Il 14 aprile del 1995 veniva ucciso e straziato il corpo di Emanuele Bertè, noto con il nome di Wanda. I Radicali Messina "Leonardo Sciascia" lo hanno ricordato oggi, a 20 anni dalla sua morte.
Fu ritrovato in un appartamentino di via del Vespro coperto di sangue. Nella vita Emanuele Bertè era umile. Vendeva uova in giro per i negozi. Ogni mattina girava la città in lungo e in largo. Qualcuno quel 14 aprile lo straziò come maledettamente capita a coloro che concedono "amore". Qualcuno lo volle eliminare e non pagò mai per quell'omicidio.
Wanda e Lauretta erano conosciutissimi a Messina negli anni '60 -'70. Beffeggiati da molti ma anche rispettati da tanti. La loro "diversità" era accettata. Apparentemente non c'era traccia di omofobia in giro ma solo qualche sorrisetto ammiccante. Ma vi erano anche quelli che si davano appuntamento per andare a trovarli mentre stazionavano nei dintorni del mercato ittico solo per il gusto di lanciargli addosso "escrementi umane". Più volte questa violenza schifosa è uscita sui giornali dell'epoca.
E alle soglie del terzo millennio quella "diversità" impaurisce ancora oggi al punto tale da emarginarla e condannarla fino al gesto estremo, senza rendersi conto che, in fondo, è come uccidere una parte latente in ognuno di noi.
A.D.P.
E alle soglie del terzo millennio quella "diversità" impaurisce ancora oggi al punto tale da emarginarla e condannarla fino al gesto estremo, senza rendersi conto che, in fondo, è come uccidere una parte latente in ognuno di noi.
A.D.P.
SCUSATE MA A MESSINA NON É ARRIVATO CHE LE TRANS SI CHIAMANO AL FEMMINILE? LA AVETE UCCISA DUE VOLTE!!! SALUTI DA ROMA
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