Cala il sipario sulla Mostra Multimediale “Il Viandante” che è stata in esposizione al Fortino Sant’Antonio di Bari dal 20 maggio al 2 giugno 2016. Due settimane intense di approfondimenti, proiezioni e riflessioni per “mettersi in viaggio” lungo nuovi sentieri attraverso il ricordo di Lello Chiaia – venuto a mancare nell’agosto del 2013 –, il Viandante per eccellenza a cui la Mostra è stata dedicata dalla sua compagna di vita Maria Siponta Fini, da tutti meglio nota come Dina.
Mostra "Il Viandante" a Bari |
L’Esposizione ha mantenuto fede alla promessa iniziale: caratterizzarsi come una Mostra “emozionale”. Questa, difatti, è stata l’immediata percezione trasmessa al pubblico di vecchi e nuovi amici che il progetto curato da Maria Siponta Fini è riuscito a raccogliere – ed accogliere – nella cornice del Fortino Sant’Antonio. Lo spazio, assai suggestivo e a due passi da quel mare che fissa verso nuovi orizzonti, si è trasformato nell’agorà che l’organizzatrice dell’Esposizione auspicava divenisse: un luogo in cui immergersi, mettendosi sulle tracce degli itinerari – reali ed ideali – percorsi da Raffaele Chiaia, il “Professore” sempre aperto al confronto e allo scambio con l’altro, il “Viandante per scelta” che del mondo ha fatto la sua casa, lo “zio” acquisito per un numero sorprendente di giovani che in lui hanno riconosciuto un modello generazionale senza tempo, la figura esemplare di un uomo che ha combattuto in nome dei suoi principi votando la sua esistenza alla semplicità e alla coerenza.
Maria Siponta Fini, Dina |
“Ci tengo a ringraziare il Comune di Bari per la fiducia che ha accordato al nostro progetto – ha sostenuto la curatrice della Mostra Maria Siponta Fini – e per averci dato a disposizione uno spazio meraviglioso come quello del Fortino Sant’Antonio. Ringrazio di cuore tutti i giovani collaboratori che mi sono stati affianco sia nella realizzazione dell’Esposizione a Taormina che qui a Bari. Le loro fresche energie sono state indispensabili per la riuscita del progetto. Lello sarebbe stato entusiasta del lavoro che hanno svolto quelli che per noi sono veri e propri nipoti di una famiglia allargata. Me lo ripeteva spesso: ‘coltiva i giovani perché se pianti in loro un seme, vedrai che verrà fuori una bella pianta’. Ed è a questi ragazzi e al loro impegno che sono grata”, ha concluso Maria Siponta Fini.
Lello e Dina |
Una Mostra che si è arricchita in divenire di oggetti, immagini, presenze, emozioni e dell’empatia dei viandanti che qui hanno fatto scalo. Il Fortino Sant’Antonio si è trasformato in un contenitore e centro di emanazione di idee, riflessioni e contenuti, complice lo spirito cordiale e accogliente della curatrice Dina, vera anima dell’Esposizione. Numerosi gli ospiti che si sono alternati per gli approfondimenti in programma alla Mostra e che hanno condiviso con il pubblico non solo il loro sapere ma anche parte del loro vissuto personale: si è parlato di cure palliativiste, di resilienza da un punto di vista psicologico, di musica, viaggi, ideali e filosofia. Alla Mostra Multimediale “Il Viandante” si è riso, ci si è commossi, ci si è interrogati, si è entrati in contatto con l’altro per ascoltare meglio se stessi. Si dice che ‘ogni viaggiatore al ritorno dal suo peregrinare non sarà mai la stessa persona che era quando si è messo in cammino’: chi ha visitato la Mostra e ne ha respirato l’atmosfera, una volta uscito dal Fortino Sant’Antonio, questo cambiamento l’ha avvertito sulla sua stessa pelle. Un’Esposizione che non ha lasciato indifferenti, un’Esposizione che è riuscita a colpire l’anima di chi l’ha visitata: l’impronta più importante che il Viandante Lello Chiaia potesse lasciare nella sua città natale. Dopo la prima tappa di Taormina e la seconda a Bari, il viaggio del Viandante non si arresta ma è deciso a continuare per condividere almeno una piccola parte del suo tragitto con quanti più compagni riuscirà ad incontrare sulla sua strada.