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SICILIA TRA CULTURA E MUOS


Grande successo per la manifestazione al Palacossiga di ieri sera, voluta a Gela dal Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta per la campagna elettorale del suo movimento "Il Megafono". Duemila persone hanno accolto l'Assessore allo Sport Turismo e Spettacolo Franco Battiato che si è esibito in tre pezzi del suo repertorio. Uno striscione del Comitato No Muos Gela "Voglio vederti ballare sotto le antenne del Muos", richiama l'attenzione di Battiato sul sistema satellitare americano: "Sinceramente, a naso, dico che è una cosa sbagliata, pur non avendo dimostrazioni però per il fatto stesso che alla base debbano cambiare le 'guardie' così di frequente, evidentemente c’è qualcosa che non va. Quello che ha fatto Crocetta è stato straordinario, mettersi contro gli americani ha richiesto un coraggio eccezionale, ma sono necessari dei tempi, il percorso è tracciato e il governo regionale non si tirerà indietro. Gli Usa se ne devono andare. La Sicilia deve essere terra di arance e limoni, luogo di cultura e di confronto tra i popoli. Sono un artista e godo di maggiore credibilità, perciò intendo fare in Sicilia cultura con la C maiuscola perché quando la gente l’assaggerà non potrà più farne a meno". Infine, sull’annunciato taglio dei finanziamenti dell’Unione Europea a sagre e feste ribatte: "La Sicilia ha delle bellissime tradizioni cattoliche e popolari ma a volte esageriamo con i festeggiamenti. Da oggi in poi vuol dire che faremo fuochi d'artificio meno rumorosi e la salsiccia l'arrostiremo in casa". E annuncia  l'imminente riapertura del teatro comunale "Eschilo", chiuso nel 1975 perchè inagibile, quando funzionava da vecchio cinema a luci rosse. La chiusura si è protratta per 38 anni e i lavori di ristrutturazione sono stati avviati solo nel 2000, su progetto approvato dall'allora sindaco Franco Gallo, con fondi interamente comunali. La scoperta dei resti di due vecchie chiese dell'800, l'intervento della soprintendenza, la revoca dell'appalto a una ditta sospettata di condizionamenti mafiosi e l'assegnazione del contratto a un'altra impresa hanno allungato fino a 14 anni i tempi di ricostruzione, ampliamento e restauro. La cerimonia di inaugurazione è prevista per  il 27 febbraio, con un concerto dell'orchestra sinfonica siciliana, del teatro "Massimo" di Palermo. Sarà il presidente Rosario Crocetta a tagliare il nastro, insieme con l'assessore Battiato. Subito dopo, il "comizio show" del Governatore, accolto dal suo pubblico con una standing ovation iniziale e applausi spontanei. Crocetta racconta ai suoi concittadini della "manciugghia" trovata a Palazzo dei Normanni. Le "magagne" riguardano gli appalti truccati, la formazione, i soldi dei siciliani finiti all'estero con bandi ad hoc per aziende straniere, le oltre tremila pratiche in attesa al settore territorio e ambiente. Poi c'è Gela, i 75 milioni di Euro per il rilancio del porto, il piano regolatore generale pronto a fine mese, il rilancio dei cottimi e del microcredito per gli imprenditori siciliani. Infine, la programmazione europea con le infrastrutture in testa: l'autostrada Gela- Siracusa, l'aeroporto di Comiso, i nuovi collegamenti tra l'isola siciliana e Malta, la Tunisia e Lampedusa. Crocetta rassicura anche sul Muos: "I cittadini di Niscemi e i siciliani tutti devono stare tranquilli, abbiamo chiesto tutte le rassicurazioni del caso sulla salute dei cittadini. I lavori non proseguiranno finchè non le avremo."

Intanto, il caso Muos di Niscemi ha preso la piega di un caso diplomatico tra la Regione Sicilia, il Governo Italiano e gli Stati Uniti d'America. Da fonte americana è uscita una nota informativa non ufficiale per convincere la Regione e persuadere i No Muos della non pericolosità del sistema satellitare in questione. La stessa nota fa sapere che gli esiti di due studi sulla sicurezza condotti dalla Marina statunitense e dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa) della Regione siciliana indicano che dopo l'installazione del Muos, le emissioni elettromagnetiche presso il sito vicino Niscemi resteranno ben al di sotto dei limiti consentiti dalla legge e anche che il Muos non interferirà con i sistemi di comunicazione del vicino aeroporto di Comiso. Soprattutto, la nota statunitense ricorda che l'approvazione del Muos a Niscemi è stata data dal governo italiano il 31 ottobre 2006 e che la Regione siciliana , cioè il governo Lombardo ha dato l'approvazione finale, ha dato l'ok alla costruzione del sito di terra del Muos a Niscemi il 1° giugno 2011. La posizione del governo, nettamente favorevole al Muos e ad appoggiare il governo americano e i suoi interessi e non quelli dei cittadini siciliani: "Gli obblighi internazionali sono molto importanti per l'Italia, per la comunità internazionale e per tutti". Con queste parole fredde il prof. Mario Monti, ha risposto ai cronisti che a Catania gli hanno chiesto se teme che la vicenda Muos, possa incrinare in futuro i rapporti internazionali. E menomale che Monti era venuto a Catania pronunciando: "Sugnu sicilianu".

Al momento, l'unica cosa certa è che i lavori del Muos sono fermi da otto giorni. Speriamo non sia solo una pausa!


Antonella Di Pietro©



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