“Abbiamo cantato il viaggio e il sogno visionario di un grande artista.” Impegnato alla recitazione e al canto, Ninni Bruschetta interpreta...
“Abbiamo cantato il viaggio e il sogno visionario di un grande artista.” Impegnato alla recitazione e al canto, Ninni Bruschetta interpreta i versi di Antonio Caldarella sulle musiche composte e arrangiate per ensemble da Cettina Donato, che le esegue insieme a un grande cast di musicisti.
Domani, venerdì 16 aprile esce il primo singolo “Alcol” del noto attore e regista Ninni Bruschetta (Boris, I Cento Passi, Made in Italy) e della pianista, compositrice e direttore d’orchestra Cettina Donato (Eliot Zigmund, Fabrizio Bosso, Stefano Di Battista), tratto dal nuovo album “I Siciliani” in uscita il 14 maggio, che omaggia la poesia dello scrittore siciliano Antonio Caldarella.
Un incontro artistico di successo, all’insegna della poesia e dell’impegno civile: è quello tra la pluripremiata pianista, compositrice e direttore d’orchestra Cettina Donato (che ha collaborato con grandi nomi tra cui Eliot Zigmund, Fabrizio Bosso, Stefano Di Battista) e uno dei più amati attori italiani, Ninni Bruschetta, diventato noto al pubblico soprattutto per le sue celebri interpretazioni in Boris, I cento passi, I Bastardi di Pizzofalcone.
Dopo i sold out ottenuti a teatro con due spettacoli di Claudio Fava “Il Giuramento” (rappresentazione grottesca del fascismo) e lo spettacolo contro la mafia “Il mio nome è Caino”, Cettina Donato e Ninni Bruschetta sono entrati in studio di registrazione per uno speciale progetto discografico: l’album “I Siciliani”, che omaggia l’arte e la poesia di Antonio Caldarella, grande scrittore siciliano, recentemente scomparso. Ispirata dai suoi versi Cettina Donato ha sviluppato il concept del disco, componendo e arrangiando per ensemble 8 brani e 3 preludi per pianoforte densi di emozione e pathos, nei quali Ninni Bruschetta magistralmente recita e canta le poesie di Caldarella.
Ninni Bruschetta: “La poesia “Alcol” scritta da Antonio Caldarella è un’ubriacatura di acquavite di Sardegna: Filu ‘e ferru malidittu! Con la musica scritta da Cettina, abbiamo cantato il viaggio e il sogno visionario di un grande artista.”
Cettina Donato: “Scrivendo e arrangiando nuova musica sui suoi meravigliosi versi, ho conosciuto Antonio Caldarella, pur non avendolo mai incontrato. Ciò che di noi è più bello, rimane immortale.”
Attore di teatro, cinema e tv, Ninni Bruschetta ha firmato più di 40 regie teatrali, dirigendo, tra gli altri, Anna Maria Guarnieri, Claudio Gioè, Donatella Finocchiaro, Roberto Citran, David Coco, Edy Angelillo e Angelo Campolo.E’ stato per due volte direttore artistico dell’EAR Teatro di Messina. Tra cinema e televisione ha preso parte a quasi cento titoli, spaziando dalle grandi serie generaliste (Squadra Antimafia, Borsellino, Distretto di Polizia,I bastardi di pizzo falcone) al cinema d’autore (Luchetti, Giordana, Corsicato, Guzzanti, Pif, Von Trotta, Woody Allen, Paolo Sorrentino) al record di incassi di “Quo Vado?" di G. Nunziante, con Checco Zalone. E’ uno dei protagonisti della serie cult “Boris” e del relativo film di Ciarrapico, Torre e Vendruscolo nonché dell’ultimo capolavoro televisivo di Mattia Torre (La linea verticale). Premio Tony Bertorelli alla carriera nel 2018. Ha pubblicato tre sceneggiature con Sellerio e due saggi critici sul lavoro dell’attore con Bompiani e Fazi.
Pluripremiata pianista, compositrice e direttore d’orchestra, Cettina Donato da anni è annoverata tra i migliori arrangiatori italiani al Jazzit Award. Conduce la sua carriera concertistica prevalentemente tra Europa e Stati Uniti. Docente di jazz in diversi Conservatori italiani, ha ricoperto il ruolo di International President del Women of Jazz del South Florida. Ha diretto diverse orchestre italiane, mentre a Boston ha fondato una big band a suo nome con musicisti provenienti dai cinque continenti. Nella sua carriera ha collaborato con importanti solisti del panorama jazz nazionale e internazionale, pubblicando cinque album a suo nome.
Antonio Caldarella (1959 – 2008), attore, poeta e pittore, è nato ad Avola ed è cresciuto a Napoli, a Messina e in giro per il mondo. In teatro ha lavorato con Antonio Neiwiller, Mario Martone, Elio De Capitani, Ninni Bruschetta e al cinema con Daniele Luchetti, Francesco Calogero, K.M. Brandauer e altri. Le sue poesie sono edite da piccole Case Editrici Siciliane che avevano capito il suo genio, senza che lui si sforzasse di fare qualcosa di più che non fosse scriverle. Persino Jean Paul Manganaro ha scritto parole meravigliose su di lui. Ma dev’essere stato un caso. Forse si erano parlati una sera davanti al mare. I suoi quadri, gli acquerelli e persino i bigliettini da visita dipinti a mano, sono sparsi nelle case di amici e conoscenti che li custodiscono gelosamente.
