Breaking Posts

6/trending/recent
Type Here to Get Search Results !

SPAZIO ALDA MERINI: DALLA CASA DELLE ARTISTE ALLA PICCOLA APE FURIBONDA


Dopo sei anni l’Associazione “La Casa delle Artiste” non ha vinto il bando per l’assegnazione della gestione della "Casa delle Arti Alda Merini" che sarà guidata adesso dalla Piccola Ape Furibonda composta da quattro associazioni caratterizzate dall’intergenerazionalità e dalla ribellione.

La consigliera del Municipio 6 del Comune di Milano, Elena Ruginenti in un suo intervento ringrazia l’Associazione “La Casa delle Artiste” per il lavoro fin qui svolto e rammenta che: "Prima del 2011 l’edificio era una vecchia tabaccheria, fu ristrutturata, con gli oneri delle nuove case di via Magolfa, il Comune voleva destinarla ai giovani, ma fu necessario dedicarla ad accogliere i beni di Alda, sfrattati dalla casa dove la poetessa era vissuta, sul naviglio Grande. Casa Merini era un luogo disadorno e vuoto, al piano terra e al primo piano, in una stanza dietro a una grata era stata trasportata la camera da letto di Alda Merini e i suoi oggetti più cari. Non vi erano eventi né altri arredi, aperta due pomeriggi la settimana non era frequentato da nessuno.

L’associazione “La Casa delle Artiste” è riuscita a far diventare quel luogo una casa Museo, a farlo conoscere a tutta la città e anche oltre entrando nei circuiti artistici e turistici di Milano. Casa Merini ha ospitato artiste e artisti nazionali e internazionali. L’associazione ha stretto un’affettuosa collaborazione con le figlie di Alda e con gli amici e gli artisti a lei più cari. Ha fatto sì che la Casa venisse inserita nel circuito delle Case Museo. L’associazione riuscì a raccogliere intorno a sé i cittadini per chiedere al Comune di intitolare il Ponte del Naviglio ad Alda., collaborarono con le associazioni sociali del territorio per contrastare il degrado di via Gola. La Casa ospitò eventi di tutte le arti e di mestieri artigianali, programmando circa 200 eventi/anno oltre all’apertura del Museo e gestirono un bar ristoro. Raggiunsero circa 3500 accessi all’anno.

Il direttivo è quasi del tutto femminile, composto da volontarie che hanno dedicato l’anima, senza nessun compenso, giorni, sere e week end. Ha prevalso la loro volontà di esserci, come donne artiste, di esserci come donne manager e di dare vita a un’impresa eccezionale. Se avessero fallito, sarebbe stata una sconfitta per loro e avrebbero fatto del male a Milano e alla poetessa. Invece hanno vinto ed ora lasciano un centro vivo, conosciuto ovunque, un gioiello artistico per Milano, ma nello stesso tempo aperto famigliare e accogliente per gli abitanti del quartiere e per gli studenti.


Non posso non ricordare una caratteristica dell’associazione scritta nel loro statuto: 

“…Favorire la fiducia delle donne e delle ragazze nelle proprie capacità, sviluppando le loro attitudini, la creatività, il pensiero e i saperi femminili e i loro talenti artistici, facilitando la conciliazione tra l’espressione della creatività e la gestione della famiglia …” 

Condivido questo punto di vista, perché il divario tra i due generi sia nelle professioni, sia nei mestieri che nelle arti è ancora ampio. Anche nel campo artistico, poche sono registe, poche le attrici che non devono alla loro giovinezza o bellezza il successo, poche le scultrici, le pittrici famose, ecc.…Le donne dell’associazione sono state all’altezza di queste aspettative e testimoni viventi di questi propositi, sperimentandoli su loro stesse. Grazie all’associazione “La Casa delle Artiste” a cui auguro di proseguire in altre realtà".

Riguardo alla Piccola Ape Furibonda dice: "Il buon augurio per chi subentrerà è scontato e sarà ribadito quando avremo modo di conoscerli in commissione cultura".


Casa Alda Merini


La presidente dell’Associazione “La Casa delle Artiste”, Vincenza Pezzuto nel comunicare ai soci e socie l'esito del bando ha ricordato che: "Siamo riuscite a trasformare quello che era stato a lungo solo un deposito inanimato, una scura stanza in cui erano raccolti i preziosi ricordi di una grande artista, in una CASA MUSEO VIVA, incessantemente percorsa dalla piena di differenti correnti artistiche e culturali, intrisa di emozioni e sentimenti, una casa aperta a tutti, artisti e non, adulti e bambini. Abbiamo “creato”, con le nostre uniche forze, con le nostre straordinarie energie, un luogo dove ogni forma d’Arte e ogni voce ha trovato il suo spazio e la sua luce, un punto di riferimento socioculturale importante ora noto non solo in Italia, ma anche all’estero. 

