VERSO UNA COLLABORAZIONE SCIENTIFICA STRATEGICA PER IL PONTE SULLO STRETTO LA CUI REALIZZAZIONE, SECONDO WEBUILD, SLITTA AL 2026 Si è svolto...
VERSO UNA COLLABORAZIONE SCIENTIFICA STRATEGICA PER IL PONTE SULLO STRETTO LA CUI REALIZZAZIONE, SECONDO WEBUILD, SLITTA AL 2026
Si è svolto oggi, presso la sede di Roma dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), un incontro istituzionale tra il Presidente dell’INGV, dr. Fabio Florindo, e l’Amministratore Delegato della Società Stretto di Messina S.p.A., dr. Pietro Ciucci.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di dialogo e confronto tecnico-scientifico, con l’obiettivo di rafforzare la collaborazione tra l’Istituto di ricerca e la Società concessionaria incaricata della progettazione e realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina. Al centro del colloquio, il ruolo cruciale della conoscenza geofisica e sismologica nella pianificazione e nella sicurezza di una delle opere infrastrutturali più rilevanti del Paese. L’INGV metterà a disposizione le proprie competenze e il proprio patrimonio di dati per i previsti ulteriori approfondimenti da effettuare in sede di progettazione esecutiva, con particolare riferimento al monitoraggio sismico e geodetico nell’area dello Stretto di Messina. La sinergia tra ricerca scientifica e grandi opere pubbliche è un elemento strategico per garantire la realizzazione di infrastrutture moderne, sicure e rispettose del territorio. L’odierno incontro segna un ulteriore passo significativo in questa direzione.
Ricordiamo che, esattamente un mese fa, la Società Stretto di Messina ha dichiarato che il progetto del Ponte sullo Stretto ha ampiamente analizzato le tematiche geologiche e sismiche. Per gli aspetti geologici e sismici il progetto definitivo è corredato da oltre 300 elaborati geologici frutto di nuova e più ampia documentazione a varie scale grafiche, realizzata con l’ausilio di circa 400 indagini puntuali, tra sondaggi geologici, geotecnici e sismici. Tutte le faglie presenti nell’area dello Stretto di Messina sono note, censite e monitorate, comprese quelle del versante calabrese. I punti di contatto con il terreno dell’Opera, sulla base degli studi geosismotettonici eseguiti, sono stati individuati evitando il posizionamento su faglie attive. Le costruzioni di ponti sospesi in zona sismica avvengono da sempre in ogni parte del mondo in aree con potenziali sismogenetici più rilevanti dello Stretto di Messina: Turchia; Giappone; California. Il potenziale sismogenetico dello Stretto di Messina non è in grado di produrre terremoti superiori a 7.1 della scala Richter. In ogni caso il ponte sullo Stretto è progettato per restare in campo elastico anche con magnitudo superiore.
Intanto, nella giornata di ieri si è svolto il Consiglio di Amministrazione presieduto dal Presidente Cav Lav. Ing. Giuseppe Recchi . A fine lavori del CDA è intervenuto il ministro Salvini. È stato esaminato lo stato di avanzamento delle procedure autorizzative e la documentazione tecnica e contrattuale che, in linea con il quadro normativo, dovrà essere sottoposta all’approvazione del CIPESS. Il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, ha espresso al CDA, all’AD Cicci e a tutta la squadra il proprio apprezzamento per il lavoro svolto in questi due anni ribadendo che “l’obiettivo prioritario è effettuare in piena sicurezza questi investimenti, contrastando qualsiasi forma di pressione e intromissione della criminalità organizzata”.
Il Ponte sullo Stretto di Messina è una delle infrastrutture più discusse e attese del Mezzogiorno. Dopo l’approvazione del progetto definitivo e l’inserimento nel PNRR come opera strategica, si attende ora il via libera formale per poter passare alla fase esecutiva. Nel frattempo è arrivato un importante chiarimento rispetto all’inizio dei lavori. A differenza da quanto assicurato dal vice premier Salvini in questi mesi, la linea temporale dovrebbe spostarsi al 2026, invece del 2025.
Webuild, infatti, è in attesa di decisioni ufficiali da parte del Governo per procedere con la realizzazione del Ponte sullo Stretto. A sottolinearlo è Massimo Ferrari, direttore generale del colosso delle costruzioni, intervenuto alla CEO Conference di Mediobanca che si è svolta a Milano.
“L’inizio dei lavori dovrebbe essere nel 2026 perché il 2025 è ancora per la progettazione esecutiva e altre attività propedeutiche. Aspettiamo le decisioni che competono al governo; ci aspettiamo che arrivino in tempi rapidi“, ha affermato Massimo Ferrari rispondendo a una domanda sullo stato dell’opera chiarendo che il 2025 sarà un anno interamente dedicato alle fasi preparatorie e alla stesura definitiva del progetto “Webuild è pronta, ma serve un passo politico concreto”.
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