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IL MONDO MAGICO EOLIANO TRA INCANTESIMI E RITI

Incontro con l’antropologa culturale Macrina Marilena Maffei autrice di "La maga e il velo. Incantesimi, riti e poteri del mondo magico eoliano", ricerca etnografica di lungo periodo.


"Il mio libro sulla vita magica eoliana ha sequestrato i miei pensieri e la mia anima per molto, moltissimo tempo. - spiega l'Autrice - Oltre settanta incantesimi magico-terapeutici raccolti dalle voci di maghi e guaritori nelle sette isole dell'arcipelago e tante storie legate al mondo magico. Storie sbalorditive spesso improbabili che a volte mi hanno dato quasi un senso di spaesamento. Storie non meno suggestive e intense delle pagine di celebri scrittori. Una documentazione raccolta dal 1983 al 2017. Con questo libro restituisco al territorio ciò che gli abitanti delle Isole in tutti questi anni hanno voluto donarmi". 

Antichi riti terapeutici, formule magiche segrete, incantesimi misteriosi, il linguaggio potente della magia si svela per la prima volta nell'arcipelago delle Eolie. Maghi, numina ventura, guaritori, monaci, sacerdoti depositari di formulari medico-magici, questa variegata umanità che parrebbe provenire da epoche lontane si muove sulla scena di una rappresentazione volta a riportare l'uomo alla salute e alla sanità. Un'umanità che non avrebbe ragione di esistere se a essa non facessero riferimento coloro che chiedono di essere liberati dai mali del corpo e dell'anima. Ma contro quali mali da sempre si è combattuto nelle Isole? E i suggestivi scenari marini fanno realmente da sfondo a drammaturgie terapeutiche solo insulari? A tali quesiti il volume offre una risposta attraverso le testimonianze di guaritori e pazienti: la maga più famosa del Novecento eoliano, la donna posseduta da un dio greco, i malocchiati, gli affatturati, l'uomo tormentato dai diavoli a cui la moglie defunta descrive la vita beata in Paradiso. Un'avvincente etnografia nel mare dei vulcani.


Evento organizzato dall'Università degli Studi di Messina, Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne (Dicam) Polo Annunziata, Edificio Ex Farmacia, Aula C, martedì 12 aprile alle ore 10,30. Saluti introduttivi dei Proff. Giuseppe Giordano (Direttore Dicam), Mario Bolognari e Sergio Todesco. Presentazione del Prof. Mauro Geraci (Dottorato in Scienze Umanistiche Antropologia Culturale)


Questa documentatissima monografia offre l’opportunità di entrare in un mondo che si tende a pensare morto, semmai ristretto, residuale, inattuale perché, assieme a tante altre “cose”, travolto dall’ineluttabile “modernità” che, scrissero Jean Baudrillard e Paul Connerton, troppo ha dimenticato e ancora fa dimenticare. Se ciò vale per la riduzione che piattaforme, schermi, scrolling hanno probabilmente dato alle nostre capacità e possibilità di memoria, forse vale un po’ meno per la Magia; se non altro per una "informatica" che, per frequenti e incomprensibili malfunzionamenti, si ritrova spesso ad essere vissuta e accettata come "informagica". Qui, infatti, è l’attualità di un mondo magico, mantico, divinatorio, oracolare, sovraumano tanto segreto e impenetrabile quanto vivissimo nelle tecniche, nelle ritualità, nei linguaggi e nelle poetiche che possiamo conoscere da vicino, grazie al lavoro etnografico di lunghissima durata che Marilena Maffei, dai primi anni Ottanta a oggi, ha condotto nelle Isole Eolie. Contesto contadino, pastorale e marinaro al tempo stesso, cui l’antropologa culturale ha dedicato l’intera sua attività di ricerca raccogliendone e indagandone narrazioni, miti, fiabe, immagini, immaginari, culti in una serie di preziosissimi studi di cui "La maga e il velo", uscito nel 2021 per l'editore Cisu di Roma, rappresenta adesso l’apice.


