Secondo la dott.ssa Sara Cordella, grafologa, consulente e perito del Tribunale di Venezia, chi ha scritto la lettera minatoria all'ex Pm Antonio Ingroia, presente alle prossime elezioni con la sua lista "Rivoluzione Civile", è un mitomane: "È uno che non sa usare il normografo con agilità, si vede subito. Tanto è vero che aggiunge lettere a mano. Imprecisione indica impazienza, e anche il rigo discendente è un altro indizio. Diciamo che non si tratta di anonimografia professionale. Gli infiniti puntini di sospensione indicano narcisismo e i riferimenti TNT riconducono a un individuo maschio, il riferimento al tritolo, infatti, è tipicamente maschile, le donne hanno modalità di minaccia diverse da queste. L'irregolarità delle larghezze tra parole e nella tenuta del rigo, discendente, oltreché la poca padronanza nell'utilizzo del normografo, riconduce ad un mittente nè organizzato, né professionale nel campo dell'anonimografia. Per capirci: un professionista non avrebbe inserito elementi e lettere manoscritte. Il criminale organizzato si focalizza sull'efficacia del messaggio, e sorvola su elementi accessori e superflui, che invece in questa lettera abbondano".
Speriamo sia davvero opera di un mitomane, soprattutto perchè troviamo che strumentalizzare la morte di Falcone e di Borsellino sia davvero squallido!
Antonella Di Pietro©
