Questa una parte della testimonianza rilasciata stamane da Karima El Mahroug, meglio conosciuta come Ruby, nel processo che vede imputati Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti per favoreggiamento e induzione della prostituzione, anche minorile. Nell'aula del Tribunale di Milano, Karima, che per un periodo di tempo ha soggiornato a Messina, racconta della sua venuta in Sicilia e del concorso di bellezza vinto a Taormina dove conosce l'ex direttore del Tg4 Emilio Fede che, pare, sia stato il tramite, insieme a Lele Mora, tra la giovane e Silvio Berlusconi. Sia Mora sia Fede, secondo Ruby, erano a conoscenza del fatto che fosse minorenne. Dopo essere stata invitata ad Arcore racconta "Sono arrivata su un’auto che mi aveva messo a disposizione Lele Mora ad Arcore, che poi mi è stato detto era la villa del presidente del Consiglio. Per me era una cosa stranissima essere nella sua casa. Berlusconi si è presentato dicendomi il suo nome, io dissi il mio: 'Sono Ruby Eiek... la nipote del presidente egiziano Mubarak'. Non sapevo come ero finita lì, non mi sono posto tante domande, vivevo la situazione e basta. Berlusconi mi chiese il numero di telefono io glielo diedi, poi quando ci salutammo, mi diede una busta con due o tremila euro. Mi chiamò un taxi e me ne andai". Era il 14 febbraio 2010.
Poi ci fu un secondo invito ad Arcore dove Ruby dichiara di aver partecipato al 'bunga bunga': "C’erano Marystelle Polanco, la Faggioli, la Minetti e altre ragazze vestite da infermiera o dottoressa sexy, che facevano dei balli sensuali... Marystelle Polanco si metteva una parrucca rossa e una toga per imitare la Boccassini oppure si travestiva da Obama, la Minetti era vestita da suora... Ballavano e si dimenavano con mosse sensuali ammiccando, si alzavano le gonne e facevano balletti davanti a Berlusconi che rimaneva seduto... ma senza contatti fisici.... E alla fine il presidente mi disse di rimanere a dormire. Mi diede una stanza dove rimasi da sola fino al mattino dopo.... Sono tornata ad Arcore almeno 6-8 volte... All’inizio mi telefonava Berlusconi, poi chiamavo io per sapere se c’erano delle cene dove ricevevo ogni volta due o tremila euro".
Racconta anche di aver ricevuto 30 mila euro dal contabile di Berlusconi per un centro estetico che avrebbe voluto aprire nel centro di Milano.