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Nella ex Farmacia Borsellino nascerà la Casa di Paolo


A conclusione degli eventi organizzati da Salvatore Borsellino e le "Agende Rosse" per l'anniversario della strage di Via D'Amelio del 19 luglio, si è svolta stasera la manifestazione "Ritorno in Via Vetriera, la via di Paolo". La Via Vetriera a Palermo è la strada dove è nato il giudice Paolo Borsellino e dove si trova l'ex Farmacia della famiglia.



Questo è il testo del manifesto che è stato affisso oggi 20 luglio 2013:

"In questi locali fu attiva dai primi anni del '900 fino al 1968, anno in cui dovette essere trasferita a causa dei danni riportati a causa del terremoto, la Farmacia Borsellino, che fu gestita prima dal nonno, Paolo, poi dal padre, Diego e poi dalla sorella Rita, di Paolo Emanuele Borsellino, il magistrato ucciso dalla mafia e da pezzi deviati dello stato, nella strage di Via D'Amelio il 19 luglio del 1992.

In questa via Vetriera, nel cuore della Kalsa, Paolo nacque e visse fini all'età di 17 anni. In questa via condivise i suoi giochi di strada con i figli degli abitanti di questo quartiere, un tempo popoloso e risonante delle voci degli abitanti dei 'bassi' e dei venditori ambulanti che, ognuno con il suo tipico richiamo, spesso somigliante a un canto, 'abbanniavano' magnificando la propria mercanzia. 
In questa farmacia Paolo assimilò l'odore particolare che proveniva dalle confezioni di medicinali allineati sugli scaffali che, anche in tempi successivi, lo faceva tornare alla sua infanzia ogni volta che tornava in una qualsiasi farmacia. 

In questa farmacia, sfidando i rimproveri del padre sottraeva dai barattoli di vetro , le "burnie", che li contenevano, per gustarle come leccornie, le ostie, i bastoncini di citrato di magnesia che frizzavano appena inumiditi con la saliva e le tavolette di Nestrovit, un integratore alimentare per l'infanzia, usati come cioccolatini.

In questa via Vetriera piena di ricordi, la "strada di Paolo" nei locali dell'antica farmacia, vogliamo far nascere la "Casa di Paolo", un centro aperto a tutti, ma soprattutto ai giovanissimi abitanti di questo quartiere, dove svolgere attività, da ideare insieme ai suoi abitanti, che possano richiamare i giovani e mantenere insieme viva la memoria di Paolo e dei ragazzi che, anche per la nostra Palermo, sacrificarono la loro vita insieme a lui".



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