"Facta lex inventa fraus" (Fatta la legge, trovato l'inganno) recita un antico proverbio, ovvero quando si fa una regola c’è sempre qualcuno che trova il modo per evitarla e così, i deputati siciliani per 'aggirare' i vincoli della legge spending review, approvata dal Parlamento lo scorso dicembre, hanno inquadrato i loro portaborse con un contratto da collaboratori domestici. La norma, approvata da Sala d'Ercole, infatti, riduce il budget per i collaboratori amministrativi, ma prevede un regime transitorio fino al 2017 per i contratti in essere al 31 dicembre. Così per non perdere 3.180 euro, ossia la somma che i parlamentari incassavano per la propria segreteria, alcuni deputati hanno assunto prima del 31 dicembre nuovi collaboratori, garantendosi in questo modo il contributo per altri tre anni.
“Contratti da colf per i collaboratori dei deputati? Lo trovo di cattivo gusto. - ha detto il Presidente della Regione Sicilia, Rosario Crocetta - Io avevo assunto un collaboratore con un contratto giusto e ci rimettevo almeno 5mila euro”. “Escludo che si possano stipulare contratti per colf all'Ars. Anche perché, oltre che eccessivo, sarebbe ridicolo - ha commentato il Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone – Ho chiesto spiegazioni all’On. Alice Anselmo. Mi ha assicurato che si tratta di contratti per assistente personale amministrativo e addetto di segreteria. Pertanto, l’ho invitata a dare, immediatamente, pubblica contezza dei contratti, evitando sterili e inutili polemiche su argomenti inesistenti”.
"Nell'attesa che tutti smaltiscano gli effetti dei festeggiamenti per il nuovo anno, chiarirò - ha detto l'On. Anselmo - quali sono state le mie scelte in materia dei cosiddetti portaborse: la legge recentemente approvata dall'Ars prevede che il personale di segreteria di un deputato possa essere retribuito a fronte di un regolare contratto. Nessuno di noi, singoli parlamentari, può procedere ad alcuna assunzione, se non nei termini di legge che sono, appunto, quelli che in queste ore qualcuno si diverte a fare apparire anomali: un contratto di servizi alla persona, che comprende varie categorie e varie mansioni. Si tratta di un contratto che, tra contributi e tfr, garantisce il lavoratore sotto ogni punto di vista, rispettando i contratti collettivi nazionali di lavoro. Le due persone che ho posto sotto contratto hanno qualifica rispettivamente di addetto alla segreteria e di assistente personale amministrativo. Mi permetto di consigliare, quindi, di rinviare il via alla prima caccia alle streghe del 2014".
A.D.P.