Una due giorni intensa, tra Messina e Furnari, all’insegna della ricerca e del dibattito. Particolarmente interessante l’intervento del prof. Giuseppe Restifo, “Riconoscere le pietre per quello che sono. Il cosiddetto castello di Nizza di Sicilia (Me)”.
Inaugurato a Messina il Convegno di studi storici “Immagini scritture pietre. Territorio e identità nella storia di Sicilia”. L’incontro, organizzato dalla cattedra di Storia Moderna del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne dell’Università di Messina, dal Comune di Furnari e dalla Società Nissena di Storia Patria, ha avuto come tema della seduta inaugurale “Quale spazio per la Public History in Sicilia?”, con una serie di interventi che hanno visto la partecipazione di Chiara Ottaviano (Direttivo Associazione Italiana di Public History – Cliomedia officina, Torino), Maurice Aymard (École des Hautes Etudes en sciences sociales, Parigi), Salvatore Adorno (Università di Catania), Nicola Aricò (Università di Messina), Raffaele Manduca (Università di Messina).
La Public History – insieme alla Global History – è una delle novità più importanti del panorama storiografico attuale; essa si offre come una potenziale e promettente via per avvicinare la storia al pubblico proponendo anche una sua attiva partecipazione nei processi di costruzione (ricostruzione) del passato, con il coinvolgimento di soggetti e istituzioni che operano nei territori. Tutto questo in vista di una migliore coscienza della propria identità, per una consapevole e partecipata costruzione del passato delle comunità, per la formazione di una piena cittadinanza aprendo pure spazi, di formazione e professionali, alle nuove generazioni, attraverso figure come quelle del public historian, inteso come mediatore fra ricerca scientifica, istituzioni e pubblico nella produzione e nella veicolazione dei contenuti storici.
Il Convegno, iniziato alle ore 9,00 di sabato 9 novembre presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università degli Studi di Messina, è proseguito nel pomeriggio e per l’intera giornata di domenica 11 novembre presso il Teatro Comunale della cittadina di Furnari, preziosa partner nella realizzazione dell’evento. Ai lavori hanno partecipato ricercatori provenienti dalle università siciliane ed italiane oltre che studiosi e associazioni direttamente impegnati nella ricerca e nella comunicazione storica nel territorio siciliano.
Sono stati affrontati differenti tematiche strettamente connesse con la formazione dell’identità isolana, legate sia ai processi e alle dinamiche politiche e sociali (rivoluzioni) che al territorio ed all’economia, al contesto ecclesiastico, alla topografia e alla cartografia isolana, ai sistemi di fortificazione, difesa e insediamento. Altri interventi si sono soffermati su differenti aspetti culturali, letterari e artistici, sui rituali e le tradizioni dell’isola. Tutto questo in termini di lunghissima durata e tentando di superare barriere accademiche e partizioni cronologiche dall’età antica alla contemporaneità.
