Il Governo Letta ottiene la fiducia alla Camera con 453 voti a favore, 153 contrari e 17 astenuti. Sostegno da parte del Pd, Pdl e Scelta Civica, contrari Sel, Fratelli d’Italia e M5S mentre la Lega Nord si astiene. Domani toccherà al Senato votare la fiducia.
Il nuovo governo ottiene giudizi lusinghieri anche dal mondo della finanza, in particolare la Banca Credit Suisse commenta: "Crediamo che questo governo possa durare più di quanto generalmente riconosciuto, è ben bilanciato e appare forte ma le debolezze del sistema politico italiano potrebbero ancora affossarlo". L’agenzia di rating Moody’s ha però sottolineato che l'Italia necessita di "imponenti riforme strutturali per migliorare la propria affidabilità creditizia". Reazioni positive sul nuovo governo provengono anche dalla stampa estera, per il New York Times mette fine a uno "stallo distruttivo" e descrive Enrico Letta come un "politico acrobata con abilità consumate nel negoziare e costruire ponti tra forze che a malapena si parlano". Sulla possibile influenza di Berlusconi nel nuovo governo si esprimono sia il Financial Times che vede una sua azione "dietro le quinte", sia la BBC che dice "le ambizioni politiche del Cavaliere non si sono mai spente". Per Le Monde si tratta di un governo "di unione e di tregua" mentre lo Spiegel titola "La via del duro Enrico Letta".