Ieri pomeriggio sono andata alla Mondadori Bookstore Messina per cercare un nuovo libro da leggere e, come di consueto ormai avviene in quel...
Ieri pomeriggio sono andata alla Mondadori Bookstore Messina per cercare un nuovo libro da leggere e, come di consueto ormai avviene in quella libreria, vi erano dei pannelli con dei quadri che hanno catturato immediatamente la mia attenzione. Sono ritratti di personaggi ante litteram noti per la loro arte e per la loro corrente di pensiero libero e scevro da sovrastrutture mentali e sociali come Pier Paolo Pasolini, Alda Merini, Simone Weil, Henry David Thoreau, Cesare Pavese, Elsa Morante, per citarne alcuni, dipinti da Laura Marchese.
Ma uno in particolare mi dà la misura di quanto questa giovane pittrice, che si definisce ritrattista, caricaturista e paesaggista, sia un'artista preparata, che ha studiato i personaggi prima di fissarli su tela, donandogli una caratteristica precisa della loro personalità, creando quindi un ritratto unico e diverso dall'altro. Operazione tutt'altro che facile questa, poiché spesso i pittori tendono a ripetersi nelle loro tele rendendo la mostra monocorde, senza guizzi di fantasia e senza arricchimenti culturali. Lei invece riesce a rendere davvero Presenze, che poi è il titolo della sua esposizione, i personaggi che ha scelto e che hanno lasciato delle tracce indelebili nel mondo per la loro arte ma anche per il loro impegno politico, umano e civile.
Pensiamo, ad esempio allo scrittore e poeta Thoreau, filosofo, ambientalista e antesignano della non violenza. E ancora, la poetessa dei Navigli Alda Merini, che ha denunciato le condizioni inumane dei manicomi. E poi lo scrittore e regista Pier Paolo Pasolini che non ha mai fatto mistero della sua omosessualità, pur non esibendola, e che rappresenta la libertà di un intellettuale anticonformista ben accentuata da Laura Marchese con delle scritte sullo sfondo del volto di Pasolini.
Anche la tecnica con la quale dipinge cambia da tela a tela. Su uno sfondo di acquerello la Marchese crea usando poi pastelli, oppure sceglie acrilico o olio. Nel caso della Merini troveremo un quadro dai colori vividi, viceversa in quello dello scrittore de La Bella Estate, Cesare Pavese, appartenente alla stessa corrente letteraria di Pasolini, che è il Neorealismo, troveremo dei toni di grigio sapientemente dosati dalla Marchese con chiaroscuro a matita e carboncino, quasi a voler sottolineare il mal di vivere dello scrittore e poeta.
In questa mostra vi è anche un quadro che ritrae una madre con una bambina in braccio, sono volti sfocati rispetto agli altri perchè rappresentano le vittime di Gaza e di tutte le guerre. Un messaggio di Pace che Laura Marchese ha voluto inserire tra i tanti personaggi che hanno arricchito questa interessante esposizione che ben si armonizza all'interno di una sala di lettura come la Libreria Ciofalo.
E infine, mi soffermo sul quadro che mi ha dato la misura, come scrivevo all'inizio, di quanto preparata sia Laura Marchese che non si limita a dipingere ma vuole dare una peculiarità al personaggio, come quello dello scrittore Walter Benjamin che viene ritratto con l'Angelus Novus di Paul Klee sullo sfondo. Una scelta che ha un significato ben preciso poichè egli si identifica nell'Angelo della storia che diviene anche l'Angelo redentore per Benjamin che scrive:
"Abbiamo un debito con il passato, è a lui che dobbiamo ogni nostro attimo di felicità. Ogni gioia della nostra vita dipende dalla catastrofe che ci ha preceduti, che osserviamo inermi, mentre una tempesta ci attira al paradiso, al quale volgiamo le spalle. Ecco, è in questa ignoranza del futuro, in questo presente colmo di attimi messianici, che sta la redenzione da attuare nei confronti del passato. Dobbiamo assicurarci di donare un futuro migliore, per essere all’altezza del presente che ci è stato concesso e del passato che si è sacrificato per noi".
Verrò poi a sapere che Laura Marchese, classe 1988, si è laureata in Filosofia Contemporanea presentando una tesi proprio su Walter Benjamin. La pittrice, che vive e lavora a Milazzo, si racconta così "Dipingo e disegno per un'esigenza esistenziale, per cercare qualcosa oltre l'apparenza, per offrire al mondo un altro punto di vista..."
Domani si conclude la sua mostra Presenze al Mondadori Bookstore di Messina ma potrete ammirare altre sue opere da Spazioquattro dove, dall'8 marzo al 14 marzo, verrà esposta una Collettiva di Artiste dal titolo Women.
Antonella Di Pietro
Foto di Enrico Borrometi
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