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Lutto cittadino a Forza d'Agrò per i funerali di Dario Lombardo


Oggi pomeriggio alle ore 17.00 saranno celebrati, nella parrocchia Maria Santissima Annunziata di Forza d'Agrò, i funerali dello studente messinese Dario Lombardo, una delle 78 vittime della tragedia del treno deragliato mercoledì scorso alle porte della capitale della Galizia. I genitori del giovane, Pina e Carmelo,  titolari di un ristorante di una cittadina della bassa Baviera, vicino Monaco, sono partiti dalla Germania dopo avere appreso dell'incidente e, assieme all'altro figlio Alberto, hanno atteso ieri sera l'arrivo della salma a Forza d'Agrò, dove Dario viveva con i nonni e gli zii. I funerali saranno officiati dall’arcivescovo Calogero La Piana insieme ad altri sacerdoti.

Forza d'Agrò è un paese a lutto. Sono state annullate tutte le manifestazioni estive. La festa della SS. Trinità, prevista per l'11 agosto, avrà solo carattere religioso, mentre per oggi, giorno dei funerali, il sindaco Fabio Di Cara ha proclamato il lutto cittadino. 

Dario Lombardo, 25 anni, studiava all'Università di Catania, ma era a Galizia in vacanza. Atterrato in ritardo dall’Italia all’aeroporto di Madrid, Dario perde il volo per Santiago de Compostela. Allora sale sul convoglio Alvia 141, alta velocità da Madrid a Ferrol. Prima dello schianto mortale Dario è al telefono con la ragazza di cui era innamorato e che stava raggiungendo. Tragica fatalità? Destino? Domande che resteranno senza risposta. “Non ascolto il passato e non guardo il futuro… Mi sento vivo” ha scritto Dario nel suo profilo Facebook prima del suo ultimo viaggio.

Cordoglio della città di Messina per la tragedia che ha colpito la famiglia Lombardo. Il legame storico di Messina con Santiago de Compostela risale a parecchi anni fa e nel 1999 fu confermato dal Console generale di Spagna durante le celebrazioni dell'Anno Santo Jacobeo svoltesi a Camaro.

Frattanto, Santiago de Compostela e tutta la Spagna hanno commemorato ieri sera alle 19,00, ora locale, tutte le vittime con una cerimonia che si è tenuta nella Cattedrale di Santiago, affollata di pellegrini provenienti da tutto il mondo e da gente comune. Presenti il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy e diversi ministri, mentre la casa reale spagnola è stata rappresentata dai figli del Re Juan Carlos, il principe Felipe di Spagna con la moglie Letizia e l'infanta Elena.

Intanto, il macchinista del treno è stato scarcerato: dopo un interrogatorio di oltre due ore, i magistrati gli hanno ritirato il passaporto e gli hanno imposto l’obbligo di firma. Ma l’uomo non è più in carcere, nonostante l’accusa di omicidio colposo plurimo che pende su di lui.


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