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IL COMUNE BOCCIA LA PROPOSTA DI SOSTEGNO AL BIRRIFICIO MESSINA


Il Consiglio comunale di Messina, tornato a riunirsi oggi per riprendere l'attività deliberativa, ha bocciato, con undici voti contrari, undici favorevoli ed un astenuto, l'ordine del giorno relativo al sostegno al gruppo Birrificio Messina. Successivamente l'Aula, dopo un lungo dibattito, ha trattato una proposta della consigliera Simona Contestabile, ma al momento della votazione è caduto il numero legale e la sessione consiliare è decaduta.

Nella seduta del 30 giugno scorso leggiamo che la consigliera comunale Lucy Fenech del movimento Cambiamo Messina dal basso, la quale ha presentato l'o.d.g. avente ad oggetto “Sostegno al gruppo Birrificio Messina”, "su sollecitazione di un cittadino" per "far sentire a questi lavoratori il sostegno delle istituzioni simbolicamente attraverso una piccola autotassazione" dichiara che "con grande piacere l’ordine del giorno ha raccolto in seno al Consiglio una trentina di firme, come segno di solidarietà nei confronti di un’iniziativa che è simbolo dell’intera città che vuole rinascere. Come è noto, queste persone hanno deciso di mettersi in gioco, anziché stare ad aspettare che qualcosa succedesse dopo aver perso il lavoro, unendosi per far risorgere il simbolo di Messina, rappresentato dalla birra. Un paio di mesi fa hanno lanciato un appello a tutta la cittadinanza, chiedendo anche un sostegno economico..."

"Sarebbe bello se i consiglieri portassero il contributo raccolto direttamente presso la sede dove si svolgerà questa nuova avventura. - dice la Fenech che aggiunge "già da mesi quasi tutte le Circoscrizioni si sono attivate per raccogliere dei fondi, quindi ci si potrebbe recare tutti insieme a significare che l’intera città è con loro".

Interviene la consigliera comunale Donatella Sindoni che condivide pienamente l’ordine del giorno, convinta che "da qui a fine mandato se ne scriveranno parecchi per devolvere il gettone di presenza verso i tanti cittadini disagiati a causa della mancanza di lavoro".

La consigliera comunale Antonella Russo dichiara che "voterà favorevolmente perché quest’ordine del giorno rappresenta una presa di posizione importante da parte dei rappresentanti dei cittadini e della politica. Concorda in parte con la collega Sindoni perché purtroppo è un po’ come una sconfitta il fatto che dei rappresentanti istituzionali debbano rinunciare al loro gettone per contribuire ad una iniziativa a sostegno di una rinascita di un marchio simbolo della città da sempre. E non certo perché viene meno il gettone di presenza, ma perché il segnale che passa alla città è che non è il sostegno pubblico dato a dei lavoratori che con tanto coraggio hanno preso quella decisione".

La Russo auspica dunque che "non sia più necessario fare interventi del genere, nel senso che saranno presenti le amministrazioni pubbliche, quelle che devono incoraggiare con trasferimenti di risorse questo tipo di iniziative, mantenendo i livelli occupazionali".

La consigliera comunale Rita La Paglia sposa a nome del gruppo l’iniziativa della collega Fenech, condividendo pure quanto affermato dalla collega Russo, nel senso che "questa vicenda è lo specchio della realtà che stiamo attraversando". L’auspicio è che "una politica propositiva e di rinnovamento faccia superare il momento di crisi vissuto dalla città, dando risposte concrete ai lavoratori, agevolando siffatte iniziative di carattere imprenditoriale. È importante che in questo momento il Consiglio comunale stenda una mano, una mano che parte dal cuore, affinché iniziative
di questa portata possano fiorire".

Il consigliere comunale Giuseppe Di Leo esprime il suo favore verso l’ordine del giorno presentato e che ha sottoscritto, precisando però che "se questa iniziativa avrà successo sarà stato anche grazie alla politica, ricordando la disponibilità della Regione Sicilia e degli enti preposti affinché si concretizzasse questa nuova attività produttiva. Occorre allora che l’iniziativa che sta per partire e che ha visto il coraggio di tanti uomini, diventi un esempio concreto affinché la politica si impegni per altre vicende similari".

Il consigliere comunale Giuseppe Trischitta si dichiara contrario perché non crede che "con pochi euro si possa dare un contributo fattivo ad una iniziativa milionaria e, di contro, vi è il rischio di aprire un precedente pericoloso, dato che mai il Consiglio è intervenuto nell’ambito delle attività commerciali cittadine". Ritiene poi che "il birrificio sia stato sostenuto dalla politica già abbastanza, infatti, rispetto ad altre iniziative, con un escamotage giuridico ha ottenuto dalla Regione i capannoni ove operare. Mille euro non cambiano nulla, diverso se si trattasse di altro tipo di iniziativa, ad esempio un contributo per la mensa dei poveri". Per parte sua, contribuirà "in maniera più significativa quando il birrificio comincerà ad operare, acquistando il prodotto per donarlo a varie associazioni".

