Il Comitato La Nostra Città presieduto da Saro Visicaro annuncia un incontro con il Procuratore della Repubblica per chiarire l'affair Tremestieri sul Porto di Messina che definisce "la fiera delle menzogne".
"Lunedì 10 novembre, subito dopo l'insabbiamento di Tremestieri, l'Autorità Portuale ha dichiarato che sabato 15 novembre sarebbe arrivata 'una draga da Livorno' della solita ditta Scuttari per svuotare l'approdo. - spiega Saro Visicaro - Da quella dichiarazione ne saranno seguite almeno un'altra decina, tutte diverse".
E riguardo alle dichiarazioni rilasciate dall'Ing. Francesco Di Sarcina, il presidente del Comitato La Nostra Città afferma che "mano a mano che passano i giorni, modifica e modella le sue dichiarazioni che vengono poi accettate acriticamente dal sindaco di Messina, Renato Accorinti. Dopo oltre dieci giorni non è stato tolto neppure un secchiello di sabbia e i tir continuano ad assediare il centro della città. In modo indiscriminato, senza regole, senza controlli. E la storia si ripete".
Il Comitato La Nostra Città annuncia che la prossima settimana chiederà un incontro al Procuratore della Repubblica per capire quali sono gli sviluppi della denunzia presentata lo scorso marzo "anche alla luce di quest'ultimo scandaloso insabbiamento che il sindaco e Di Sarcina considerano naturale", conclude Visicaro.
Nella Gazzetta del Sud di ieri si leggeva che dovrebbe arrivare un mezzo meccanico per prelevare la sabbia che si è formata nel bacino e tornare così "alla parziale navigazione di qualche mese fa in modo da rendere possibili poco più di trenta corse giornaliere liberando in parte la città dalla morsa dei tir".
Questa volta, però, l'incarico per la pulizia dei fondali non sarà affidato alla ditta Scuttari ma "sarà espletata una gara" alla quale "potranno parteciparvi ditte dotate di mezzi navali capaci di spostare la sabbia dragata in determinati punti dello stesso litorale" poiché "l’obiettivo dell’Autorità portuale è quello di collaborare con il Comune di Messina che ha chiesto che il materiale che si è accumulato nel porto venga utilizzato per ricreare l’ormai inesistente arenile di Galati".
A.D.P.