Breaking Posts

6/trending/recent
Type Here to Get Search Results !

L'ANIMA GRIGIA DI GRILLO


Che il web sia un potente mezzo per veicolare il nostro pensiero è un dato di fatto, basta vedere quanti siano gli iscritti ai vari social network, tra i più conosciuti Facebook e Twitter, per avere un'idea! A loro si uniscono i blogger che, con la creazione di siti su piattaforme gratuite o a pagamento, riescono ad avere una visibilità e popolarità che, altrimenti, non avrebbero. A meno che non siano già famosi, in questo caso si accelera il processo mediatico che riesce ad inglobare un pubblico eterogeneo sempre più vasto. Un po' quello che è accaduto a Beppe Grillo, che ha creato il suo blog nel 2005 perchè, secondo lui: "In questo momento il mondo, senza accorgersene, sta vivendo la terza guerra mondiale: quella dell'informazione. L'unico modo per salvarsi è sapere. Conoscere le notizie. Noi abbiamo un mezzo, la Rete, che ci consente di arrivare dritti alle notizie. La politica, le televisioni, i giornali arrivano sempre dopo".

E pensare che, nei suoi primi spettacoli in piazza, Grillo distruggeva i computer sui palchi dei teatri, mentre oggi deve dire grazie alla rete se ha conseguito un buon successo elettorale alle ultime elezioni. Ma soprattutto deve dire grazie a Gianroberto Casaleggio che, con la sua indiscussa conoscenza del web, ha trasformato Grillo in un profeta della democrazia digitale, una sorta di computercrazia, che coinvolge direttamente il popolo internettiano. Il grillino, infatti, non è escluso dalla partecipazione attiva alla vita politica ma ne diventa un protagonista.

La Casaleggio Associati non si occupa solo del blog di Grillo ma cura anche la rete dei Meetup e parte dei Tour del leader del M5S, inoltre, ha avuto un ruolo determinante nella sua campagna elettorale. Ispirandosi a quella condotta da Barack Obama nel 2012, Casaleggio ha creato i presupposti che hanno portato sin qui Grillo. Il Presidente Obama, infatti, con l'operazione Narvalo, nome in codice della sua infrastruttura tecnologica, ha polverizzato ogni record di presenza digitale del suo avversario Romney, superando anche il suo stesso exploit del 2008. In pratica, Obama ha raccolto 690 milioni di dollari attraverso internet e con uno stratificato sistema di data mining e messaggi tagliati su misura ha coinvolto 4,4 milioni di piccoli finanziatori.

La presenza nei social media è aumentata esponenzialmente: 23 milioni di follower su Twitter, 45 milioni di «mi piace» su Facebook, e la foto della sua vittoria è stata la più condivisa. Obama si è avvalso di un team di esperti, dei veri guru del web marketing, come Michael Slaby, capo del settore «Integrazione e Innovazione Obama for America» che, nella sua ultima venuta in Italia ha ammesso di aver avuto un "private meeting" con Casaleggio. I due si sono trovati sintonizzati sulla stessa lunghezza d'onda su due punti fondamentali, "guardare al governo come a una forma di customer service", e realizzare "la differenza tra partiti e movimenti: i primi si interessano ai nuovi media solo il giorno delle elezioni", mentre i secondi hanno già da tempo pianificato la loro strategia ed è appunto il caso del M5S che Slaby giudica come "un fatto assolutamente nuovo; basta vedere come risponde la gente".

Sul ruolo di Casaleggio nello straripante potere mediatico di Grillo, è lui stesso a dire: "A chi si chiede chi c'è dietro Grillo o si riferisce a «un'oscura società di marketing» voglio chiarire che non sono mai stato «dietro» a Beppe Grillo, ma al suo fianco. Sono in sostanza cofondatore di questo movimento e, insieme a lui, ho anche contributo a scrivere il "Non Statuto" pietra angolare del MoVimento. Sono stato definito il piccolo fratello di Beppe Grillo, con riferimento al Grande fratello del romanzo 1984 di George Orwell. È evidente che non lo sono. La definizione contiene però una parte di verità".

Ma Casaleggio è soprattutto la mente,  il deus ex machina di Grillo, che ispirandosi a Paul Gillin studia la teoria degli influencer, ossia come manovrare quel 10% di navigatori consapevoli che impone le proprie opinioni al restante 90%. Nei suoi corsi, seguiti dai giovani grillini, insegna a gestire un blog, a governare un forum, e disegna il profilo del candidato ideale, che "deve possedere più soft skills che hard skills", più attitudini che competenze, saper "smanettare sulla rete", saper "parlare in pubblico" e mostrare "una faccia pulita, perché è bello identificarsi in un candidato giovane".

Riguardo ai presunti legami con la Massoneria, Casaleggio ribatte: "Mi hanno attribuito legami coi poteri forti, dalla massoneria alla Goldman Sachs con cui non ho mai avuto alcun rapporto, dietro Casaleggio c'è solo Casaleggio. «Honni soit qui mal y pense». "Sia svergognato colui che pensa male", motto dell’ordine inglese della Giarrettiera.

Viene indicato come l'eminenza grigia di Grillo, ovvero una personalità molto influente ma poco visibile, che aiuta persone investite ufficialmente di un potere a prendere decisioni o addirittura "trama nell'ombra". In realtà, di grigio ha solo i lunghi ricci che cadono spioventi sulle spalle. La sua filosofia è "Tu sei Rete" e non fa mistero del suo progetto, ben descritto in un suo video dove si evince che la sua ambizione non è il governo italiano ma quello mondiale, il futuro della politica per Casaleggio si chiama Gaia: "Ogni essere umano può diventare presidente e controllare il governo attraverso la Rete. In Gaia i partiti, la politica, le ideologie e le religioni scompaiono".

Uno scenario davvero inquietante, ma anche affascinante, un po' come Matrix, "Free your mind".

E se fosse Casaleggio il vero "Eletto"???


Antonella Di Pietro©

Posta un commento

0 Commenti
* Scrivi il tuo parere

Top Post Ad

SOSTIENI MAGAZINE PAUSA CAFFÈ. GRAZIE

Ads Bottom