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IL PRESIDENTE MATTARELLA AD AGRIGENTO CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA


Fervono i preparativi per il 18 gennaio, quando ad Agrigento è atteso il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che aprirà ufficialmente le iniziative per Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025 con una cerimonia che si svolgerà al Teatro Pirandello, dalle 10 alle 12, e sarà trasmessa in diretta su Rai Uno e Rai Quirinale. 

Un evento che promette di mettere sotto i riflettori la città siciliana e il suo straordinario patrimonio culturale. Sabato 18 gennaio il Capo dello Stato arriverà a bordo di un elicottero che atterrerà sul manto erboso dello stadio Esseneto di Agrigento. Per motivi di sicurezza l’intera area dovrà essere libera da veicoli e pedoni. Oltre al Presidente della Repubblica interverranno, tra gli altri, il ministro della cultura Alessandro Giuli, il Presidente della Regione Renato Schifani, gli attori Claudio Gioè e Gianfranco Jannuzzo ed il chitarrista Francesco Buzzurro.

La cerimonia si aprirà con l’esecuzione dell’Inno di Mameli, affidata agli allievi del Conservatorio Toscanini di Ribera. A seguire, spazio ai presentatori della cerimonia, che dovrebbero essere Beppe Convertini e la vicedirettrice del Tg1 Incoronata Boccia.

Il programma prevede momenti di alto profilo artistico e istituzionale. Tra i primi interventi, quello di Roberto Albergoni, direttore della Fondazione Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025, che illustrerà i dettagli del progetto. Seguirà l’esibizione dell’attore agrigentino Gianfranco Jannuzzo, che reciterà il brano “Gente mia”, accompagnato dal chitarrista Francesco Buzzurro.

A seguire, la Presidente del Movimento Italiano per la Gentilezza, Natalia Re, prenderà la parola, anticipata dalla proiezione di uno spot dedicato alla fondazione. Claudio Gioè leggerà un brano tratto dal libro “È solo un gioco di anime” di Romina Caruana, prima di cedere la scena al presidente della Fondazione, Giacomo Minio.

Gli interventi istituzionali culmineranno con il discorso del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, previsto per le ore 11.45. Prima di lui, prenderanno la parola il Sindaco di Agrigento Francesco Miccichè, il Presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli.

La cerimonia si concluderà alle ore 12.00, lasciando spazio a un anno di eventi e iniziative che promettono di trasformare Agrigento in un simbolo della cultura italiana nel mondo. La giornata segna l’inizio di un percorso ambizioso, ma anche carico di aspettative: la città sarà chiamata a dimostrare di meritare il prestigioso titolo e a tradurre le sue straordinarie potenzialità in una concreta occasione di sviluppo e visibilità internazionale. Due grandi tricolori saranno srotolati dai vigili del fuoco sulla facciata del Palazzo Municipale. Al termine della cerimonia, il ministro Giuli dovrebbe recarsi alla Valle dei Templi per una visita al sito archeologico e per l’inaugurazione di una mostra. 

Il Sindaco di Agrigento, Franco Miccichè ha spiegato che il cerimoniale è stato organizzato dal Quirinale, prevedendo interventi istituzionali e un focus particolare sulla partecipazione delle scuole. Ha difeso la scelta del Teatro Pirandello, sottolineandone il valore storico e monumentale rispetto ad altre location più capienti ma meno rappresentative. Il sindaco ha espresso attese ambiziose per il 2025, puntando su opere infrastrutturali durature come riapertura di sottopassaggi, realizzazione di bagni pubblici, aumento dei parcheggi e accessibilità di luoghi finora chiusi. Ha inoltre anticipato un Mandorlo in Fiore più ricco e inclusivo, coinvolgendo i comuni della provincia per valorizzare il territorio. Infine, Miccichè ha sottolineato l’importanza di lasciare un’eredità duratura per la città, con l’obiettivo di renderla più moderna e europea, andando oltre i semplici eventi culturali. 

La nuova brand identity e la campagna di comunicazione che promuoverà l'evento è "Lasciati abbracciare dalla cultura", un messaggio che campeggia già da alcuni giorni in luoghi di grande ritrovo turistico come le stazioni ferroviarie di Milano e Roma, insieme ad un video promozionale che è già andato in onda sui principali canali televisivi nazionali. La campagna è stata realizzata dalle società Qubit Italy e Carmi e Ubertis Milano, aggiudicatarie di un bando pubblicato nei mesi scorsi dal Parco archeologico.

