Nell'ambito del Festival Letterature Migranti, venerdì 24 ottobre alle ore 21 presso la Sala Perriera, Cantieri Culturali alla Zisa, and...
Nell'ambito del Festival Letterature Migranti, venerdì 24 ottobre alle ore 21 presso la Sala Perriera, Cantieri Culturali alla Zisa, andrà in scena lo spettacolo P.S. post scriptum / Pasolini Sciascia, prodotto dall' Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari - Museo internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino in collaborazione con l' Associazione Festival delle Letterature Migranti – Casa delle Letterature.
Lo spettacolo, scritto da Davide Camarrone con l’interpretazione e la regia di Giuseppe Cutino e Gigi Borruso, è la visione del dialogo impossibile, oggi, tra Sciascia e Pasolini, testimoni critici del loro tempo, lettori di processi profondi fin quasi alla profezia.
È un rapporto complesso e affettuoso, tra i due scrittori e intellettuali. Rapporto antico, che risale ai primi anni Cinquanta. Il tentativo è di far scaturire, da una modalità di fiction che potremmo dire documentaria, una luce sul nostro tempo, di scongiurare l’assenza di due italiani non accampati in Italia (secondo la celebre definizione di Flaiano) ma saldamente radicati nelle sue culture popolari, l’uno siciliano e l’altro friulano, entrambi problematicamente legati al cattolicesimo e al metodico esercizio del dubbio, in odore di eresia, culturale e politica. Nel testo sono presenti con la loro fisicità, prigionieri di un processo che si tenne a lungo e senza alcuna sentenza. Avrebbero detestato l’assoluzione più della condanna.
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