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POESIE GALLEGGIANTI PER DIRE NO ALLA PERSECUZIONE DEI MIGRANTI

Per non dimenticare i profughi che hanno perso la vita a causa dell’indifferenza e della xenofobia e per mantenere viva l’attenzione del mondo sul dramma dei migranti che fuggono da persecuzioni, crisi umanitarie, fame e povertà, il poeta e difensore dei diritti umani Roberto Malini ha creato la performance "Floating Poems". 



Domani, lunedì 21 marzo, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia istituita dall’Unesco, alcuni artisti affidano al mare le loro poesie e i loro messaggi umanitari in forma di barche di carta (completamente biodegradabili), in memoria di tante vite di migranti e profughi perdute a causa dell’odio e dell’indifferenza del mondo e come appello per la vita e la dignità di tutti gli esseri umani che fuggono da crisi umanitarie in cerca di un luogo sicuro in cui vivere in pace.

L'iniziativa, denominata "Floating Poems" ovvero "Poesie Galleggianti", creata dal poeta Roberto Malini, è partita da Genova ma ha già ottenuto un seguito in tutto il mondo. Le prime adesioni vengono da poeti e attivisti conosciuti e stimati in tutto il pianeta fra cui Michael Rothenberg, Terri Carrion, Dario Picciau, Glenys Robinson, Steed Gamero, Fabio Patronelli, Adriano e Alessandra Petreca Dini, Mario Morales Molfino, Amina Di Munno, Georges Alexandre, Nicholas Kilmarx, Elisa Amadori Brigida, Patrick Leuben Mukajanga, Hamdi al-Azazy. Le Poesie Gelleggianti, sul tema delle migrazioni e dei diritti umani, salperanno così dall'Italia, dalla Francia, dalla Romania, dal Brasile, dagli Stati Uniti, dall'Uganda e da altre nazioni. 

"Le istituzioni sono sorde alla tragedia che colpisce migranti e profughi - spiega Roberto Malini, ideatore di "Floating Poems" - come dimostra il recente accordo dell'Unione europea con la Turchia, che legittima di fatto la pratica dei respingimenti collettivi, condannata dalle carte internazionali che tutelano i diritti umani. Chi fugge da crisi umanitarie non ha tutela né durante i cosiddetti 'viaggi della speranza' né all'arrivo in paesi che si dicono civili e accoglienti, ma lo sono solo a parole. Migliaia di migranti perdono la vita solo perché non hanno alcun sostegno durante i loro spostamenti: si investe in operazioni di respingimento, ma non esistono ancora procedure moderne ed efficienti di soccorso in mare. Né i governi né l'Unione europea ascoltano i difensori dei diritti umani, ma solo le associazioni scelte dalle stesse istituzioni, in violazione della Convenzione delle Nazioni Unite sui Difensori dei Diritti Umani. E' una complicità alla base di speculazioni, sprechi e - di conseguenza - dolore e morte per i rifugiati. I poeti e la società civile si pongono a fianco di coloro che migrano nella speranza di sopravvivere con le loro famiglie".

Gli organizzatori dell'evento invitano poeti, artisti e difensori dei diritti umani di tutto il mondo a creare barche di carta con le loro poesie e i loro messaggi e di affidarle al mare, (o a un lago, un fiume, una fontana) in ricordo dei martiri delle migrazioni, chiedendo giustizia per i migranti e i profughi di oggi e di domani. Le poesie e le fotografie delle barche affidate al mare nella vostra città per dire no alla persecuzione dei migranti, entreranno a far parte successivamente dell'antologia "Floating Poems" (Lavinia Dickinson Editore, Genova) e saranno pubblicate nella pagina Facebook "Floating Poems" dove sono già visibili alcune foto partite dal Porto Antico di Genova. 

"Ne seguiranno tante altre, da città di tutto il mondo, e chiederanno ai potenti di interrompere la persecuzione di migranti e profughi, le pratiche di respingimento (camuffate da politiche a difesa dei rifugiati), - prosegue Roberto Malini - l'indifferenza e la xenofobia di fronte ai drammi che funestano le rotte delle migrazioni. Siamo tanti e saremo sempre di più, con una flotta di parole vere e potenti che chiedono giustizia. Il 21 marzo non è solo la Giornata Mondiale della Poesia, ma anche quella contro l'intolleranza e la discriminazione razziale: una data ideale per avviare questa azione poetica e civile internazionale".

E che è stata possibile grazie a: Nazioni Unite, Unesco, Unhcr, Unicef, Ohchr, Parlamento europeo, Consiglio d’Europa, Commissione europea, EveryOne Group, Union Romani, 100 Thousand Poets for Change, Poets for Human Rights, Kayak per il diritto alla vita, New Generation Foundation for Human Rights, Saint Paul’s Voice Centre. 

L'iniziativa "Floating Poems" nata il 21 marzo 2016 per la Giornata Mondiale della Poesia, è in linea con le convenzioni internazionali che tutelano i diritti dei migranti e dei profughi (Convenzione di Ginevra del 1951, Statuto Unhcr, Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo del 1948, Convenzione Europea dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali del 1950, Convenzione OUA del 1969, Dichiarazione di Cartagena del 1984, Convenzione contro la tortura del 1984, Convenzione sui diritti dell’infanzia del 1989, Statuto Unicef e altre). 


A.D.P.


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