Com’è cambiato il volto di Catania con l’avvento del Cristianesimo? Com’era la città al tempo di Agata e come è diventata con l’affermarsi del culto agatino? Catania, la cui storia è stata segnata da eruzioni e devastanti terremoti, presenta una stratigrafia complessa, che conserva le tracce dell’evoluzione architettonica ed urbanistica della città etnea. L’arrivo del cristianesimo costituisce un “terremoto” sociale di notevole impatto che incide anche sulla forma urbis e sugli edifici cittadini, molti dei quali cambiano funzione e aspetto a seguito dell’affermazione della nuova fede.
Approfondiremo questo tema giovedì 26 gennaio, alle ore 18:30, nella Chiesa Badia di Sant'Agata, con gli autorevoli interventi della prof.ssa Lucia Arcifa, docente associato di Archeologia cristiana e medievale presso l’Università di Catania, e del dott. Fabrizio Nicoletti, archeologo del Polo Regionale di Catania per i Siti Museali. Modera il dott. Oreste Lo Basso, dell'Associazione "Etna ‘ngeniousa". L’incontro presenterà in particolare il caso studio di un edificio molto complesso, la cosiddetta “Rotonda” che, grazie agli ultimi scavi, ha rivelato nuove interessanti pagine della storia di Catania, nel periodo di passaggio fra l’età tardo antica e quella bizantina.
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I risultati di queste nuove indagini saranno presentati dal dott. Nicoletti che ha curato la più recente campagna di scavi. A seguire, la prof.ssa Arcifa tratterà uno specifico approfondimento sui presunti luoghi del martirio di Sant’Agata, illustrando gli ultimi studi relativi al complesso monumentale di S. Agata la Vetere e S. Agata al Carcere ed il loro antico legame col culto agatino.
A conclusione della serata una “dolce” degustazione agatina, a cura di Alessandro Marchese (laboratorio artigianale di frutta martorana). In occasione di questo incontro sarà inoltre possibile visitare il camminamento panoramico della cupola della Badia di Sant’Agata e dominare dall’alto Catania da un punto di vista privilegiato per godere della vista unica sulla città.