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SANREMO PRIME TIME


La 63° edizione del Festival di Sanremo inizia sulle note di "Va pensiero sull'ali dorate..." dal Nabucco di Giuseppe Verdi di cui ricorre il 200° anniversario dalla sua nascita. Dopo questo rigurgito leghista, lo spettacolo continua con un compito e perfettino Fabio Fazio che, con la sua aria da primo della classe ( ma non fatevi ingannare perchè, nel corso del festival, imiterà Bruno Vespa) ci rassicura sul buon esito della serata, affidando la trasgressione alla vulcanica Luciana Littizzetto che entra al Teatro Ariston come Cenerentola alla festa del principe. Prosegue poi con una lettera a San Remo nella quale Lucianina promette di non dire parolacce ma conclude dicendo: "...soprattutto, sopra ogni cosa, ti prego santo dei garofani e delle petunie, dei potus e dei lillà, fa che io resista fortissimamente, ineluttabilmente, inderogabilmente all’incontenibile, inarrestabile, insopprimbibile bisogno di dire: culo".
Quindi, inizia la gara. Ma quale gara? Il suo meccanismo, forse, ha bisogno di una revisione in corso d'opera perchè assistiamo all'esibizione di giovani e più o meno conosciuti cantanti che ci presentano due canzoni. Il senso? Quello di fare entrare qualche vip o presunto tale che, grazie al televoto ovvero, ancora soldi dei contribuenti come se non bastasse già il canone, sancisce la vittoria di una delle due canzoni. Ed ecco che, da una meravigliosa scala ad effetto ventaglio di una splendida scenografia, vediamo scendere l'ex compagno di Lucio Dalla, le sorelle Parodi sempre più simili sia di viso sia di cervello e una stupenda Ilaria D'Amico in stile Versace.
Il primo cantante ad esibirsi è Marco Mengoni, l'ultima Chiara, entrambi provenienti da X Factor, entrambi con una bella voce, entrambi i migliori della serata. Le canzoni di Silvestri e Galuazzi non convincono, la Molinari si salva grazie alla presenza di Peter Cincotti, da risentire Marta sui Tubi. Infine, viene presentata Maria Nazionale e pensiamo di veder apparire la De Filippi ma restiamo basiti nel vedere una bella signora cantare in napoletano. Ma chi è? 
Forse, Fazio ha voluto emulare Teddy Reno (marito di Rita Pavone) che fu tra i primi ad inventare il Festival degli Sconosciuti di Arriccia.
Finalmente, arriva il tanto atteso momento di Maurizio Crozza che si esibisce nella parodia di Silvio Berlusconi in versione chansonnier, davvero formidable, tanto formidable che le due figure si sovrappongono e non riusciamo più a capire chi stiamo applaudendo! Ma, tolta la parrucca di Silvio, arrivano fischi e urla: "Vai via, vai a casa, no politica." Interviene Fazio per sedare gli animi e i disturbatori vengono allontanati, torna l'armonia ed il comico, ormai senza salivazione per lo shock, riprende con la parodia di Bersani, poi Ingroia e, infine, Montezemolo. Arrivano gli applausi ma Crozza non ci sembra più lo stesso. Forse, la performance su Silvio è stata "un boomerang per la sinistra" come ha dichiarato Berlusconi. 
Sul palco anche la coppia gay che racconta la loro storia d'amore con dei cartelli, in silenzio, forse troppo in silenzio!
Infine, ospite della serata Toto Cutugno che continua sempre a cantare un Italiano vero, malgrado tutto quello che accade nel nostro Paese, compresa la rinuncia papale. Ma, forse, nemmeno lui ci crede più tanto, perchè sceglie di cantare Notti a Mosca in russo e dichiara che la presenza del coro dell’Armata rossa gli ricorda una Russia che non c’è più, quella comunista, tanto che la Littizzetto gli chiede se è diventato rosso. E sulle note di Volare..., omaggio a Domenico Modugno, Cutugno lascia il palco seguito dal coro dell'Armata. 
Bilancio della prima sera? Finora la vera stella di questo Sanremo è Lucianina, tutto il resto è noia, come disse il Califfo!

Antonella Di Pietro©




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