Le iniziative per ricordare Attilio Manca, il giovane urologo barcellonese, di cui ricorre il 12 anniversario della sua morte.
L'ANAAM (Associazione Nazionale Amici di Attilio Manca), ha organizzato per oggi, giovedì 11 febbraio, alle ore 16:30, "...E se Attilio fosse tuo fratello?" un incontro-dibattito sull'omicidio di Attilio Manca che si terrà presso l'Auditorium (ex Chiesa) di San Vito, a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). Al dibattito, coordinato dal giornalista di Antimafia Duemila, Lorenzo Baldo, interverranno: i legali della famiglia Manca, avvocati Fabio Repici e Antonio Ingroia; il Presidente Nazionale Libera, don Luigi Ciotti: il sindaco di Messina, Renato Accorinti; la docente e avvocato (ed ex sindaco sfiduciato di Barcellona P.G.), Maria Teresa Collica; il giornalista della Gazzetta del Sud, Nuccio Anselmo. Saranno presenti all'incontro gli scrittori: Luciano Mirone; Luciano Armeli Iapichino; Giorgio Bongiovanni. Nel corso del pomeriggio, l'attrice Annalisa Insardà leggerà alcuni brani tratti dai libri scritti sulla vicenda di Attilio Manca.
Mentre domani, venerdì 12 febbraio, alle ore 17:30, il Centro Culturale Bibliò "Attilio Manca" di Messina ha organizzato il dibattito "I sistemi criminali e l'antimafia di complemento" che si terrà nella sede del Bibliò, sotto i Portici di Piazza Lo Sardo (o del Popolo) a Messina. Nel corso dell'incontro verrà proiettato un video per ricordare Attilio Manca, il medico barcellonese ucciso l'11 febbraio 2004 dalla mafia come sostenuto dai suoi familiari che non hanno mai creduto all'ipotesi di overdose acclarata dall'esame autoptico effettuato sul corpo dell'urologo.
La mamma di Attilio, la signora Angela Manca, nel suo profilo Facebook, ieri postava questo pensiero: "Giorno 10 febbraio 2004: dalle ore 21 avrebbe avuto inizio il calvario di Attilio in mano ai suoi carnefici. Chissà se riusciremo a sapere mai cosa è successo nelle ultime 26 ore di vita di Attilio, con chi è stato, dove è stato, cosa mi voleva dire nella telefonata dove mi chiedeva di fare aggiustare la moto (perfettamente funzionante)''.
Per i genitori, infatti, l'iniezione letale che ha stroncato Attilio Manca a soli 34 anni sarebbe stata praticata da qualcuno che voleva ucciderlo poichè il medico era mancino e i fori dell'ago erano visibili nel braccio sinistro mentre avrebbero dovuto essere nel destro. In seguito a questa e ad altre contraddizioni, la famiglia di Manca ha chiesto di riaprire l'istruttoria del caso archiviato come suicidio e si affida al legale, l'avv. Fabio Repici, al quale si unirà successivamente l'avv. Antonio Ingroia, secondo il quale la Procura di Viterbo non aveva effettuato alcune indagini che sarebbero servite per avere il quadro completo della situazione. Da quel momento sono passati 12 anni ed ancora non si è trovato il mandante, nè si è riusciti a fare luce su questa morte.
Antonella Di Pietro
Guarda il video per seguire la diretta streaming dell'incontro di oggi a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina).