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ARRESTATO IL FRATELLO DEL SEGRETARIO CISL MAURIZIO BERNAVA

Agostino Bernava, 65 anni, geometra del Consorzio Autostrade Siciliane (CAS), controllato dalla Regione Sicilia, è stato raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari con l'accusa di induzione indebita. A notificare il provvedimento è stata la Dia.


Si tratta del fratello di Maurizio Bernava, ex segretario siciliano della Cisl e da poco nella segreteria nazionale del sindacato. Il geometra avrebbe promesso l'affidamento dei lavori a una ditta che lavorava per il consorzio. 

Lo scorso novembre la Dia di Catania aveva eseguito un'ordinanza agli arresti domiciliari per due funzionari del Cas e sei imprenditori nell'ambito di un'inchiesta sull'appalto per il sistema di sorveglianza per l'A18 e l'A20. I reati ipotizzati dalla Procura di Messina sono di turbata libertà degli incanti e istigazione alla corruzione. Al centro dell'inchiesta un appalto del 2013 che, dopo essere stato revocato, sarebbe stato bandito con somma urgenza e ribasso concordato. Otto gli arresti domiciliari, disposti dal Gip di Messina, nell'ambito dell'operazione Tekno che ha coinvolto imprenditori e funzionari del Consorzio autostrade siciliane. I provvedimenti, eseguiti dalla Dia di Catania, riguardavano cinque imprenditori: i fratelli Giacomo e Antonino Giordano, di 43 e 46 anni, Francesco Duca, 46 anni, Rossella Venuto, 43 anni, Giuseppe Iacolino, 32 anni. L'ordinanza era stata notificata anche al dirigente del Cas Letterio Frisone, 61 anni, e al funzionario dello stesso consorzio Filadelfio Scorza, 55 anni.

Agli arresti domiciliari era stato posto anche il componente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Irccs Policlinico di San Matteo di Pavia, Filippo Filippi, di 72 anni, accusato di induzione indebita: avrebbe imposto all'imprenditore Giacomo Giordano l'assunzione di un romeno nella sua ditta che aveva vinto l'appalto di pulizia nell'ospedale lombardo, in cambio della liquidazione di lavori eseguiti dalla società. Il Gip ha interdetto dall'attività imprenditoriale per due mesi Andrea Valentini, 54 anni e Antonio Chillè, di 53, e disposto il sequestro preventivo dei beni di Letterio Frisone fino ad un massimo di 100 mila euro. Quest'ultimo provvedimento fa seguito alla stima della presunta tangente che il dirigente del Cas, in qualità di responsabile del provvedimento della gara al centro dell'inchiesta, secondo la Procura di Messina, avrebbe ottenuto, oltre alla ristrutturazione di un suo immobile, per fare ottenere lavori a imprenditori 'amici'.

C'era anche il rifiuto di una tangente negli atti dell'inchiesta Tekno della Procura di Messina sul Consorzio autostrade siciliane. La dazione sarebbe avvenuta da parte di Giacomo Giordano, che era stato posto agli arresti domiciliari dalla Dia di Catania, nei confronti di un dirigente della Aeroporti di Roma (Adr) che era preposto alla gestione dell'appalto di pulizia nello scalo Leonardo da Vinci di Fiumicino svolto da una società riconducibile all'imprenditore, la Meridional service. Per ottenere eventuali riduzioni sulle penali contrattualmente previste in caso di inadempimenti nella prestazione del servizio Giordano avrebbe lasciato una busta con buoni carburanti per 500 euro. Il funzionario dell'Adr, non soltanto ha rifiutato la tangente, ma ha provveduto ad informare superiori e collaboratori dell'accaduto e a restituire successivamente la busta. Il reato ipotizzato dalla Procura di Messina è di istigazione alla corruzione. (Ansa)

Successivamente, lo scorso dicembre il Tribunale del Riesame ha revocato i domiciliari agli imprenditori Giuseppe Chillè, Nino Giordano, Francesco Duca, la sua compagna Rossella Venuto e gli altri collaboratori e titolari delle imprese collegate a Duca e Giordano che hanno partecipato alla gara per la sorveglianza assistita lungo le autostrade Messina-Palermo e Messina-Catania.

"Il Consorzio autostrade siciliane per anni è stato una sorta di cassaforte delle tangenti e del malaffare, in rapporti con imprese mafiose cacciate fuori grazie alla forte azione amministrativa dell'attuale governo e della nuova dirigenza del Cas", aveva detto all'Ansa il Governatore della Sicilia Rosario Crocetta.


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