Interviene la consigliera Fenech che precisa "questa non è l’iniziativa del Consiglio comunale o del
consigliere Fenech, è la risposta ad un appello che il birrificio ha fatto a tutta la città, da parte di rappresentanti dei cittadini che lanciano un messaggio istituzionale. È ovvio che non cambieranno le sorti del birrificio, ma si fa un gesto simbolico in risposta ad un appello, che non apre alcuna maglia e segue l’iniziativa delle Circoscrizioni. Se altri appelli verranno l’Aula si interrogherà".

Il consigliere comunale Claudio Cardile esprime il suo favore all’ordine del giorno, ma precisa che "sarebbe stato meglio non farsi pubblicità devolvendo il gettone di presenza in silenzio".

Il consigliere comunale Pierluigi Parisi d’accordo col collega Trischitta, crede che "quest’iniziativa apra una maglia e discrimini altre realtà che hanno difficoltà economiche. Piuttosto, darà da semplice cittadino il suo contributo".

Il consigliere comunale Antonio Carreri preannuncia il suo voto contrario ad un ordine del giorno che "dimostra come in questa città si possa speculare su tutto, e fare pubblicità alle proprie iniziative con conferenze stampa pur di acquisire meriti. Chi vorrà potrà dare il suo contributo in silenzio, senza che la mano destra sappia cosa fa la sinistra".

Interviene nuovamente la consigliera Fenech la quale esprime "sconcerto per dichiarazioni come quella del collega Carreri. Qui non si vuole fare la carità, né vuole, personalmente, guadagnare meriti. Lo scopo è dare un segno istituzionale, che in quanto tale deve avere la più ampia diffusione. E' assurdo che tutto sia strumentalizzato così e si attacchino i colleghi a livello personale".

Il consigliere Carreri chiarisce alla Fenech chiarisce quanto detto prima e chiede scusa per essere stato frainteso spiegando che con "la citazione di quel motto biblico, non intendeva offendere nessuno" poichè  da parte dei cittadini "richieste di sostegno a quei lavoratori sono arrivate a tutti i consiglieri, ma non tutti hanno risposto con tanto clamore".

Interviene la consigliera comunale Nina Lo Presti la quale esprime avversione, proprio per il ruolo ricoperto, per "ogni manifestazione simbolica priva di sostanza, ma l’iniziativa della collega Fenech segue la protesta dei lavoratori dell’ex Birra Messina che lamentavano di essere stati abbandonati dalle Istituzioni e chiedevano una presa di posizione nei confronti della loro situazione. È un ordine del giorno che arriva tardi al loro esame, perché quei lavoratori hanno nel frattempo visto accogliere nella sostanza le loro istanze. Però, ha il significato di manifestare vicinanza nei loro confronti, di accompagnare la loro esperienza nei limiti di quanto si può fare in questa fase. Senza escludere, naturalmente, che si può agire in seguito a sostegno della commercializzazione del prodotto. Vero è, piuttosto, che i soggetti meritevoli della loro attenzione sono tanti e che spesso non godono dell’attenzione dei mass media".

Prende la parola la consigliera Russo la quale non crede che valga, in questo caso, "il principio secondo cui la mano destra non deve sapere cosa fa la sinistra" perchè "un gesto non esclude l’altro" ed evidenzia che "qui sono ed operano quali rappresentanti dei cittadini e non intendono certo fare carità" e aggiunge "non si dovrebbe polemizzare su iniziative d’interesse per la collettività. È un gesto simbolico, chiaramente, un abbraccio istituzionale a lavoratori licenziati che, anziché limitarsi a percepire l’indennità di disoccupazione, con coraggio hanno unito le forze per ricominciare d’accapo e giocano una grossa scommessa: tenere alto un marchio che è simbolo di Messina".

Il presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile mette in votazione l’ordine del giorno alla presenza di 14 consiglieri e, in mancanza del numero legale, aggiorna la seduta di un’ora. Alle ore 16:15, facente funzioni di segretario la consigliera Nina Lo Presti, presenti 4 consiglieri, in mancanza ancora del numero legale, la seduta viene aggiornata alle ore 12,30 di oggi, martedì 1 luglio.


A.D.P.



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3 Commenti
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  1. Il CONSIGLIO COMUNALE boccia la proposta (di chi?) di sostegno al Birrificio Messina.

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  2. si, nell'articolo. peccato che il titolo sia fuorviante visto che è stato il CONSIGLIO COMUNALE non il comune.

    RispondiElimina

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