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Genova - Si schianta una nave cargo contro la torre di controllo causando la morte di 7 uomini


Proseguono le ricerche nel porto di Genova, dopo l'incidente avvenuto ieri sera dopo le 23, dove una nave cargo Jolly Nero, della linea Messina, è andata a sbattere contro la torre di controllo al Molo Giano, facendo crollare in mare una struttura in cemento alta oltre 50 metri. 

Il bilancio parla di 7 morti e 4 feriti, di cui 2 gravi. Il primo morto identificato è una guardia costiera di 30 anni, di Rapallo, Daniele Fratantonio. Le altre vittime sono il sottufficiale Davide Morella, 33 anni, di Bisceglie, militare della Capitaneria di porto di Genova; Michele Robazza, 31 anni, di Livorno, del corpo piloti di Genova; Marco De Candussio, 40 anni, originario di Lucca, sposato, un figlio di 13 anni; Sergio Basso, 50 anni, di Genova e Gianni Jacoviello, 35 anni, di La Spezia. Tra i dispersi Francesco Cetrola. Sarebbe stato estratto vivo sotto le macerie uno dei dispersi. Si tratta di Maurizio Potenza, di 50 anni, centralinista. Tuttavia i figli non lo trovano. L'uomo non doveva essere in turno il giorno della tragedia, ma era al porto perché aveva dato il cambio ad un collega. Dei quattro feriti accertati, due sono stati ricoverati in codice rosso, altri due sono in condizioni meno gravi. I quattro si sono salvati perché sarebbero riusciti a gettarsi in mare prima del crollo della torre. Poche le speranze, invece, di trovare in vita le altre persone disperse. Decine di soccorritori e sommozzatori stanno scandagliando le acque della zona per recuperare i dispersi. Nella torre c'era anche un ascensore che è crollato in mare. Tre delle persone disperse si trovavano proprio nell'ascensore. Non si sa se siano finite in mare o siano imprigionate sotto le macerie della torre. Vigili del fuoco, polizia, carabinieri e capitaneria stanno coordinando gli sforzi per i soccorsi.

La torre di controllo ospitava diversi uffici, tra questi, quelli della compagnia piloti del porto e quelli della Guardia Costiera. L'incidente, è avvenuto durante il cambio turno e, quindi,  non si sa con precisione quante persone fossero presenti al momento dell'urto. L'armatore Stefano Messina dice: "Siamo disperati, sconvolti, è una cosa mai successa prima".

La procura di Genova ha aperto un'inchiesta sull'incidente. La nave è stata posta sotto sequestro e il comandante è stato interrogato dal pm. L'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo contro ignoti, anche se, spiega il procuratore capo, Michele Di Lecce, "stiamo ascoltando diverse persone ma ci sono problemi preliminari". Il motore della Jolly Nero potrebbe avere avuto un'avaria che le ha impedito di seguire la giusta rotta per uscire dal porto, finendo contro la torre di controllo. "Ma al momento non siamo in grado di dare una versione ufficiale sull'accaduto", dice il procuratore Di Lecce. 

Secondo quanto confermato da fonti investigative, al timone della Jolly Nero ci sarebbe stato un pilota del porto, e non il comandante della nave. Si tratta di una procedura regolare per le navi che entrano e lasciano lo scalo di Genova. La nave è andata ad impattare proprio contro la torre dove abitualmente lavorano i colleghi del pilota. 

"Un incidente inspiegabile, tanto più se si pensa che la nave era regolarmente condotta da un pilota a bordo e da due rimorchiatori, uno davanti e l'altro dietro", ha spiegato il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando. "Una manovra fatta centinaia di volte. Ci chiediamo tutti come possa essere successo".

"E' una tragedia terribile. Siamo sconvolti, senza parole", è quanto dichiarato dal presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo. "E' un incidente al momento non spiegabile, un incredibile trauma per tutta la comunità portuale. Ora pensiamo solo alle vittime, poi cercheremo di capire". 



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