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ELEONORA GIORGI, ADDIO ALLA RAGAZZA DI BOROTALCO


Addio a Eleonora Giorgi, icona del cinema italiano, morta a 71 anni per un tumore al pancreas.

Ha attraversato quasi 50 anni di cinema italiano ed è stata protagonista di alcune indimenticabili commedie di Carlo Verdone, come in Borotalco, film grazie al quale ha vinto anche il David di Donatello.

"Grazie amore mio per essere stata la mia compagna in due film fondamentali per la mia e per la tua carriera. Saremo ricordati per tanto tempo ancora. Grazie per avermi dato la tua leggerezza, il tuo entusiasmo, il tuo sorriso e la tua preziosa amicizia. E grazie per esser stata un grande, coraggioso esempio per tutti in questo anno così duro e spietato. Ti ho ammirato per la tua forza, per la tua saggezza, per il tuo coraggio. Eri sempre sorridente pur nel verdetto. Sarai sempre sempre nel mio cuore", il saluto di Carlo Verdone a Eleonora Giorgi.

Andrea Rizzoli ha così annunciato la dipartita della madre “Si è spenta serenamente questa mattina alle nove e mezza fra le nostre braccia, non ha sofferto. Mamma ha portato avanti tutto questo percorso col sorriso cercando di ispirare gli altri a fare lo stesso. Ma in questo momento non ci sentiamo di dire altro“.

Paolo Ciavarro ringrazia tutti “per l’immenso affetto che stiamo ricevendo.  Il sorriso di mamma rimarrà sempre per tutta la vita“.

“La camera ardente è strettamente privata e chiunque ha voglia di salutarla può venire mercoledì alle 16 alla chiesa degli artisti dove ci saranno i funerali in forma pubblica”, informa la famiglia.

Il funerale è previsto per mercoledì 5 marzo alle ore 16 nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma, e sarà officiato dal Vescovo Staglianò. 

L’organizzazione della cerimonia è stata affidata a una cara amica della Giorgi alla quale ha espresso il desiderio che due canzoni in particolare accompagnino il suo ultimo saluto "Mi piacerebbe A Whiter Shade of Pale e Wish You Were Here. Voglio una in entrata e l’altra in uscita". 

In un’intervista al Corriere, il figlio Andrea Rizzoli aveva detto "Faremo il necessario affinché il tempo che le resta sia piacevole, ma non possiamo fare nulla per allungarlo. Ci siamo goduti ogni istante con una intensità prima inimmaginabile".

L’attrice lottava con la malattia dal 2023 e, negli ultimi giorni, era ricoverata in una clinica di Roma per sottoporsi alla terapia del dolore, con morfina e cortisone. Accanto a lei, oltre ai suoi figli, l'ex marito Massimo Ciavarro.

"Dopo l’ultima crisi di tre settimane fa il mio oncologo ha deciso di ricoverarmi. - ha detto la Giorgi che ha sempre informato il pubblico sul suo stato di salute - Mi sono ritrovata da sola in casa, di notte, a urlare, in preda ai dolori. Qui ho recuperato le forze. Sono nelle mani di due oncologi bravissimi, Paolo e Luca Marchetti, padre e figlio. Lottano con me. Ho il cuore pieno dell’affetto della famiglia e del pubblico. I miei figli, durante le flebo, mi hanno stretto la mano per 14 ore di fila. Non riesco a fare più di dieci passi. Sto facendo la terapia del dolore, morfina e cortisone. Ho un’ampolla al collo e l’ossigeno: mi tengono in vita non perché ci sia futuro, ma perché tutto succeda il più tardi possibile. Ogni giorno è un regalo. Mi aiuta l'amore dei miei figli: gli infermieri mi dicono non è scontato. Mi raccontano di quarantenni spaventati davanti ai genitori gravemente malati. Non lasciate solo chi soffre, soprattutto di domenica, il giorno più triste. A San Valentino mia nuora Clizia è venuta con il mio adorato nipotino Gabriele, di tre anni. Gli hanno detto che la nonna è in albergo: abbiamo liberato in aria dei palloni rossi. La mia anima è pronta. Mi curo solo per i miei figli".

Quando ancora sperava in un miracolo parlava così in una intervista "Se ho paura di morire? Insegno all’Accademia e ai ragazzi faccio sempre la stessa domanda: voi ce l’avete un’anima? Ogni tanto qualcuno mi dice di no. Però quasi tutti dicono di sì. Per me l’anima è quella voce che mi parla fin da bambina. Non so se ci sia un dopo. Sento però che c’è stato un prima. Quella voce mi parla di qualcosa che c’era prima. Se sopravviverò, non posso dire se guarirò ma se comunque le cose si metteranno un po’ meglio, io alla vita di prima non voglio tornare. Voglio passare tutto il tempo che mi resta così, con l’amore che ho finalmente riscoperto. Mi sono stufata di fare la Giorgi. Preferisco fare la babysitter al mio nipotino. Sì, ho detto che se uscirò di scena lo farò con bontà. Non importa mai quanto tempo hai a disposizione ma come scegli di viverlo. La bontà, invece, riguarda la capacità di essere felici di quello che si ha. Non serve provare invidia."

"Dite a Gabriele che sono diventata un angelo."

Adorava il suo nipotino ed era dispiaciuta perchè non aveva potuto partecipare al suo compleanno, ma anche dalla clinica in cui era ricoverata ha mandato un pensiero al suo dolcissimo Gabriele “Il mio amore per te è immenso, il tempo passato insieme mi ha fatto stare meglio, nonostante le difficoltà, tre anni d'amore puro, saperti felice mi riempie il cuore, non ti dimenticare mai di me, sono convinta che Papà Paolo e Mamma Clizia ti racconteranno di tua nonna, sono due genitori fantastici, ti voglio tanto bene".

A.D.P.

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