Addio a Ornella Vanoni, signora della musica italiana Tra i grandi successi: "Senza fine", "Che cosa c'è" e "L...
Addio a Ornella Vanoni, signora della musica italiana
Tra i grandi successi: "Senza fine", "Che cosa c'è" e "L'appuntamento". In oltre settant'anni ha pubblicato più di cento lavori tra album, raccolte ed EP. La camera ardente sarà allestita al Piccolo Teatro di Milano (Domenica 10-14 e lunedì 10-13)
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso il suo “cordoglio per la scomparsa di Ornella Vanoni, intellettuale, artista colta e versatile, interprete raffinata di canzoni che hanno lasciato un segno profondo nella storia della musica leggera non solo italiana”. Lo rende noto il Quirinale.
"Con la scomparsa di Ornella Vanoni l’Italia perde una delle sue artiste più originali e raffinate. Con la sua voce unica, e una capacità interpretativa senza eguali, ha scritto pagine importanti nella storia della canzone, del teatro e dello spettacolo italiano. A nome mio personale e del Ministero della Cultura esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari”. Lo dichiara in una nota il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli.
Nata a Milano il 22 settembre 1934, Ornella Vanoni (morta a 91 anni per un malore) è una delle figure più iconiche dello spettacolo italiano: cantante, attrice e conduttrice televisiva, ha saputo attraversare decenni di storia culturale mantenendo intatta la sua forza espressiva. Considerata tra le voci più autorevoli della musica leggera, Vanoni vanta una carriera lunghissima, iniziata nel 1956 e in attività fino all'ultimo.
Il suo repertorio è vasto e variegato: dalle celebri Canzoni della mala degli esordi, al pop d'autore, fino alla bossa nova e al jazz. Memorabile la collaborazione con Toquinho e Vinicius de Moraes nell'album “La voglia, la pazzia, l'incoscienza, l'allegria” del 1976. In oltre settant'anni ha pubblicato più di cento lavori tra album, raccolte ed EP, raggiungendo vendite superiori ai 55 milioni di copie, un traguardo che la colloca tra le interpreti italiane più amate e seguite. Tra i suoi successi “Senza fine”, uno dei suoi brani simbolo, scritto da Gino Paoli; “Che cosa c'è”; “L'appuntamento”; “Tristezza”; “La musica è finita” - portata a Sanremo nel 1967, un classico assoluto; “Una ragione di più” e "Io ti darò di più”. La sua voce, caratterizzata da una timbrica inconfondibile e da un approccio interpretativo raffinato, ha reso Vanoni immediatamente riconoscibile.
La cantante ha partecipato a otto edizioni del Festival di Sanremo, conquistando il secondo posto nel 1968 con Casa bianca e tre volte il quarto posto, con brani rimasti nella memoria collettiva come “La musica è finita” (1967), “Eternità” (1970) e “Alberi” (1999). Proprio in quell'ultima edizione fu insignita del Premio Città di Sanremo alla carriera, prima artista nella storia del Festival a ricevere tale riconoscimento. Vanoni è inoltre l'unica donna e la prima artista in assoluto ad aver vinto due Premi Tenco, oltre a una Targa Tenco, portando a tre i riconoscimenti ufficiali del Club Tenco.
Nel 2022 le è stato conferito il Premio Tenco Speciale, istituito appositamente per celebrare la sua straordinaria carriera. Con la sua voce elegante e la capacità di reinventarsi, Ornella Vanoni ha saputo attraversare epoche e generazioni, diventando un punto di riferimento per la musica italiana e internazionale. La sua storia artistica è un mosaico di successi, collaborazioni e riconoscimenti che la consacrano come una delle più grandi interpreti di sempre.
Lunedì, in occasione dei funerali di Ornella Vanoni, per volere del sindaco di Milano, Giuseppe Sala, sarà proclamato il lutto cittadino per l'intera giornata, in segno di cordoglio e partecipazione della comunità milanese.
I funerali di Ornella Vanoni si terranno lunedì nella Chiesa di San Marco, nel cuore del quartiere Brera, a Milano alle 14.45.

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