Abbiamo sostenuto, fatto crescere e finanziato, con le sole nostre risorse, artisti giovani e meno giovani. Abbiamo perseguito con costanza e impegno la nostra missione: quella di promuovere l’Arte, e in particolare l’Arte delle donne, e quella di avvicinare all’arte ogni persona, perché noi crediamo che tanta purezza, tanta bellezza appartenga a tutti. Abbiamo esplorato e conosciuto il contesto del territorio, incontrato e vissuto le storie di tante donne sole e al tramonto della loro esistenza, le abbiamo accompagnate alla scoperta di un mondo che pensavano inaccessibile e fatto vivere loro la gioia d’esserne protagoniste.

Abbiamo costituito un muro contro la violenza alle donne e contro ogni ingiustizia sociale. Abbiamo fatto molto di più di quanto potrei qui elencare e che è un bagaglio straordinario che porteremo con noi sulla nuova strada che ci attende.

Costruiremo nuove Case e, col sostegno di tutti voi, ne faremo luoghi pieni di bellezza, di umana bellezza. Portiamo con noi quanto appreso dall’insegnamento di Alda: niente è più bello e più potente di chi ha la poesia della vita nel cuore, perché capace di portare luce alle menti più chiuse. Forti di tale apprendimento, le “api meriniane” intraprenderanno nuovi percorsi operativi. All’Associazione che gestirà d’ora innanzi Casa Merini i nostri migliori e sinceri auguri affinché il futuro sia ricco di soddisfazioni, certe che saprà rendere ancora più fruttuosa la nostra eredità".


E’ la costituenda ATS Piccola Ape Furibonda, coordinata dalla pioniera Cetec del Teatro d’Arte Sociale, – nuova realtà composta da 4 diverse associazioni “al femminile” unite da scopi comuni, fra cui quello dell’inclusione delle donne fragili – ad aggiudicarsi il nuovo bando per la gestione dell’Ex Tabaccheria, casa di un museo piccolo ma prezioso, dedicato come è noto ad Alda Merini.

Il Progetto si chiama Le Stanze di Alda ed ogni luogo dello Spazio Alda Merini, Casa delle Arti, viene caratterizzato da linguaggi artistici diversi, da una forte attenzione verso l’impegno sociale e le donne. Insieme al Cetec che ha da diversi anni alle spalle attività artistiche nei luoghi del disagio, da San Vittore agli Edge Festival, Ebano, Errante e Promise sono realtà associative affini e composte quasi esclusivamente da giovani donne, esperte di progettazione sociale e di comunicazione, di teatro arte e cinema, di reinserimento sociale e lavorativo di persone svantaggiate.

“Il nostro obiettivo è quello di aprire alla città degli “invisibili” e degli ultimi un luogo che è patrimonio di cultura e poesia, rendendolo fruibile ed accessibile, introducendo i visitatori non solo a conoscere la Stanza di Alda, a leggere le svariate edizioni dei libri di poesia e documenti della Merini, ma anche a sedersi in giardino o nell’ atrio della sua Casa ad ascoltare musica e canzoni che lei preferiva, a seguire un percorso sensoriale ed emotivo attraverso laboratori, performance, eventi che le sono dedicati e che le sarebbero piaciuti.” dichiara Donatella Massimilla, direttrice artistica del Cetec “Le donne per le altre donne, capaci di portare sé stesse, ciascuna con le proprie ferite, a memoria vivente della sofferenza e della grandezza della poetessa Alda Merini. Non solo quindi donne fragili come beneficiarie di servizi e opportunità ma promotrici attive della memoria della grandezza e del talento femminili.” conclude Donatella.

La natura delle 4 associazioni coinvolte permette così di realizzare progetti che abbiano come obiettivo l’inclusione e scambio tra differenti generazioni, competenze, culture ed etnie, al fine di creare nuove contaminazioni tra tradizione e innovazione, artigianato e arte, con particolare attenzione alla realtà femminile. La volontà è quella di far vivere anime diverse in questo luogo “casa”, crocevia di desideri e di incontri. La proposta si caratterizza per la volontà di articolare le attività artistiche/culturali suddivise per “Stanze di Alda” a seconda delle varie discipline, dal teatro, alla scrittura autobiografica e creativa, dalla fotografia alla musica. 

Pertanto, sono previste attività con le Istituzioni scolastiche, a fare da guida alla Casa artiste ed attrici ex-detenute del CETEC, e sono anche in programma molte iniziative per consentire la partecipazione di persone del quartiere con caratteristiche di vulnerabilità (in particolare donne, anche di origine straniera). La Casa Alda Merini sarà dunque un luogo in cui artiste “senzatetto” vengono ospitate per sviluppare la produzione artistica in residenza, dove le donne possono intraprendere percorsi di avviamento al lavoro, anche nella gestione dello spazio. 


La Casa di Alda sarà inoltre aperta per la prima volta tutti i giorni della settimana, sabato e domenica inclusi, ad accesso gratuito. Perchè come diceva la Poetessa dei Navigli in un suo verso:


"La casa della poesia non avrà mai porte" Alda Merini



Antonella Di Pietro


Posta un commento

0 Commenti
* Scrivi il tuo parere

Top Post Ad

SOSTIENI MAGAZINE PAUSA CAFFÈ. GRAZIE

Ads Bottom