Papa Francesco apre le porte alle coppie non sposate: "Ricordo quando bambino si sentiva dire, nelle famiglie cattoliche, e anche nella mia: 'No, a casa loro non possiamo andare, perché non sono sposati per la Chiesa, o perchè sono socialisti o atei!'. Era come una esclusione. No, non potevi andare!". "Adesso, grazie a Dio non si dice quello, no? Non si dice! C'era come una difesa della fede, ma con i muri: il Signore ha fatto dei ponti. Il cristiano che vuol portare il Vangelo deve andare per questa strada: sentire tutti! Ma adesso è un buon tempo nella vita della Chiesa: questi ultimi 50 anni, 60 anni sono un bel tempo, perchè non si dice più quello" così ha parlato Papa Francesco nel corso di un'udienza che si è svolta nell'aula Paolo VI in Vaticano, riservata alle suore dell'Unione internazionale delle superiore generali (Uisg). Ha invitato anche le suore ad essere "madri e non zitelle" e che la castità sia "feconda" di spiritualità per tutti i fedeli.
Poi, si scaglia contro "gli uomini e le donne di Chiesa che sono carrieristi, arrampicatori, che 'usano' il popolo, la Chiesa, i fratelli e le sorelle, quelli che dovrebbero servire, come trampolino per i propri interessi e le ambizioni personali" e conclude "Pensiamo al danno che arrecano al Popolo di Dio. Non dobbiamo mai dimenticare che il vero potere è il servizio, che ha il suo vertice luminoso sulla Croce".
Infine, compie un gesto fuori dall'ordinario, tra la folla di Piazza S. Pietro, si toglie lo zucchetto bianco per regalarlo ad una bimba, confermando, ancora una volta, la sua apertura mentale non condizionata o condizionabile da fattori esterni.