È un apice perché si tratta di un libro totale, direbbe bene l'antropologo Marcel Mauss, tra il 1902 e il 1903 autore della straordinaria "Teoria generale della Magia". Certo, la strada maestra è quella magica costellata di operatori, guaritori, maghi ma, anche e soprattutto, di saperi popolari relativi al riconoscimento del malessere, del peccato, della fattura, dei sintomi, delle cause scatenanti, quindi dello strumento diagnostico, terapeutico ed esorcistico che solo la minuziosa, dettagliata indagine di Marilena Maffei è riuscita a illuminare. Alla fine chiudiamo il libro orientandoci tra le tipologie di malessere quali malocchi, fatture, incantesimi e i rimedi adottati, come formule, preghiere e altro. Versante sistematico e monografico del libro che si coglie in un indice di profili biografici e, in particolare, da quelli di tre donne considerate punto di riferimento della magia eoliana contemporanea: Annuzza la maga, Catena la posseduta e Rosa l'affatturata.


Attraverso queste biografie abbiamo la possibilità di conoscere la comune concezione del magico diffusa nelle Eolie. Da qui un intero capitolo dedicato agli "scenari marini del male" che restituiscono il "sortilegio dello sguardo" e ancora, sulla scia di Baudrillard, il sistema degli "oggetti portatori di funesti incantesimi" che ricorre nell'orizzonte magico eoliano, di cui il terzo e quarto capitolo, prendono in esame i "segni arcani", quindi le simbologie naturali, metereologiche e l'insieme delle terapie pregne di aspetti di medicina ufficiale e tradizionale, di erboristeria ma anche di religione. Il volume si conclude con un capitolo dedicato alle trasformazioni degli orizzonti magici così precedentemente documentati, alle "visioni insulari del terzo millennio". Nelle centinaia di narrazioni raccolte e analizzate dalla Maffei, la maga si svela, per dare seguito al titolo posto al volume.


Studiosa di origine lucana, Macrina Marilena Maffei ha raccolto i repertori narrativi orali di vaste aree dell’Italia centro-meridionale e delle isole conservati in gran parte nell’Archivio Etnico Linguistico Musicale dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi e nell’Archivio Sonoro dell’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale del Ministero per i Beni e Attività Culturali. Ha realizzato per la Commissione delle Comunità Europee e il Ministero del Turismo e dello Spettacolo il primo censimento dei Musei del Mare in Italia e nel Mediterraneo (1991-1993); censimento nuovamente effettuato a distanza di dieci anni per il Ministero delle Attività Produttive (2001-2003). Socio fondatore dell’Istituto Italiano di Archeologia e Etnologia Navale, è progettista del primo Museo del Mare Demoetnoantropologico del Lazio con sede a Gaeta. Ha curato la mostra Le Polene per la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio (2009). 


Dal 1981 ha rilevato sistematicamente i repertori narrativi di tradizione orale nell’arcipelago delle Isole Eolie, dando vita a un corpus di fiabe, racconti, leggende, storie di santi e miracoli, storie di streghe, demoni, spiriti, credenze, consuetudini, memorie, pratiche rituali, storie di maghi e curatori, storie di visioni e possessioni, storie di rimedi e saperi medici, racconti di vita e lavoro. Corpus etnografico che conta oltre mille documenti oggi al centro di numerosi studi antropologici. Tra le sue pubblicazioni: Capelli di serpe (1995, Premio Scanno 1996); La fantasia, le opere e i giorni. Itinerari antropologici nelle Isole Eolie (2000, Premio all’Opera “Costantino Nigra” 2001); La tonnara di Procida nel racconto dell’ultimo rais, (2000); I confini irreali delle Eolie. Spiriti e diavoli nella tradizione orale (2002); La Grande Guida dei Musei del Mare del Mediterraneo. Dall’ingegno all’incanto (con R. Parisi, 2003); Timori di popolo e corse di santi. Sul rito dell’Affruntata a Dasà (2007); Le polene. I volti del mare (a cura di, 2009); Donne di mare. Una storia sommersa dell’arcipelago eoliano. (2013); La danza delle streghe. Cunti e credenze dell’arcipelago eoliano,(2018); La maga e il velo. Incantesimi, riti e poteri del mondo magico eoliano, (2021).




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