Questo disco è una storia di Ninni Bruschetta
Cos’è una storia? Oggi la prima cosa che ci viene in mente è una storia su Instagram. Forse perché neppure i social sono riusciti a privarci di questa parola. Le storie sono fatte da uomini e gli uomini non possono fare a meno delle storie. Questo disco è una storia che è fatta di tante storie. C’è la storia di Antonio, che scriveva poesie, dipingeva, recitava e poi moriva troppo presto. Per me era prima di tutto un amico ed era il protagonista di tutte le storie delle nostre serate, dall’aperitivo al bicchiere della staffa. Era un uomo di successo. Non perché ne parlassero in televisione o sui giornali, ma perché mieteva cuori di uomini e di donne. E questa è un’altra storia. Poi venne un giorno in cui decisi di raccontarlo allestendo uno spettacolo con le sue poesie, mentre dirigevo un teatro siciliano. Ma subito dopo la prima arrivarono i guastatori, i funzionari, i politici e i saltafossi che si impossessarono di quel teatro, come spesso succede dalle nostre parti. E questa fu una brutta storia. Così brutta che il musicista che aveva lavorato a quello spettacolo non volle più tornare in quel teatro. Mi diede il numero di un altro direttore d’orchestra, anzi una direttrice che avevo visto pochi mesi prima al concerto di capodanno dirigere un gospel finale. Ma era solo un puntino rosso in lontananza per via dei suoi capelli. Direttore d’orchestra è un titolo che mi mette paura, anche se non sono più un ragazzino. Ma la paura scomparve quando le chiesi un arrangiamento di “How deep is Your Love” dei Bee Gees, per ventiquattro strumentisti classici. Cettina era in un paese straniero, forse in Ungheria, non ricordo: rideva al telefono, come una bambina davanti a un regalo. E lì nacque un’altra storia. Poi cominciammo a viaggiare con e dentro lo spettacolo, che cambiava continuamente forma. A ogni esibizione le poesie di Antonio, ovvero le sue storie, diventavano sempre più storie di Cettina che le faceva suonare. Intanto la mia personalissima storia cambiava talmente tanto che dopo più di trentacinque anni di regie teatrali mi trovavo catapultato sul palco a recitare. Così ci lanciammo in un’altra storia che era quella di Caino, il mafioso, raccontato da Claudio Fava. Alla prima rappresentazione si affacciò un chitarrista alla porta del mio camerino e disse: ma questa non è una pièce teatrale, è una jam session! Così le storie si intrecciavano sempre di più, mentre mi tornavano in mente i ricordi lontani dei pomeriggi in macchina con le canzoni di Paolo Conte e persino il mio primo spettacolo con Antonio che aveva un lungo titolo, come si usava a quei tempi: “L’incredibile Incontro tra Buddy Cheese e l’Uomo di Burro, due patiti del Jazz”. E poiché ogni spettacolo, ogni parola recitata dal vivo, ogni nota cantata è la storia di un viaggio sul precipizio del virtuosismo, ci inventammo l’ultima storia di queste storie. Arrivò Fabrizio, che credeva di essere un calciatore, ma per fortuna faceva il discografico, insieme al suo grande amico Alessandro. E anche loro portarono la loro lunga storia di passione, di competenza, di qualità. Così la poesia è diventata canzone e queste sono le nostre canzoni, ovvero le nostre storie, quella di Cettina, la mia, quella di Antonio e di Alfamusic, tutte insieme; storie di Jazz, di poesia, di alcol e soprattutto storie d’amore.”
Prodotto ed edito dall’etichetta AlfaMusic e distribuito da Believe Digital – EGEA Distribution, il disco sarà pubblicato il 14 maggio, mentre venerdì 16 aprile uscirà il primo singolo “Alcol” - disponibile nei principali digital store e sulle piattaforme streaming accompagnato dalle immagini girate da Francesco Bruschetta in una location speciale, storico tempio del jazz italiano: l'Alexanderplatz Jazz Club di Roma.
L’intero disco è disponibile in formato cd, per ora in pre-order, sul sito www.cettinadonato.com. Nel comporre e arrangiare gli 8 brani, Cettina Donato ha voluto attorno a sè un grande cast di musicisti: dagli archi della BIM Orchestra diretta da Giuseppe Tortora, ad un trio jazz formato da eccellenti musicisti, il sassofonista Dario Cecchini (Lee Konitz, Natalie Cole Band, Kenny Wheeler Hot Eleven, Funk Off, Paolo Fresu, Enrico Pieranunzi, Dave Liebman), il contrabbassista Dario Rosciglione (Cedar Walton, Joe Lovano, Randy Brecker, Phil Woods, Tony Scott, Danilo Rea) e il batterista Mimmo Campanale (Paolo Fresu, Bob Mintzer, Phil Woods, Lee Konitz, Randy Brecker, Dee Dee Bridgewater). A completare l’ensemble, l’attrice e cantante Celeste Gugliandolo (seconda a X Factor 2011 con I Moderni), interprete di uno dei brani del disco.
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