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FORZA CANZONE D'ITALIA NEL MONDO. PEPPE PAGANO PREMIATO A EXPO 2015

La tradizione della canzone italiana a Expo Milano 2015 grazie ad un grande concerto con i finalisti del primo concorso mondiale sulla melodia italiana nei cinque continenti. Nel corso della finalissima del Festival "Forza Canzone D'Italia Nel Mondo - Va Pensiero", si sono esibiti  ieri, 5 settembre, sul palco dell’Expo Centre, con successi italiani ed inediti, artisti provenienti da tutto il mondo. 



Tra gli artisti premiati il rocker messinese Peppe Pagano che ha ricevuto il Premio Radiofonico col brano "Credici". Pagano, che attualmente si divide tra Londra e la sua Sicilia, si è esibito in svariati palchi e piazze in tutto del mondo, come quella della Avenida de Mayo y Bolivar per il "Buenos Aires Celebra Italia" o quello del Teatro "Rossini" de Arequito (Santa Fè) in Argentina. Il cantautore è un personaggio di grande temperamento ed energia con una voce potente. Scopre fin da bambino l’amore per la musica e si avvicina alle produzioni dei Litfiba, di Bennato e Ligabue riproponendole nei pianobar. Nel 1997 partecipa al Festival dei Nebrodi a Capo d’Orlando a Messina e vince il premio Personaggio televisivo dell’anno. In seguito partecipa al tour regionale dell’Accademia della Canzone di Sanremo, vinto a Lipari, nelle Isole Eolie. Dopo uno stage di formazione professionale all’Accademia della Canzone Italiana, nel 1998 prende parte alla Finale Nazionale di Sanremo e canta al Festival "A Voice for Europe 2000". Nel 2002 contribuisce a fondare la band I Blackoutband. Nel 2004 primo posto al concorso Top of the Top istituito da Ricordi e nel 2006 gruppo selezionato da Rock Targato Italia. Nel 2009 inizia il live tour in Argentina e quando torna nel 2011 produce l’album Democrazia con etichetta Smilax Publishing e distribuito dalla Global Net. E’ un album di denuncia sulla situazione sociale e democratica in Italia, rock e impegno civile si miscelano in un cocktail esplosivo. Il videoclip col brano "Credici" è stato trasmesso da varie emittenti televisive, tra le quali Italia 1. Diverse le occasioni di collaborazione insieme ad altri artisti della musica italiana come l’ospitata al Festival Pub Italia.  

Il Concorso itinerante è una piattaforma internazionale dove i cantanti e gli autori di inediti possono cimentarsi nella ricerca della melodia italiana nel mondo. L'evento nasce per ridare lustro alla canzone italiana ed è patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri di Roma. All'Esposizione Mondiale di Milano, degna sede di promozione delle eccellenze italiane ed in primis di quelle culturali, erano presenti il Patron del Festival Teddy Reno; la Direttrice della N.O.A M° Silvia Pagni; Alfredo Scogna del Bolognino D'oro; la nuova scoperta Elisa Riccitelli con il Trio Tregenerazionale andato in diretta Rai 1 con la canzone "Non ti scordar di me" in versione swing; Denny Assogna fotografo ufficiale; Mariele Sciubba addetta ai partecipanti; Thierry Candeloro video-maker; Maurizio Milione direttore e capo tecnico audio e suono; Massimo Di Rocco Nuova Orchestra Abruzzese; Enrico Mazzupappa coordinatore generale; e l'impresario Vincenzo Mazzaferri. La Giuria era composta da: Teddy Reno; Sylvia Pagni; Elisa Riccitelli; Antonio Vandoni di Radio Italia; Loris Cattunar paroliere e segretario; Renato Albini referente dei 5 continenti; Gabriela Rodriguez referente delle Americhe; Giorgio Marzinotto referente Europa; e la Dottoressa Lucia Scogna critica musicale e ufficio stampa. 


E non poteva mancare la compagna di una vita di Teddy Reno, la notissima cantante Rita Pavone che all'Ansa ha detto: "Io sono qui solo da spettatrice, mi godo la serata". Col progetto "Va Pensiero" "vogliamo riportare la musica italiana al centro dell'attenzione mondiale - ha spiegato Reno - La canzone italiana più conosciuta dai giovani di tutto il mondo è 'O sole mio', che ha più di 100 anni. I pezzi di oggi, invece, non durano più di una stagione, perché cercano di imitare il rock americano. Ma all'estero vogliono sentire l'Italia".


