L’Accademia di Sicilia, presieduta da Tony Marotta, ha conferito il Diploma Honoris Causa in Scienze della Comunicazione e la nomina di Accademica di Sicilia all'artista Sara Favarò.
Poliedrica artista palermitana Sara Favarò è poetessa della scuola di Ignazio Buttitta, cantautrice e ricercatrice di tradizioni popolari, attrice, giornalista e scrittrice. Ha al suo attivo la pubblicazione di 43 libri, due testi teatrali e un soggetto cinematografico.
Sensibile ai temi sociali, in particolare ai problemi delle donne, lotta anche per dimostrare l'esistenza di una Sicilia lontana da abusati stereotipi e collabora con le Scuole sulle tematiche della legalità e delle tradizioni popolari. Tra i testi di narrativa citiamo: Le porte del sole, Il coraggio delle donne, Paura d'amare, Gli occhi del cuore ed in ultimo, assieme a Grazia Alia, Rosso fuoco, e Le ragazze dello Zen, per il quale ha ricevuto una lettera di plauso del già Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
È anche autrice di testi per l’infanzia: Storia di Santa Rosalia, Giufà e la pelle di capra, Giufà il semplice, Storia di Babbo Natale. Ha pubblicato molti saggi che esplorano le radici della cultura e delle tradizioni popolari siciliane, tra cui: La messa negata – storia di Vitti ’na crozza, Scioglilingua e indovinelli siciliani, Proverbi e modi di dire da Petru Fudduni ai nostri giorni, Modi di dire siciliani in uso, Proverbi siciliani in uso, Le favole morali di Giovanni Meli, Pasqua dalla terra il cielo, Santa Rosalia, A Cruna - antologia di rosari siciliani.
Il suo esordio poetico è con il volume: Chista sugnu! Fortemente voluta dal poeta Ignazio Buttitta in collaborazione con il pittore Pippo Madè. Inoltre, alcune sue poesie sono inserite in diverse raccolte antologiche, tra le quali l'ultima, presentata alla Camera dei Deputati, a cura della Federazione Unitaria Italiana Scrittori, dove Sara Favarò è presente con le poetesse italiane e africane: Alda Merini, Sibilla Aleramo, Ada Negri, Marcia Théophilo.
Cresciuta artisticamente con Rosa Balistreri e Ciccio Busacca, in veste di cantautrice e di interprete della musica popolare, la Favarò ha prodotto, in collaborazione con vari musicisti, gli album "Gocce", "Canto per chi", "Un fiore per Rosa". Il brano "L'uomo e la natura”, inserito nel CD "La mia vita vorrei scriverla cantando", prodotto dalla Fondazione Ignazio Buttitta, dedicato al poeta. Si è esibita in centinaia di spettacoli, in Italia, in Europa, in Australia e in Canada. Ed è stata diverse volte ospite di trasmissioni televisive e radiofoniche della Rai, oltre che delle Reti Mediaset ed emittenti private.
In qualità di attrice ha recitato sia per il teatro che per il cinema. Tra i suoi ruoli cinematografici quello duplice di Sara e Delicata, accanto a Franco Scaldati, nell’ultimo film girato dall’attore da poco scomparso. Giornalista pubblicista, Sara Favarò collabora con diverse testate giornalistiche. I suoi articoli sulle tradizioni siciliane pubblicati da Sikania, sono al primo posto nella top ten degli articoli della testata più letti in Italia e in America. Scrive anche per la collana esoterica di Tipheret con cui ha pubblicato: Dolci Ritualità, Equinozio di Resurrezione, La festa di San Giuseppe. Dal 2003 è socio onorario della Unione Nazionale Scrittori e Artisti ed "Esponente di Chiara Fama" dell'Albo degli Scrittori Italiani ed Europei.
La cerimonia di consegne delle onorificenze da parte dell'Accademia di Sicilia è avvenuta ieri, venerdì 13 marzo, nella Sala Consiliare del Palazzo delle Aquile, a Palermo, dove, insieme a Sara Favarò, sono stati insigniti altri neofiti.
A.D.P.
Cumprimenti assaiuniii...! Misculedda sugnu chiù confusu ca pessuasu..., ma scezzu e poi tra nui semu sempi allegri e spinsirati... comu chiddi non maritati...-A stu puntu diria Gnaziu i Baarìa : ' toi est la curpa' i tanta biddizza e capacità e poi a manu di Rosa... tuttu ancora sona in poesia e cantata prosa...- Pecciò tantu i scuzzitta... annamu sempi chi versi i Buttitta... un cin cin yò vogghio...puru in riccoddu i Mattogghiu. Un surriso sinceru e apettu...mi fimmu Lu Presti i Missina, Rubbettu --
RispondiEliminaUN CANTU RICCU DI LUCI…
RispondiEliminaSta Terra profumata,ricca di suoni e mistieri
nni ricodda nostra soru: Rosa Balistreri.
Addulurati, vigurusi e trimanti
tonnunu a la menti i so canti.
Idda vicina a sofferenza
mustrava sempi fozza e tolleranza.
Dicia: ccà est a Sicilia d'amuri,
di suli e mmennulari duci e amari…
alivi nuci e ficudinnia intra la vigna.
Canti, frischi e Amuri
sunnu i vuci di travvagghiaturi...
Suli senza nuvuli, mari di vitru e vuccani
fannu l'ommini pi incantu apriri i mani.
Tuttu u munnu ni canusci
ridemu, sunamu e baciamu senza scrusciu.
Semu cuntenti di l'amici sinceri
baciamu li mani e carritteri.
Culuri sapuri e amuri
fannu di stu triangulu un Paisi induluri…
note sul poeta: Roberto Lo Presti