Breaking Posts

6/trending/recent
Type Here to Get Search Results !

MUSUMECI: I SICILIANI SANNO CHE POSSONO FIDARSI DI ME. NON MI DIMETTO. SOLO I VILI LO FANNO


Fiducia, stile istituzionale, sobrietà, impegno. Queste la parole chiave dell'intervento del presidente della Regione, Nello Musumeci, nel dibattito di ieri sera all'Assemblea regionale siciliana sollecitato dai partiti di opposizione in seguito all'inchiesta aperta dalla Procura di Trapani. Il governatore ha assunto l'interim alla Salute dopo le dimissioni dell’assessore Ruggero Razza, rassegnate «per sottrarre il governo da inevitabili polemiche». Il presidente l’aveva già definito «un atto di grande responsabilità». Contro la pandemia, aveva aggiunto, «andremo avanti dritto, senza una tregua». 


“In questi tre anni non sono mancati in quest’Aula i processi imbastiti contro un presidente che ha tanti difetti, tanti limiti caratteriali che può apparire ad alcuni simpatico, a tanti altri antipatico ma che ha il merito di essere una persona perbene. - afferma Musumeci - Lo so, non basta esserlo per guidare questa regione, che è la più complessa tra le regioni italiane. Se all’onestà, credo che sia un dato incontrovertibile almeno agli atti giudiziari e sino a prova contraria, si accompagna l’efficienza di un governo che ha speso oltre 4 miliardi di euro in tre anni e mezzo e ha cercato di mettere le carte in regola in strutture dove mancavano persino le carte, credo che un pizzico di rispetto debba meritarlo. Non mi aspetto apprezzamenti dall’avversario politico ma rispetto sì. Altrimenti la politica diventa barbarie“.


“Dice il magistrato, l’obiettivo era nascondere i dati per fare apparire efficiente la Regione, in previsione per le prossime elezioni: ma che tipo di ricerca di consenso è quella di un presidente di Regione che dice chiudiamo tutto; ma che tipo di ricerca è quella di un presidente della Regione che impedisce l’accessibilità delle persone del 94% cancellando voli aerei, tratte di ferroviarie, impedendo alle navi di attraccare nei porti, e lo fatto alla fine di febbraio dello scorso anno. Chiedo ai magistrati che si stanno occupando della vicenda, più sobrietà, meno vetrine, meno interviste. - prosegue Musumeci - Un pm nella fase iniziale dell’indagine deve avvertire la necessità di meno sovrapposizione mediatiche. Se fossi avvocato direi non si indaga per sapere se c’è notizia di reato ma perché c’è una notizia di reato. Un pm non deve esprimere valutazioni di carattere morale o etico su persone che ricoprono cariche pubbliche, si deve occupare dei reati”.


“L’espressione ‘spalmiamo i morti”- sostiene Musumeci – è stata assolutamente infelice, anche se si usa nel gergo. Può suscitare giustamente indignazione: però se si fosse detto distribuiamola o accreditiamola, forse avrebbe suscitato meno reazione. Quel termine si riferiva al fatto che quei dati erano arrivati dalle strutture con cinque giorni di ritardo, quindi non avrebbe avuto senso caricarli in un solo giorno, quello sì sarebbe stato atto falso. Non potevi dire che c’erano stati 26 morti in un giorno, quando erano stati in 4-5 giorni. Comunque li collochi il saldo finale non cambia. La migliore risposta l’ha dato questo ragazzo, Ruggero Razza, dato in pasto alla folla, quella folla che disse liberate Barabba. la lezione di Razza, di questo ragazzo cresciuto nelle caserme, nell’insegnamento del padre addestrato nell’Arma, formato alla Nunziatella, cresciuto accanto a me e al quale voglio bene come fosse un figlio pur non avendogli risparmiato critiche, sta vivendo giornate difficili. Potrebbe capitare a ciascuno di voi, per una parola mal detta, per avere compiuto un atto senza la dovuta meditazione. Prudenza serve, prudenza”.


Infine il presidente respinge eventuali dimissioni: “Solo i vili e i fuggiaschi si dimettono, siamo qui perché questa terra la vogliamo cambiare”. Poi rivolgendosi ai suoi detrattori dice: “Divertitevi. Ho visto tanti sciacalli ballare sui leoni in difficoltà. Divertitevi… tanto i leoni resteranno leoni… gli sciacalli resteranno sciacalli”.


Il capogruppo del M5S all’Ars, Giovanni Di Caro, a chiusura del dibatto d’aula, sul ciclone giudiziario cha ha travolto l’assessorato alla Salute e costretto alle dimissioni Razza afferma “Musumeci evasivo e non convincente per lo scandalo dei dati sul Covid. Il presidente deve fare un passo indietro e dimettersi anche perché il suo governo ormai non ha più una maggioranza, come hanno dimostrato le votazioni sulla Finanziaria. Dimissioni inevitabili anche per l’emergenza sanitaria”


“Da parte del presidente – dice Di Caro – solo una sterile difesa d’ufficio, infarcita di lezioni di etica non richieste, senza quasi mai entrare nel merito delle contestazioni sollevate da numerosi deputati in aula. Poi contraddizioni a raffica: non si dimette perché solo i vili lo fanno, poi elogia Razza che le dimissioni le ha presentate. Di certo c’è che il sistema fa ancora acqua, come dimostrano i dati sul monitoraggio dei contagi ancora sbagliati. Musumeci deve andare via”.


I parlamentari siciliani nazionali del MoVimento 5 Stelle, tra cui i messinesi Francesco D’Uva, Grazia D’Angelo, Barbara Floridia e Antonella Papiro, chiedono di procedere alla nomina di un commissario per la gestione dell'emergenza Covid poichè “Quanto emerge dalle indagini della procura di Trapani sulla trasmissione di dati falsati sulla pandemia è un fatto estremamente grave che, non solo viola il patto di fiducia fra Regione Siciliana e Stato centrale, ma mette oggettivamente in pericolo i cittadini siciliani. Secondo gli inquirenti dal mese di novembre sarebbero circa 40 gli episodi di falso documentati di cui l'ultimo risale a marzo. Il quadro che emergerebbe dalle intercettazioni telefoniche è agghiacciante, gli stessi magistrati parlano di 'assoluto caos e totale inattendibilità dei dati trasmessi, che sembrano estratti a sorte e la cui dimensione reale appare sfuggita agli stessi soggetti che li alterano'. In altre parola, la Regione non sa neanche quante persone affette da Covid ci siano attualmente nell'Isola" continuano. 


“Azioni gravissime che impongono un intervento urgente - aggiungono i pentastellati - che non può esaurirsi con le dimissioni dell’assessore regionale alla Salute, Razza, e con l'assunzione ad interim dell'incarico da parte del presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, che dall'inchiesta emerge come 'tratto in inganno dalle false informazioni che gli vengono riferite'".



Posta un commento

0 Commenti
* Scrivi il tuo parere

Top Post Ad

SOSTIENI MAGAZINE PAUSA CAFFÈ. GRAZIE

Ads Bottom