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ORA DELLE DOMANDE A SINDACO E GIUNTA: PROPOSTA DI ALCUNI CONSIGLIERI

Una proposta di delibera per sostituire l'art. 42.12 del Regolamento del Consiglio Comunale di Messina riguardante il “Question time”. Sottoscrittori i consiglieri comunali: Luigi Sturniolo, Nina Lo Presti, Donatella Sindoni, Libero Gioveni, Daniele Zuccarello e Paolo David.



"La proposta di delibera che intende modificare l'art. 42.12 del Regolamento del Consiglio comunale di Messina relativo al Question time ha l'obbiettivo di rendere possibile interrogare il Sindaco (e gli assessori che vorrà delegare) sui problemi di attualità che coinvolgono i cittadini,  - spiegano in una nota i consiglieri - consentendo quindi di avere risposte nella contemporaneità dello svolgersi degli eventi. La nuova regolamentazione consentirebbe, inoltre, una notevole riduzione dei tempi di attesa delle canoniche interrogazioni, che oggi vanno ben oltre i 30 giorni previsti, rendendo le risposte, spesso, fuori tempo contesto perché superate dai fatti.

La nuova formulazione dell'art. 42.12 - prosegue la nota - potrebbe anche risolvere il problema degli interventi in pregiudiziale nelle sedute di Consiglio comunale che, spesso, eccedono (non sempre allo stesso modo) quanto previsto nel Regolamento di Consiglio".

Di seguito la Proposta di delibera relativa alla sostituzione dell’art. 47.12 del Regolamento del Consiglio Comunale di Messina riguardante il “Question time”, firmata - in data 14 novembre 2014 - dai consiglieri Luigi Sturniolo, Nina Lo Presti, Donatella Sindoni, Libero Gioveni, Daniele Zuccarello e Paolo David.

PREMESSO
- Che l’articolo 43, commi 1 e 3, del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Tuel) prevede che: “I consiglieri comunali e provinciali hanno diritto di iniziativa su ogni questione sottoposta alla deliberazione del consiglio. Hanno inoltre il diritto di chiedere la convocazione del consiglio secondo le modalità dettate dall'articolo 39, comma 2 e di presentare interrogazioni e mozioni.” (comma 1) “Il sindaco o il presidente della provincia o gli assessori da essi delegati rispondono, entro 30 giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo presentata dai consiglieri. Le modalità della presentazione di tali atti e delle relative risposte sono disciplinate dallo statuto e dal regolamento consiliare.” (comma 3)
- Che lo Statuto del Comune di Messina, all’art. 24, comma 1, testualmente prevede che: “Le istanze si rivolgono al sindaco ed hanno ad oggetto interpellanze od interrogazioni su specifici aspetti, di interesse generale o collettivo inerenti all’attività amministrativa dell’ente, o sulla priorità dei programmi politici.”.
 - Che il Regolamento del Consiglio Comunale, all’art. 24, comma 12, testualmente prevede che: “In ogni sessione l’ordine del giorno riserva un tempo determinato ad argomenti su cui il Sindaco è chiamato a rispondere. Per ogni argomento illustrato da un Consigliere nel tempo massimo di cinque minuti, la risposta del Sindaco è seguita dalla replica dell’interrogante che non può durare più di due minuti.”

VISTO
- Che i tempi di risposta alle interrogazioni si rivelano fatalmente lunghi e, spesso, ben oltre i 30 giorni previsti dalla normativa in vigore.
- Che la necessità di una interlocuzione con il Sindaco riguardo ai temi di attualità che coinvolgono la città necessitano di uno strumento che consenta tempi di risposta celeri e certi.
- Che è importante prevedere uno strumento di relazione tra Consiglio Comunale e Sindaco che ne semplifichi e renda più proficua la relazione.

ATTESO
- Che la previsione di uno strumento come il “Question Time” possa consentire anche un migliore smaltimento delle più canoniche forme di Interrogazione, a risposta scritta e non, riducendone anche i tempi di espletamento e sgravando il lavoro degli uffici.      

PROPONE
- Di sostituire l’art. 24, comma 12, del Regolamento del Consiglio Comunale con il seguente:

12. Il question time, interrogazione a risposta immediata, consiste in una o più domande rivolte al Sindaco formulate da uno o più Consiglieri comunali su argomenti di rilevanza cittadina, connotati da urgenza e/o attualità politica.
(a)  Il question time è presentato, per iscritto in modo sintetico e chiaro, al Presidente del Consiglio Comunale entro la conclusione della seduta della Conferenza dei Capigruppo precedente la seduta consiliare. È il Presidente del Consiglio Comunale, di concerto con la Conferenza dei Capigruppo, che decide sull’ammissibilità in ragione dei requisiti dei question time.
(b) Immediatamente dopo la conclusione della Conferenza dei Capigruppo il Presidente del Consiglio Comunale provvede a trasmettere copia dei question time ammessi al Sindaco. Il Presidente del Consiglio Comunale motiva, inoltre, la non ammissione dei question time ai consiglieri proponenti, che hanno la facoltà di trasformare il question time in interrogazione.
(c) Il Presidente del Consiglio Comunale, di concerto con la Conferenza dei Capigruppo, può, per ragioni di priorità, rinviare la trattazione dei question time alla seduta successiva.
(d) L’ordine di trattazione è cronologica e per ogni question time la risposta del Sindaco o suo delegato è seguita dalla replica dell’interrogante o degli interroganti. L’interrogante ha a disposizione cinque minuti per illustrare i propri argomenti. Anche il Sindaco o un suo delegato hanno a disposizione cinque minuti per rispondere all’interrogazione. L’interrogante può intervenire in replica per tre minuti. Successivamente alla replica dell’interrogante, i Consiglieri possono rivolgere al Sindaco o suo delegato ulteriori domande, alle quali il Sindaco o suo delegato rispondono. Gli interventi per formulare le domande e le risposte non possono durare più di due minuti. Il Sindaco o suo delegato avranno a disposizione ancora cinque minuti per rispondere alle domande dei consiglieri.
(e) Ove il consigliere comunale proponente sia assente, il question time viene rinviato. Se il consigliere comunale risultasse assente senza giustificazione anche dopo la trattazione degli altri question time la sua interrogazione verrà dichiarata decaduta.
 
Da Wikipedia - Il termine inglese Question time viene utilizzato per definire una fase dei lavori di un'assemblea parlamentare, nella quale vengono illustrate una serie di interrogazioni parlamentari già presentate, di solito riguardanti argomenti di particolare urgenza, e a cui viene data risposta in aula dall'organo esecutivo. Il question time può essere calendarizzato periodicamente nei lavori parlamentari, o deciso dalla conferenza dei capigruppo per particolari argomenti. In Svizzera si utilizza il termine Ora delle domande.


A.D.P.


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