Un nuovo percorso studiato per chi volesse conoscere uno dei torrenti storici della Città dello Stretto e la brulicante vita che intorno ad esso si è sviluppata.
Portalegna è originariamente l’antico nome della contrada che insiste sul medio tratto della via Tommaso Cannizzaro. Il toponimo, da cui origina il nome della fiumara (poi coperta col tracciato della Via T. Cannizzaro), deriva dalla presenza di una porta nella cinta muraria per la quale veniva esercitato il diritto di fare legna sulla collinetta di Monticello. Mentre il toponimo della Contrada Arcipeschieri, che si estende da Torre Vittoria al tratto alto di via Felice Bisazza fino all’Orto Botanico, deriva probabilmente dalla storpiatura del termine dialettale fischìa o frischìa, a ricordo di un grande lavatoio.
"Il percorso sarà piuttosto breve - spiega Mariateresa Zagone, curatrice del progetto - ma non mancheranno sapidi racconti sulla storia recente e passata, sulle feste o sulle tradizioni del quartiere."
Si partirà da Palazzo Piacentini, sede del tribunale, si costeggerà quindi il Bastione Santa Barbara, la Chiesa della Mercede, la Galleria Santa Marta, i villini Drago, con cenni sulle Chiesa del Sacro Cuore all’Arcipeschieri, di Gesù e Maria delle Trombe e del S.S. Salvatore all’Archimandridato concludendosi quindi davanti allo slargo che ospita la Fontana del Gennaro.
"L’idea alla base del progetto - prosegue la critica d'arte indipendente - è proprio quella di prendersi del tempo per passeggiare lungo le strade di Messina senza la fretta che caratterizza le giornate di ognuno in modo da riscoprirne le bellezze. I percorsi saranno da me guidati e, illustrando le caratteristiche dei monumenti presenti lungo il tragitto e raccontando della storia, delle feste e delle tradizioni della zona interessata, si tesserà quel filo conduttore che parte dalla fondazione della città fino alla ricostruzione successiva al terremoto del 1908. Si partirà, domenica 28 novembre alle ore 10:00, da Piazza Università.", conclude Mariateresa Zagone.