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CIA' GUAGLIO'... NAPOLI RICORDA PINO DANIELE CON UN FLASHMOB

Lutto nel mondo della Musica: scompare a soli 59 anni il cantautore Pino Daniele, anima blues di Napoli, stroncato da un infarto. 



Anche se dalla sua Napoli si era trasferito da tempo, oggi la città che gli ha dato i natali ha deciso di commemorarlo con le bandiere a mezz'asta esposte a Palazzo San Giacomo, e nel giorno dei suoi funerali, che si celebreranno mercoledì 7 gennaio alle ore 12 a Roma, nel Santuario del Divino Amore, secondo il volere della famiglia, a Napoli sarà proclamato il lutto cittadino così come disposto dal sindaco Luigi de Magistris. 

Il sindaco de Magistris avrebbe voluto anche allestire la camera ardente nelle sale del Maschio Angioino a Napoli ma, come spiega il sacerdote amico della famiglia che ha celebrato anche le nozze del figlio del cantante, padre Renzo: "E' stato scelto il Santuario perché è molto grande e può accogliere numerose persone". Ma de Magistris ha in mente di dedicargli "iniziative importanti, grandi e originali perché Pino è unico ed è in tutti noi, è amato da tutti i napoletani, al di là delle scelte di vita che poi ha fatto. Da adolescente ho incontrato la sua musica e me ne sono innamorato immediatamente. Ha fatto conoscere la Napoli essenziale, ha interpretato Napoli in modo profondo; anche la volontà di rimettere insieme i vecchi amici l'ho trovata straordinaria. L'ho conosciuto personalmente e ho trovato bellissima la volontà di far suonare giovani artisti emergenti".

Il sindaco di Orbetello, Monica Paffetti afferma che dopo i funerali, il corpo del cantante dovrebbe essere sepolto nel cimitero di Talamone, nel comune di Orbetello (Grosseto),  e spiega: "Abbiamo ricevuto la richiesta da parte della famiglia di Pino Daniele per dare il via libera alla sepoltura nel cimitero di Talamone. E da parte nostra c'è stato subito l'assenso".

Secondo quanto appreso, Pino Daniele si sarebbe sentito male nella sua casa di campagna in Toscana, un podere isolato nelle campagne tra i comuni di Magliano e Orbetello in Maremma. Intorno alle 21.15 è stato chiamato il 118 che, secondo quanto spiega la Asl di Grosseto, ha inviato un'ambulanza con un medico che però non giungerà mai a casa del cantante, perchè nel corso di una telefonata fatta dai sanitari dell'equipaggio, che chiedevano precisazioni sull'indirizzo, una decina di minuti dopo la richiesta di soccorso è stato detto che la persona che doveva essere soccorsa aveva deciso di andare a Roma accompagnato in auto. Ma la corsa nel tentativo di prestargli soccorso sarebbe risultata vana poichè è arrivato in gravissime condizioni al Sant'Eugenio di Roma dove è poi deceduto. "Quando Pino Daniele è arrivato nel nostro ospedale la situazione era talmente grave che subito è stato sottoposto a rianimazione cardiorespiratoria, purtroppo però dopo pochi minuti si è constatato il decesso". Lo ha detto Carlo Saitto, direttore generale Asl Roma C Sant'Eugenio in una intervista a Rainews. "La cosa è stata veramente molto rapida - ha aggiunto - e quando è arrivato la situazione era già molto grave e non c'era nulla che si potesse fare, purtroppo. Non posso nemmeno dire quale sia stata la ragione di questa situazione critica. Sulle condizioni precedenti anche quando le avessi non sono informazioni che posso dare". Saitto ha precisato che il decesso "si è verificato alle 22.45". La conferma arriva anche dal cardiologo del cantante, Achille Gaspardoni, Direttore UOC di Cardiologia all'Ospedale S. Eugenio, che afferma all'Ansa: "Pino Daniele è giunto cadavere al Pronto Soccorso dell'Ospedale di Roma. Sono state fatte tutte le manovre di rianimazione ma il cantante era già morto''.  La vita di Pino Daniele ''era appesa a un filo e lui lo sapeva bene. Ogni giorno era un giorno di vita in più guadagnato'' ha poi aggiunto il cardiologo che all'Ansa esprime ''grandissima tristezza'', pur sottolineando che ''purtroppo, la fine era nell'evoluzione stessa della malattia'' dell'artista.

Non spetta a me dire se Pino si fosse salvato o meno non affrontando un viaggio lungo fino a Roma e accettando il primo soccorso del 118. Forse sarebbe stato meglio se il suo cardiologo lo avesse raggiunto invece di giungere da lui cadavere. Ma tra forse e se esiste un'unica, tragica e inconfutabile realtà, il cuore di Pino Daniele ha smesso di battere e la sua anima è volata nell'infinito. 

