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IL CORTILE TEATRO FESTIVAL RICORDA MATTIA TORRE


Due spettacoli con Aprea e De Ruggieri, interpreti del film “Figli”, presenti anche alla proiezione-evento del 14 luglio all’Iris di Messina. Il 12 e il 13 luglio nel Cortile del Palazzo Calapaj-D’Alcontres, Carlo De Ruggieri presenterà “Ogni bellissima cosa” dell’inglese Mac Millian, e Valerio Aprea interpreterà proprio un testo di Mattia Torre, “Gola”, il 15 (Area Iris) e il 16 (Cortile). Da oggi 9 luglio il laboratorio condotto da Michele Sinisi. 


La prossima settimana del Cortile Teatro Festival, edizione del decennale, sarà dedicata soprattutto al ricordo di Mattia Torre, prematuramente scomparso  scomparso a 47 anni nel 2019 alla vigilia della lavorazione di “Figli”, quello che avrebbe dovuto essere il suo film e che recentemente ha ottenuto il David di Donatello proprio per la sceneggiatura da lui firmata. 


Scrittore, drammaturgo, regista e sceneggiatore, Mattia Torre, dopo le prime commedie teatrali Io non c’entro, Tutto a posto, Piccole anime, L’ufficio scritte insieme a Giacomo Ciarrapico, è co-sceneggiatore del film Piovono Mucche di Luca Vendruscolo. Nel 2003 vince con il monologo teatrale In mezzo al mare, con Valerio Aprea, la 17a rassegna Attori in cerca d’autore. Nel 2005 scrive e dirige il monologo teatrale Migliore, con Valerio Mastandrea. È tra gli autori del programma Parla con me di Serena Dandini. Con Ciarrapico e Vendruscolo scrive la serie Tv Buttafuori e, dal 2007, la prima, la seconda e la terza stagione di Boris, per Fox Italia. Della seconda è anche co-regista. Con gli stessi autori, scrive e dirige Boris - il film. Nel 2011 scrive e mette in scena lo spettacolo teatrale 456 di cui realizza anche il sequel Tv. È autore e regista dello spettacolo teatrale Qui e ora con Aprea e Mastandrea prima, Paolo Calabresi poi. Nel 2014, insieme a Ciarrapico e Vendruscolo scrive e dirige il film Ogni maledetto Natale. Nel 2015 scrive con Corrado Guzzanti la serie Tv Dov’è Mario? Nel 2017 scrive e dirige La linea verticale, serie tv da cui è tratto il romanzo omonimo pubblicato da Baldini-Castoldi. Nel 2018 scrive e dirige il monologo Perfetta per Geppi Cucciari. Nello stesso anno scrive il film Figli, uscito nelle sale a gennaio 2020 con la regia di Giuseppe Bonito. Nel 2019 pubblica con Mondadori In mezzo al mare. Sette atti comici una raccolta di tutti i suoi monologhi, uscita contemporaneamente in versione audiolibro con Emons Edizioni.


A ricordare Mattia Torre nel migliore dei modi ci saranno Carlo De Ruggieri e Valerio Aprea, che sono fra gli interpreti di “Figli” (i protagonisti sono Paola Cortellesi e Valerio Mastandrea) e che hanno fatto parte del cast di “Boris”. Si comincerà il 12 e il 13 luglio, nel Cortile Calapaj – D’Alcontres, con “Ogni bellissima cosa” di Duncan MacMillian e Jonny Donahoe. In scena Carlo De Ruggieri, regia di Monica Nappo, produzione di Nutrimenti Terrestri.


Il 14 luglio un evento speciale del Festival: la proiezione del fim “Figli” nell’Area Iris e incontro con De Ruggieri e Aprea. Infine il 15 (Area Iris) e il 16 luglio (Cortile Calapaj – D’Alcontres) sarà in scena Valerio Aprea, interprete di “Gola” di Mattia Torre, un monologo che in realtà ne contiene altri due oltre a una parte di “In mezzo al mare” che è il primo monologo scritto nel 2003 da Mattia Torre. Nel 2012 è stato inserito da Dalai Editore nella raccolta omonima dei principali monologhi che Torre ha scritto di lì in seguito, ampliati nel 2019 per Mondadori e in audiolibro per Emons Edizioni. Tre di questi, ‘Colpa di un altro’, ‘Yes i can’ e ‘Gola’, oltre a uno stralcio di ‘In mezzo al mare’ vengono proposti dallo stesso Aprea in un assolo spietato ed esilarante al tempo stesso, che fotografa un paese in balìa di una fame atavica, e votato inesorabilmente al raggiro, alla menzogna, al disperato inseguimento di un lusso sfrenato e delirante. Il tutto sulle musiche di Giuliano Taviani e Carmelo Travia composte per ‘Figli’, l’ultimo film scritto dall’autore.


Oggi 9 luglio, inoltre, parte il laboratorio, condotto da Michele Sinisi, famoso regista, autore e attore. Si chiamerà “Showreel” e andrà avanti in varie location fino al 16 luglio. «Lo showreel  - spiega Sinisi - è il riassunto della carriera di un attrice/attore attraverso brevi spezzoni dei filmati che lo vedono coinvolto, i punti più significativi del suo percorso professionale in video. Lo si crea per presentarsi all’attenzione degli addetti ai lavori come registi e casting director. Io non ne ho mai avuto uno, nonostante la mia agente mi esorti continuamente a farlo. E lei ha ragione, è una mia pecca… mi riprometto di farlo subito. In ogni caso, sono sempre più consapevole del fatto che la vita reale, fuori dallo show, che gira intorno ai frammenti spettacolari, ciò che accade in mezzo, tra uno spezzone e l’altro di un percorso artistico, racconta storie più intense ed emozionanti del tentativo di rappresentarsi».




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