Il progetto umanitario "Forza Canzone D’Italia Nel Mondo - Va Pensiero" è partito ieri, 5 settembre, per poi spostarsi nei 5 continenti attraverso gli Expo Universali. In sintonia con il monumento simbolo dell’Expo, l’Albero della Vita, il progetto è funzionale  alla valorizzazione e alla rinascita della canzone italiana che toccò il suo apice con il Maestro Enrico Caruso. Inserire questo evento nell’Expo significa sensibilizzare tutti coloro che si accosteranno alla musica italiana, ma anche alle problematiche della sostenibilità e della crescita del pianeta, con particolare attenzione all’ambiente ed al cibo per un recupero dell’autenticità della nutrizione e dello sviluppo, le stesse motivazioni che animano la ricerca artistica del Festival. “Nutrire Il Pianeta, Energia per la Vita”, infatti, è il tema portante al centro dell’esposizione universale. Il Concorso Mondiale sulla melodia italiana, quindi, intende sensibilizzare diversi soggetti protagonisti del “Made In Italy” e approda all’Expo anche con l’intenzione di brandizzare le eccellenze italiane tramite la canzone così da rendersi testimonial pubblicitari dei prodotti italiani nel mondo. 

Giochi di luce sulla Tour Eiffel
(Cartolina/Collezione Michele Maza)

Ricordando il monumento simbolo di Expo Parigi 1889, costruito per il centenario della rivoluzione francese, l’Albero della Vita è simbolo della Natura Primigenia, la grande forza da cui è scaturito il tutto. La struttura affonda le radici in uno dei periodi artistici più fervidi dell’arte italiana, il Rinascimento. Siamo nel 1538, Papa  Paolo III incaricò Michelangelo di studiare la ristrutturazione della Piazza del Campidoglio donandole una nuova forma e prevedendo una pavimentazione complessa e simbolica. Partendo da un disegno a losanghe,culmina in una stella a dodici punte indicante le costellazioni. Il maestro non terminò l’opera di ristrutturazione. La pavimentazione della piazza fu realizzata solo ai primi del Novecento, utilizzando una stampa di Étienne Dupérac che riporta quello che doveva essere il progetto complessivo previsto da Michelangelo, secondo un reticolo curvilineo inscritto in un'ellisse con al centro il basamento ad angoli smussati per la statua del Marco Aurelio, anch'esso disegnato da Michelangelo. 

L'Albero della Vita di Expo Milano 2015

Proprio da questo disegno michelangiolesco, Marco Balich, direttore artistico di Padiglione Italia Expo di Milano 2015, nonché produttore di grandi eventi e regista, ha mutuato la forma dell’Albero della Vita, rendendola una grandiosa costruzione a metà tra monumento, scultura, installazione, edificio, opera d’arte che oltre al Rinascimento rimanda a simbologie più complesse e comuni a numerose culture, (ebraica, buddista, dei popoli nordici, degli Assiri, dei Caldei) per cui l’Albero della Vita rappresenta simbolicamente, nella Cabala, le leggi dell’Universo (certi autori lo avvicinano all'albero della vita menzionato dalla Genesi in 2,9). La sua descrizione è considerata come quella della cosmogonia della mistica cabalistica. Questo Albero della Vita può essere visto come la rappresentazione del processo di creazione che mette all'opera, tanto nel Macrocosmo che è l'Universo che nel Microcosmo che è l'Essere Umano, energie o potenze creatrici che emanano dal Creatore. La mistica della Cabala utilizza l'Albero della Vita per tentare di distinguere l'Essenza Infinita (En Sof) di un Dio Unico e Creatore, nella maniera in cui egli ha creato a partire dal vuoto (ex nihilo) questo mondo finito (Sof) che è il nostro.


La struttura, realizzata dal Consorzio “Orgoglio Brescia”, nasce fin dall’inizio come icona interattiva destinata a creare una rete di connessioni tra i vari padiglioni di Expo 2015. L’Albero della Vita, simbolo di Padiglione Italia, da cui partiranno tutte le manifestazioni del palinsesto, svetta verso il cielo, a 37 metri di altezza, sorretto da un complesso ed elegante intreccio di legno e acciaio e si erge al centro di Lake Arena, specchio d’acqua su cui si affacciano ampie gradinate, il maggiore spazio open air dell’area, di fronte a Palazzo Italia, luogo di rappresentanza dello Stato e del Governo italiano. L’Albero della Vita non è solo tradizione e simbologia religiosa: è anche il segno di uno slancio rivolto al futuro, all’innovazione e alla tecnologia. Grazie ad una serie di effetti speciali realizzati con le più avanzate tecnologie di spettacolo la struttura si anima catturando l’immaginario del visitatore. 

A.D.P.

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