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SUN' NA': VIAGGIO MUSICALE ONIRICO DI MAX FUSCHETTO

Dopo il successo di "Popular Games", Max Fuschetto torna con il secondo album "Sùn Ná" (Hanagoori Music/Audioglobe), un titolo che evoca curiose assonanze, un'opera suggestiva ed enigmatica e incentrata sul ricordo, gli oggetti magici, la memoria, le consonanze. Un elogio della diversità dove world music e lingua arbëreshë si incontrano tra sogno e luoghi indefiniti. 



"Sùn Ná… quando qualcuno mi chiede cosa significa - spiega il compositore campano Max Fuschetto - mi diverto a suggerire di leggerlo in dialetto: a tale richiesta la magica parola dischiude immediatamente la sua corolla di significati. Sognare, ecco, Sunnà. Sùn Ná sono due parole di lingua Yoruba presenti in un canto africano raccolto da Gerhard Kubik che significano “dormi ora”: quando le ho utilizzate come parola chiave del brano d’apertura "Oniric States of Mind", c’è stato l’improvviso schiudersi di un’assonanza che sulle prime non avevo colto. Sùn Ná, dormi ora; Sunnà, sognare. Occhi aperti occhi chiusi…”. 

Compositore, oboista, autore sempre attento all'incrocio dei linguaggi, Max Fuschetto ha raccolto gli ottimi risultati di "Popular Games" (2010) sperimentando nuovi equilibri e inedite combinazioni sonore. "Con Sùn Ná ho tentato di mettere ordine, - dice l'autore - ha un suono complessivo più omogeneo e una poetica più profonda e ramificata, dà più spazio alle voci che in Popular Games rimanevano un po' isolate. Tuttavia Sùn Ná è anche un oleogramma di Popular Games, ne amplia delle direzioni e ne annulla altre...".

"Il tempo della realizzazione di Sùn Ná  - prosegue Fuschetto - è stato attraversato da molte cose, da molta scrittura anche se non sempre pubblicata, da vari tour tra cui quelli con le Percussioni Ketoniche che ci hanno portato in festival importanti. Per le Ketoniche ho riscritto Nuragas per campanacci ed elettronica e questa ansia di nuovi materiali sonori c'è anche in Sùn Ná. In Paisagem do Rio ad esempio ho usato i campanacci, le campane registrate in una performance live mettendoci l'iphone dentro, una tavola di legno per le percussioni delle parti centrali, un oboe solitario che realizza un doppio slide come fosse una chitarra elettrica con l'ebow ecc. Di fronte ad un paesaggio fluviale ho immaginato in che modo l'aria potesse trasformarsi in suono... anche la ruggine muore dalla voglia di lasciarsi grattare".

Sùn Ná è un elogio della diversità e delle connessioni: si canta in francese, in inglese, in lontane lingue africane, in arbëreshë, tra musica colta, etnica, popular, improvvisazione e molto altro.  E, come di consueto nella scrittura di Fuschetto, spicca il crossover linguistico

“Il mio stesso parlare - dice l’autore - è un crossover: dialetto campano (vivo ascoltando almeno tre dialetti), italiano, inglesi maccheronici, un 'orevuar' qua e là, la lettura di autori giapponesi coi loro fouton ecc. Ma Sùn Ná vive soprattutto di relazioni, da Antonella Pelilli, che ha traghettato la sua esperienza nel campo arberesh, offrendo anche una visione lirica nuova e personale, alla vibrante chitarra elettrica di Pasquale Capobianco. Il mio compito è stato quello di farle dialogare insieme in maniera coerente. Per me il connubio tra il pensiero musicale di Bartok, Stravinskji, Debussy e quello delle tribù Ewe del Ghana, degli Aka Pigmei del centro Africa è un tutt'uno. Leggo, immagino, traccio ipotesi di direzioni ma soprattutto mi chiedo sempre cosa posso fare che non è già stato fatto”.

Fuschetto trasforma forme consuete come quelle della canzone in esperienze liquide che lasciano libero l'inconscio di procedere: i temi chiave sono il sogno, il ritorno nei luoghi mitici dell'infanzia, l'amore, il mare inteso come condominio di casbe dove si inseguono le voci della diversità. In Sùn Ná Fuschetto ha raccolto preziose collaborazioni tra le quali spicca uno special guest d'eccezione: Andrea Chimenti, che chiude l'album con la sua inconfondibile voce in "Les Roses d'Arbèn"

“Quando ho immaginato che in Les Roses d'Arbèn sarebbe stata una originale variante, in virtù dell'idea poetica di base riferibile alle liriche trovadoriche, ho pensato - dice Fuschetto - che l'estensione della melodia era perfetta per la voce di Andrea: gli ho fatto ascoltare il brano, a lui è piaciuto molto, tanto che abbiamo immediatamente registrato. Ne è venuta fuori una cosa completamente naturale, la sua partecipazione rispondeva a una necessità di natura estetica e ho trovato questo molto bello”. 

Accanto a Max Fuschetto (oboe, sax soprano, pianoforte, piano rhodes), musicisti di varia estrazione, dalla chitarra di Pasquale Capobianco e la voce di Irvin Vairetti della storica rock band degli Osanna a Giulio Costanzo delle Percussioni Ketoniche, dal violoncello del S. Carlo Silvano Fusco alla fascinosa voce in lingua arberesh di Antonella Pelilli. Altri artisti: Valerio Mola al contrabasso; Andrea Paone e Marco Caligiuri alla batteria; Vezio Iorio alla viola; Franco Mauriello al clarinetto; Luca Martingano al corno e Giuseppe Branca al flauto. 

Compare anche la scrittrice e regista Monica Mazzitelli, autrice del videoclip di "Les Roses d'Arbèn" (che vede la presenza dello stesso Chimenti), di imminente pubblicazione. "Il videoclip  - spiega Fuschetto - è stato girato a Roma e abbiamo utilizzato come soundtrack proprio Le Roses d' Arbèn ma, in linea con un procedere sempre per strade oblique, il contenuto delle immagini percorre una strada diversa da quella del testo della canzone. Il 'soggetto' sono gli oggetti magici, quelli che caratterizzano le nostre infanzie. Ognuno ha i suoi e io ho portato i miei... penso che grazie a Monica e alla presenza nel video di Andrea Chimenti, Antonella Pelilli, Pasquale Capobianco e me ne sia venuto fuori qualcosa di interessante, un luogo in cui ritrovarsi".  

"Dal 21 Marzo, dall'arrivo della Primavera, Sùn Ná verrà presentato in tutta Italia a partire da Napoli. La forma sarà quella del concerto che riproporrà i brani del disco e verificherà di performance in performance se e come questo sogno diverrà un'esperienza condivisa", conclude Max Fuschetto.


Sùn Ná (10 tracce – 45' 26") godrà di un corposo tour promozionale, inaugurato con uno streaming in esclusiva sul magazineSentireAscoltare. Le prime date sono: 
  • 21 Marzo (Centro di Cultura Domus Ars, Napoli), 
  • 17 Aprile (Museo del Sannio, Benevento), 
  • 18 Aprile (Biblioteca Provinciale, Campobasso), 
  • 20 Maggio (Giulianova), 
  • 29 maggio (Fano e Pesaro), 
  • 30 Agosto (Ieranto), 
  • 3 settembre (Irno Festival, Salerno).




A.D.P.


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