La LXXV edizione del Premio Strega ha proclamato vincitore Emanuele Trevi, con il romanzo "Due vite", Editore Neri Pozza. Il premio è stato consegnato da Giuseppe D’Avino, presidente di Strega Alberti Benevento.
«L’unica cosa importante in questo tipo di ritratti scritti è cercare la distanza giusta, che è lo stile dell’unicità». Così scrive Emanuele Trevi in un brano di questo libro che, all’apparenza, si presenta come il racconto di due vite, quella di Rocco Carbone e Pia Pera, scrittori prematuramente scomparsi qualche tempo fa e legati, durante la loro breve esistenza, da profonda amicizia. Trevi ne delinea le differenti nature: incline a infliggere colpi quella di Rocco Carbone per le Furie che lo braccavano senza tregua; incline a riceverli quella di Pia Pera, per la sua anima prensile e sensibile, così propensa alle illusioni. Ne ridisegna i tratti: la fisionomia spigolosa, i lineamenti marcati del primo; l’aspetto da incantevole signorina inglese della seconda, così seducente da non suggerire alcun rimpianto per la bellezza che le mancava.
Ne mostra anche le differenti condotte: l’ossessione della semplificazione di Rocco Carbone, impigliato nel groviglio di segni generato dalle sue Furie; la timida sfrontatezza di Pia Pera che, negli anni della malattia, si muta in coraggio e pulizia interiore. Tuttavia, la distanza giusta, lo stile dell’unicità di questo libro non stanno nell’impossibile tentativo di restituire esistenze che gli anni trasformano in muri scrostati dal tempo e dalle intemperie. Stanno attorno a uno di quegli eventi ineffabili attorno a cui ruota la letteratura: l’amicizia. Nutrendo ossessioni diverse e inconciliabili, Rocco Carbone e Pia Pera appaiono, in queste pagine, come uniti da un legame fino all’ultimo trasparente e felice, quel legame che accade quando «Eros, quell’ozioso infame, non ci mette lo zampino».
Emanuele Trevi è nato a Roma nel 1964. Collabora al Corriere della Sera e al Manifesto. Tra le sue opere: I cani del nulla (Einaudi, 2003), Senza verso. Un’estate a Roma (Laterza, 2004), Il libro della gioia perpetua (Rizzoli, 2010), Qualcosa di scritto (Ponte alle Grazie, 2012), Il popolo di legno (Einaudi, 2015) e Sogni e favole (Ponte alle Grazie, 2019).
Rispettando le attuali prescrizioni governative in materia di distanziamento fisico, la serata finale non si è potuta svolgere alla presenza del pubblico consueto, composto dall’ampia giuria del premio e dagli altrettanto numerosi appassionati che ogni anno intervengono a Villa Giulia. La serata è stata trasmessa in diretta televisiva da Rai Tre, per la conduzione di Geppi Cucciari. Sandro Veronesi, vincitore del Premio Strega 2020, ha presieduto il seggio di voto.
Sono intervenuti Giovanni Solimine e Stefano Petrocchi, rispettivamente presidente e direttore della Fondazione Bellonci, gli scrittori Francesco Piccolo e Dacia Maraini, e Stefano Rossetti, vicedirettore generale vicario di BPER Banca, che nel corso della serata ha consegnato agli autori finalisti un riconoscimento speciale. Si tratta della scultura della giovane artista Liang Yue, dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, una piuma in bronzo a forma di “S”.
Il totale dei voti espressi, 589 (pari a circa l’89% degli aventi diritto), ha portato alla vittoria il romanzo di Emanuele Trevi, Due vite (Neri Pozza), con 187 voti. Seguono Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud (Einaudi) 135 voti; Edith Bruck, Il pane perduto (La Nave di Teseo), 123 voti; Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani), 78 voti; Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli), 66 voti.
La giuria del Premio è composta dai 400 Amici della domenica, a cui si aggiungono 240 voti espressi da studiosi, traduttori e intellettuali italiani e stranieri selezionati da 30 Istituti italiani di cultura all’estero e 20 tra voti dei lettori forti selezionati dalle librerie indipendenti distribuite in tutta Italia e voti collettivi espressi da scuole, università e gruppi di lettura, tra cui i circoli costituiti presso le Biblioteche di Roma. Numerosi gli scrittori entrati a far parte quest’anno del gruppo degli Amici della domenica: Silvia Avallone, Daniele Mencarelli, Premio Strega Giovani 2020, Giorgio Nisini, Matteo Nucci e Laura Pugno.
Il vincitore farà tappa in diverse località italiane particolarmente attive sul territorio nella promozione della lettura e che collaborano da anni con il Premio: 10 luglio, Il Libro Possibile, Polignano; dal 15 al 18 luglio, Festival Armonia del Salento, Alessano, insieme alla dozzina; 23 luglio, Festival Letterature, Roma; 29 luglio, Una montagna di Libri, Cortina d’Ampezzo; 30 luglio, Marciana Marina, Elba; 26 agosto, Benevento Città Spettacolo, Benevento; 27 agosto, La città dei lettori, Firenze; 28 agosto, Festival delle Emozioni, Terracina.
L’immagine che accompagna la LXXV edizione del Premio Strega è stata realizzata da Lorenzo Mattotti, tra i più importanti disegnatori contemporanei: «un sabba moderno fatto da streghe contemporanee che si battono per i loro diritti e la loro condizione», ha dichiarato l’artista. L’illustrazione s’inserisce nel solco di un progetto inaugurato in occasione della settantesima edizione da Manuele Fior e proseguito da Franco Matticchio, Riccardo Guasco, Alessandro Baronciani ed Emiliano Ponzi. Agli ospiti della serata verrà regalata una stampa in edizione limitata, autografata dal maestro.
Il Premio Strega è promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Strega Alberti Benevento, con il contributo della Camera di Commercio di Roma e in collaborazione con BPER Banca. Si avvale della media partnership di RAI. Sponsor tecnico, IBS.it.