 'fumate', così come all’annuncio dell’elezione del Santo Padre - osserva la questura - Ecco, quindi, che la partita securitaria si giocherà applicando lo schema del 'doppio binario'. La 'straordinarietà' della quotidianità di questo singolare momento storico, dettato dalla concentrazione di eventi di elevato skill sotto il profilo dell’ordine e della sicurezza pubblica, sarà amplificata ed elevata a potenza in occasione delle decisioni dei cardinali e dell’appeal che la nomina della nuova guida spirituale e politica del Vaticano indurrà sulla comunità mondiale dei fedeli".
Dalle ore 7 del 7 maggio prossimo il piano di sicurezza vedrà la perimetrazione di via Conciliazione, di via di porta Angelica e piazza del Sant’Ufficio per consentire a tutti i fedeli e pellegrini di vivere questa nuova fase della Chiesa cattolica in condizioni di estrema sicurezza, con il consueto doppio step di controlli presso i più esterni varchi di prefiltraggio e, quindi, presso i check point permanenti attivi lungo le due ali del Colonnato di piazza S. Pietro.
"L’impegno per la tutela delle liturgie religiose non si esaurisce, tuttavia, nella sola area del Vaticano - osserva la questura di Roma - Con un trend ormai stabile, i flussi di visitatori sono cresciuti anche presso le altre tre basiliche Giubilari, tra cui, in particolare, Santa Maria Maggiore, letteralmente esplosa' nella sua capacità di accoglienza dopo aver accolto le spoglie di Papa Francesco, per le cui esigenze il modello organizzativo adottato dalla Questura sta consentendo di gestire i flussi di visitatori in sicurezza, senza impattare sulla vivibilità dell’area urbana circostante".
In attesa di entrare in Sistina il pomeriggio di mercoledì 7 maggio, stamani alla decima congregazione erano presenti 179 cardinali, di cui 132 elettori. 26 gli interventi: tra questi, ha spiegato il portavoce Matteo Bruni, si è parlato della figura del Papa "Pastore vicino agli uomini". Inoltre, i cardinali riuniti hanno affrontato argomenti relativi al diritto canonico, al ruolo dello Stato della Città del Vaticano, al ruolo della Caritas nel difendere i poveri.
"E' stata sottolineata anche la presenza di tanti media", ha osservato Bruni. Un intervento ha sottolineato con forza la presenza di tanti giornalisti in questi giorni, come segno che il Vangelo conserva tutta la sua forza di senso anche nel mondo di oggi: una presenza che è anche una responsabilità. Alcuni hanno rievocato la toccante preghiera di Papa Francesco durante i giorni del Covid, ricordandola "come segno di speranza nella paura"; affrontate anche le sfide della guerra in un mondo frammentato.
I cardinali hanno toccato anche il tema delle vocazioni, è stata espressa preoccupazione per le divisioni nella Chiesa". Ogni cardinale in media parla per cinque minuti con un ampio margine di flessibilità.
Conto alla rovescia per il Conclave 2025 chiamato ad eleggere il nuovo Pontefice dopo la morte di Papa Francesco.
"Il nuovo Papa? Non abbiamo ancora un nome, ora stiamo solo discutendo. Il Conclave inizia il 7, nelle congregazioni ci stiamo conoscendo". Lo ha evidenziato il cardinale Joseph Coutts, arcivescovo Metropolita emerito di Karachi, in Pakistan.
Il nuovo Papa quando arriverà? "Speriamo in 3-4 giorni", ha auspicato il card. Raphael Sako, patriarca di Baghdad dei Caldei, entrando alla Congregazione dei cardinali. Sakop ha tracciato un identikit del prossimo Papa: "Un Pastore che guardi all'unità, all'integrità della Chiesa".
Sulla stessa linea l'arcivescovo di Giacarta, card. Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo. "Penso che il Conclave sarà breve, massimo tre giorni", ha osservato uscendo dalla Congregazione dei cardinali. Il nuovo papa sarà sulla linea di Francesco? "Non lo so, dipenderà dallo Spirito Santo", osserva il porporato che dice che mercoledì entrerà in Cappella Sistina "con cuore aperto".
"Non c'è fretta per la fumata bianca, abbiamo il tempo: importante è avere un buon Papa", ha invece detto il card. Jean Paul Vesco, arcivescovo metropolita di Algeri. Vesco dice che il prossimo Papa dovrà essere "un Pastore, una voce per il mondo, per la pace". Potrebbe essere un papa francese il successore di Francesco? Vesco, sorridendo, si concede una battuta: "Anche un algerino".
Se ci saranno tre giorni di fumate nere, - come spiega la Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis - i porporati si fermeranno per un giorno: spazio a preghiere, a liberi colloqui e ad una breve esortazione spirituale. Quindi, si riprende con altri sette scrutini e in caso nuovo stop e altre sette tornate. Se l'accordo non si dovesse trovare dopo 34 votazioni, si andrebbe al ballottaggio. Si votano solo i due più votati dell'ultima tornata (loro si asterranno). Resta valida la regola della maggioranza dei due terzi dei voti, 89.
“Non scegliete solo un papa. Scegliete un pellegrino. Un pastore. Un costruttore di pace”. E’ l’appello dei giovani fedeli di tutto il mondo contenuto in una lettera al Collegio cardinalizio che oggi si riunirà in doppia sessione nel pre Conclave.
“Fate che la vostra scelta sia un passo verso una Chiesa dove i giovani non siano solo accolti, ma coprotagonisti. Fate che la vostra scelta sia un'eco di Francesco e una risposta profetica al futuro”, scrivono nella missiva nella quale chiedono di proseguire sul cammino tracciato da papa Francesco e di imparare dagli errori del passato (clericalismo, abusi). L'iniziativa della lettera è partita dall'organizzazione giovanile della Chiesa cattolica belga, Kamino, ma è stata sostenuta anche dal famoso prete DJ Padre Guilherme e dalla “suora di TikTok” spagnola, suor Xiskya Valladares, che ha partecipato al Sinodo dei vescovi come madre sinodale.
Nuovo appuntamento alle 17. Per domani, martedì, è prevista un’altra congregazione la mattina.
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