E a poco serviranno le polemiche sui luoghi scelti dalla famiglia riguardo ai funerali e alla sepoltura perchè il grande cuore di Napoli, che era anche il suo, ha deciso di salutare il cantautore in Piazza del Plebiscito con un flash mob cantando "Napule è". L'iniziativa è partita su Facebook e in neanche un'ora ha già raccolto 11mila adesioni. L'appuntamento è per domani sera, alle ore 20.45. "Ci vediamo e cantiamo tutti insieme. Coinvolgiamo quanti più amanti di Pino, della musica e di Napoli", scrivono gli organizzatori dell'evento. Chi non potrà partecipare al flash mob potrà seguirlo in diretta streaming a questo link.


Nel presepe di San Gregorio Armeno a Napoli, accanto alla statuetta di terracotta di Pino Daniele, compare la scritta "Cià guagliò". Un pastore simile fu regalato all'artista dall'artigiano Genny Di Virgilio in occasione dell'ultimo concerto tenuto da Daniele al Palapartenope lo scorso dicembre. "Ciao guagliù (ciao ragazzi, ndr) - ricorda Di Virgilio - è il saluto che Pino Daniele indirizzava ai fan prima di ogni concerto. Oggi siamo noi che salutiamo lui, uno dei più grandi artisti napoletani di sempre".

L'Official Club di Pino Daniele ha comunicato poco fa che "è volontà di tutta la famiglia di Pino che Napoli e l’intera cittadinanza possano dare un ultimo saluto all’artista. Per questo la città di Napoli (come auspicato dal sindaco Luigi de Magistris appena appresa la notizia della tragica scomparsa) si è subito resa disponibile ad ospitare nei prossimi giorni le ceneri dell’artista in un suo luogo simbolo, per ricevere l’ultimo abbraccio dei suoi concittadini".

La salma dell'artista, infatti, sarà cremata così come da sue precise volontà e le sue ceneri saranno portate al Maschio Angioino di Napoli per una commemorazione pubblica e per consentire ai suoi concittadini di potergli dare l’ultimo saluto. “Siamo felici che la famiglia di Pino Daniele abbia accettato la nostra disponibilità ad ospitare per l’ultimo saluto le ceneri di Pino e rendergli così il doveroso e solenne omaggio della città. Tutta Napoli, ne sono certo, verrà a salutare nei prossimi giorni al Maschio Angioino il suo Pino, il nostro ‘nero a metà’. Poi studieremo con la famiglia come rendere ancora più lungo e caloroso l’abbraccio di Napoli, e non solo, a chi ha rappresentato la colonna sonora di milioni di vite”, è stato il commento del sindaco de Magistris.

“La decisione - ha detto l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli, Nino Daniele - va nella direzione che la città auspicava, avremo certamente giornate intense di partecipazione popolare. Una profonda commozione sta infatti percorrendo l’animo di tutta la città, che esprime un grande bisogno di riconoscimento e di identificazione. Il dolore per la scomparsa di Pino Daniele non è da vivere in solitudine: è il dolore di tutti i napoletani e di tutto il mondo a cui la sua arte ha donato una vita migliore. Riuniremo in queste ore artisti ed amici per organizzare un programma adeguato ad onorarne la memoria”.

Ma si prevedono altre iniziative per onorare un grande artista scomparso nel ventennale della morte del suo grande amico Massimo Troisi. Pino, dopo l'infarto che lo colpì negli anni '80, subì un delicato intervento al cuore, lo stesso al quale avrebbe dovuto sottoporsi Massimo ma, come tutti sappiamo, non arrivò in tempo e si addormentò per sempre un pomeriggio dopo pranzo a soli 40 anni. Emozionante il documento video che li ritrae insieme mentre compongono "Quando, quando", così come sembra quasi un presagio il post di Pino Daniele nella sua pagina Facebook, che scrive "back home... in viaggio per casa" e sceglie una foto di una autostrada in black e white così come era la sua anima e la sua musica intrisa di soul, blues, jazz con accenti africani senza dimenticare mai la sua napoletanità.

L'ultimo suo concerto è stato quello di Capodanno a Courmayeur dove Pino Daniele si era esibito insieme ad altri artisti su Rai 1 che, proprio pochi giorni fa, il 30 dicembre, aveva mandato in onda una puntata monografica di "Canzone" dedicata al cantautore che era tornato in tour con il live "Nero a metà", titolato come uno dei suoi album di grande successo pubblicato nel 1980 e che, ancora oggi, resta uno dei miei preferiti poichè contiene canzoni che hanno accompagnato buona parte della mia esistenza, tra amori, gioie e dolori. Cassette e cd pieni delle sue canzoni conservati gelosamente e ascoltati sempre, soprattutto in auto, quanti tragitti abbiamo fatto insieme Pino... oggi è un giorno triste per me ma continuerò a cantare sui tuoi brani... tra le lacrime. 






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