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CROCETTA PROPONE PER LA SICILIA IL REDDITO DI SOLIDARIETA'



In arrivo un reddito di solidarietà pari a mille euro ai nuclei abitativi che si avvicina molto al reddito di cittadinanza. Lo ha detto il Governatore della Sicilia, Rosario Crocetta, che ha deciso di portare avanti il "modello Sicilia" che tanto piace a Grillo e dice: ''Io sono piu' grillino dei grillini. Sto facendo tutto quello che ho detto in campagna elettorale''. Dopo l'intesa raggiunta nel vertice di maggioranza, è stato approvato il disegno di legge che abolisce le nove province regionali, sostituendole con liberi consorzi tra comuni, come prevede lo Statuto Speciale della Sicilia. Il governo ha deciso, inoltre, l'emissione di "Trinacria bond", ovvero dei buoni convertibili, da 5 a 10 anni, emessi da Irfis-FinSicilia, finanziaria della Regione e garantiti con parte del patrimonio degli enti che saranno soppressi. Questo per coprire almeno una parte del debito che ha con le imprese, che nei confronti della pubblica amministrazione vantano 6 miliardi di crediti, 2 mld con la Regione. Inoltre, il governo con un apposito ddl intende attuare l'art.37 dello statuto, in base al quale le imprese con sede legale fuori dall'isola ma con stabilimenti in Sicilia devono versare le imposte alle casse regionali. "Abbiamo chiamato tutti provvedimenti approvati ieri sera in Giunta “pacchetto Tsunami” – ha detto il Presidente Crocetta nel corso di una conferenza stampa a Palazzo d’Orleans a Palermo. "Solo di indennità ai Presidenti e ai consiglieri provinciali e organi di funzionamento risparmieremo 10,3milioni di euro e complessivamente la riforma ci fa risparmiare 50milioni di euro. La Regione siciliana istituirà un fondo contro la povertà e un salario di sussistenza, non sarà un reddito di cittadinanza, siamo contrari a leggi demagogiche, abbiamo trovato 70 mln di euro per aprire cantieri di servizio e il salario di sussistenza che verrà dato a fronte di un lavoro e per evitare nuovo precariato diremo che i fondi verranno dati ai comuni che presentano progetti".
A favore dell'abolizione delle Province si erano già espressi i deputati 5 stelle che avevano anche depositato un apposito ddl in commissione. Una parte dei risparmi sarebbe utilizzata per finanziare il reddito minimo di solidarietà, per una spesa di circa 130 milioni di euro, 12 milioni derivanti dal taglio del costo delle indennita' per presidenti, assessori e consiglieri. Crocetta spiega che i dipendenti delle Province saranno assorbiti dai comuni e dalla Regione e che spariranno gli Istituti autonomi case popolari.
Oggi i vari gruppi parlamentari, di maggioranza e opposizione, si riuniranno per discutere della riforma. Se la maggioranza dovesse confermare all'Ars la linea emersa dal vertice col governatore, la strada allora sarà in discesa. Mettendo in conto i voti favorevoli dei 5 stelle, i numeri in aula sono dalla parte del governatore. Ma bisognerà comunque fare i conti con gli altri gruppi d'opposizione. Il Pdl infatti è contrario alla soppressione delle Province e vuol andare al voto a maggio, alla scadenza degli organi elettivi. Il nodo a questo punto sta nei tempi. La riforma deve essere approvata entro fine mese, comunque prima dell'inizio dei comizi elettorali (il 27 marzo). Se non ci saranno le condizioni e' probabile che si lavori a un testo per il rinvio delle elezioni e la nomina di commissari. Un punto sul quale, però i 5 stelle, nei giorni scorsi, hanno detto di non essere d'accordo. Vogliono l'immediata abolizione.


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