Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano ha affidato oggi, lunedì 17 febbraio, al segretario del Pd, Matteo Renzi, l'incarico di formare il nuovo governo con riserva, come da prassi. "Ho ricevuto l'incarico di provare a formare il nuovo governo, ho accettato con riserva per l'importanza e la rilevanza di questa sfida" - sottolinea Renzi - "E' fondamentale che le forze politiche di maggioranza per quanto riguarda il programma di governo, e tutte le forze dell'arco costituzionale, per quanto riguarda le riforme, siano ben consapevoli dei prossimi passaggi. A febbraio riforme elettorale e costituzionale, - ha detto Renzi - a marzo il Lavoro, ad aprile la Pubblica amministrazione, a maggio il Fisco. Avanti fino al 2018". Dopo aver incontrato la stampa, al termine del colloquio con Napolitano, il nuovo presidente del Consiglio incaricato ha lasciato il Quirinale alla guida della Giulietta bianca con cui era entrato, per recarsi a Montecitorio, dove è a colloquio con la presidente della Camera, Laura Boldrini. Poi si recherà dal presidente del Senato, Piero Grasso e martedì inizieranno le consultazioni formali.
MATTEO RENZI PREMIER CON RISERVA
febbraio 17, 2014
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Il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano ha affidato oggi, lunedì 17 febbraio, al segretario del Pd, Matteo Renzi, l'incarico di formare il nuovo governo con riserva, come da prassi. "Ho ricevuto l'incarico di provare a formare il nuovo governo, ho accettato con riserva per l'importanza e la rilevanza di questa sfida" - sottolinea Renzi - "E' fondamentale che le forze politiche di maggioranza per quanto riguarda il programma di governo, e tutte le forze dell'arco costituzionale, per quanto riguarda le riforme, siano ben consapevoli dei prossimi passaggi. A febbraio riforme elettorale e costituzionale, - ha detto Renzi - a marzo il Lavoro, ad aprile la Pubblica amministrazione, a maggio il Fisco. Avanti fino al 2018". Dopo aver incontrato la stampa, al termine del colloquio con Napolitano, il nuovo presidente del Consiglio incaricato ha lasciato il Quirinale alla guida della Giulietta bianca con cui era entrato, per recarsi a Montecitorio, dove è a colloquio con la presidente della Camera, Laura Boldrini. Poi si recherà dal presidente del Senato, Piero Grasso e martedì inizieranno le consultazioni formali.