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VIETATA PUBBLICITA' CON NUDI DI DONNA A CATANIA


Il Commissario Straordinario della Provincia di Catania, Antonella Liotta, ha disposto l'annullamento dell'autorizzazione di affissione e la conseguente rimozione dei cartelloni pubblicitari ritenuti offensivi, attraverso l’adozione una delibera in ossequio a quanto disposto dalla conferenza mondiale sulle donne, svoltasi a Pechino nel 1995, che ha stabilito: “I Governi, nella misura compatibile con la libertà di espressione, devono incoraggiare i media ad astenersi dal presentare le donne come esseri inferiori, dallo sfruttarle come oggetti  e merce sessuale invece che come esseri umani creativi, agenti fondamentali di sviluppo, al quale contribuiscono e di cui ne sono beneficiarie” e, della Commissione Europea per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere, che ha evidenziato come la pubblicità spesso "contribuisca ad alimentare e consolidare pregiudizi che determinano un impatto negativo sulla parità."

"La percezione del sex appeal della réclame varia dal tipo di modelli culturali - ha detto il commissario straordinario Antonella Liotta - I corpi suadenti delle donne,  associati a oggetti da possedere a qualunque costo, lanciano messaggi subliminali che attraggono l'attenzione dei consumatori stimolando, inconsapevolmente, sentimenti di possesso che spesso si tramutano in violenza  di genere".  

E' stato anche varato un Comitato di vigilanza intersettoriale che dovrà valutare il contenuto del messaggio pubblicitario. I cittadini catanesi sono stati invitati ad effettuare delle segnalazioni in merito alla pubblicità sessista riprodotta nei cartelloni affissi per le strade.

La dott.ssa Antonella Liotta, laureata in Scienze Politiche, Commissario Straordinario della Provincia Regionale di Catania da novembre 2012 ha iniziato a prestare la sua opera già a partire dal 1980 in vari Comuni siciliani e d'oltre Stretto. E' stata, tra l'altro, Segretario Generale e Direttore Generale al Comune di Gela e Commissario Straordinario antimafia al Comune di Calatabiano dal 2000 al 2002. “Ho disposto la riduzione del trenta per cento della mia indennità per dimostrare la mia solidarietà ai consiglieri provinciali che lo hanno già fatto e per essere in linea con il particolare momento che impone ristrettezze a tutti. - ha detto al momento dei suo insediamento - Lavoro dietro le quinte da oltre trent’anni sempre a servizio dei cittadini e proprio a loro devo certamente delle risposte".



A.D.P.



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