Le risorse, necessarie non solo per la realizzazione del piano ma anche per lo svolgimento di iniziative culturali per la promozione del territorio, sono state fortemente volute dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani per dare la giusta visibilità ad Agrigento. 

 Agrigento, Lampedusa e i comuni di tutta la provincia vivono il proprio essere Capitale Italiana della Cultura come un’occasione di riflessione sul rapporto tra gli esseri umani, tra l’uomo e la natura per comprendere quali visioni di futuro le artiste e gli artisti possono offrire nell’interpretare le trasformazioni culturali, necessarie a governare gli effetti prodotti dai cambiamenti climatici, dall’innovazione tecnologica e dalla mobilità umana.

La ricerca di sintesi tra armonia e conflitto per la costruzione di cittadinanze attive e fiduciose in se stesse richiama le teorie di Empedocle, filosofo dell’antica Akragas, che ispira la struttura del programma culturale, articolato sui 4 elementi generativi: acqua, aria, terra e fuoco. Sono 44 i progetti già inseriti nel dossier di candidatura, a cui si aggiungono altre straordinarie iniziative proposte da tutte le istituzioni culturali del territorio.

“Lasciati abbracciare dalla cultura” è il messaggio lanciato da Agrigento, definita da Pindaro “la più bella città dei mortali”. In continuo raccordo tra passato e contemporaneo il programma affonda le radici sui 2.600 anni di storia della città e coinvolge le giovani generazioni per promuovere la cultura come caposaldo della crescita individuale e comunitaria, trovando continui stimoli d’ispirazione e di confronto.

Il territorio agrigentino è attraversato da luoghi vissuti da grandi autori - avendo come baricentro Agrigento e la Valle dei Templi - in un circuito turistico-culturale che induce il visitatore a godere delle ricchezze artistiche, monumentali, archeologiche e naturalistiche e apprezzarne la tradizione enogastronomica. 

Il Kaos e il mar aspro africano dove “vive” il drammaturgo e Premio Nobel per la letteratura Luigi Pirandello, la Vigàta delle opere di Andrea Camilleri, padre del Commissario Montalbano, e poi la Regalpetra, ovvero Racalmuto, che diede i natali a Leonardo Sciascia. Come non immergersi poi nella favola del Gattopardo, i luoghi protagonisti del famoso romanzo storico siciliano, Palma di Montechiaro e Santa Margherita Belice, che ispirarono la penna di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. 

E ancora i racconti e le opere teatrali di Antonio Russello nella sua Favara, paese che ha ereditato diverse contaminazioni culturali, tra cui quelle d’origine araba, fino alla realizzazione dell’odierna Farm Cultural Park. Con i nostri templi, i teatri, il paesaggio straordinario, il cibo e i prodotti della natura che insieme vogliamo rispettare e tutelare, con questa ricchezza dovranno confrontarsi gli artisti chiamati ad attraversare il nostro territorio e le nostre anime lasciando alla città le tracce del loro pensiero.

È grazie al loro sguardo che Agrigento e la sua provincia si offrono come laboratorio aperto di riflessione e creatività capace di confrontarsi con la complessità del presente ed immaginare un futuro sostenibile e condiviso.

Un programma culturale ricco e articolato, che non si riduce ad un evento ma ad un viaggio di scoperta e trasformazione, ma anche la messa a sistema di un’offerta culturale integrata che possa essere per le comunità nuova occasione di crescita economica, sociale e culturale. Un progetto capace di innescare processi virtuosi per il territorio, considerando la presenza dei viaggiatori come un’opportunità di scambio e di relazione.

La celebre Valle dei Templi, percorsa ogni anno da oltre un milione di turisti, accoglierà i visitatori del 2025 con i suoi gli ulivi secolari, la sua storia millenaria e con la ricchezza delle persone che ogni giorno vivono e animano questi luoghi. Concerti, mostre, e nuove installazioni di arte contemporanea si alterneranno nei luoghi simbolici della Valle e nel prezioso centro storico di Agrigento.

Spettacoli, workshop, incontri, itinerari, arte, performance, prodotti della creatività e modalità innovative di fruizione e visite di luoghi accessibili e riaperti per l’occasione accompagneranno i visitatori verso nuovi approdi per riscoprire l’essenza delle relazioni fra il sé, l’altro e la natura ispirati della bellezza unica del territorio agrigentino. 


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