Guerra, mondi, donne e molto altro la IV Edizione con mostre, talk e workshop fino al 16 febbraio in Molise
Dal 10 gennaio 2025 il Molise torna ad essere il centro della fotografia internazionale e contemporanea con mostre, incontri e workshop per la direzione artistica di Eolo Perfido. Per la IV Edizione: Alessio Romenzi, Woman In Street con Barbara Di Maio e Francesca Tiboni, il workshop di Andrea Boccalini, i Talk su AI, Amnesty International Italia, femminismo, guerra e migrazioni, le associazioni locali tra mondi in macerie e mondi possibili, sognati e civili.
La mostra principale “L'ultimo Ballo: Vite sospese al tempo di guerra” vede protagonista il fotoreporter Alessio Romenzi, che attraverso i suoi scatti ci conduce nelle zone più calde del pianeta, documentando non solo gli scenari di guerra, ma soprattutto l'impatto devastante sui civili costretti all'esilio.
- Mostra delle Associazioni Fotografiche Molisane
In dialogo con questo tema, il progetto di Molichrom Lab, in collaborazione con le Associazioni Fotografiche locali, porta l'attenzione sul territorio molisano, presentando i volti e le storie dei rifugiati che hanno trovato accoglienza nella regione con Verso Casa. Un racconto visivo sull’esilio forzato che trasforma il concetto astratto di migrazione in storie concrete di resistenza e speranza.
Talk N.1
10 Gennaio 2025
Scatti di Conflitto: La Fotografia di Guerra Raccontata da Alessio Romenzi
Il recente conflitto in Ucraina e Palestina ha portato un'inondazione di immagini sui media. Alcune fotografie riescono a colpire profondamente, restando impresse nella memoria e chiarendo la situazione. Alessio Romenzi, celebre fotografo italiano con esperienza in Siria, Iraq, Libia, Afghanistan e Ucraina, discuterà del ruolo cruciale del fotografo di guerra. Verranno esaminati la preparazione necessaria, le scelte da compiere e l'impatto emotivo delle immagini che raccontano storie di conflitti.
Alessio Romenzi lavora come fotografo di guerra freelance dal 2009. Dopo essersi trasferito a Gerusalemme, ha documentato ampiamente gli eventi della Primavera Araba, concentrandosi in particolare su Egitto e Libia. Ha collaborato con Agence France-Presse, ONU e Croce Rossa Internazionale. Le sue missioni fotografiche lo hanno portato nelle aree di crisi in Medio Oriente, Africa ed Europa. Attualmente, è impegnato in un progetto a lungo termine sui rifugiati della guerra civile siriana e ha documentato la guerra civile in Iraq e la battaglia di Mosul.
Nel 2018, ha presentato alla 75ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il documentario "Isis, Tomorrow. The Lost Souls of Mosul", realizzato con Francesca Mannocchi, che esplora la vita dei figli dei miliziani dell'ISIS. Tra i suoi riconoscimenti, ha vinto il World Press Photo of the Year 2013 nella categoria General News – Stories, il primo premio dell’Unicef Picture of the Year 2012 e il primo premio nella sezione attualità dei Sony World Photography Awards del 2017 con il reportage "We are taking no prisoners" sull'assedio di Sirte da parte dell'esercito libico.
Talk N.2 - 11 Gennaio 2025
La fotografia al tempo dell’Intelligenza Artificiale: incontro con Paolo Benanti
L'Intelligenza Artificiale sta diventando sempre più pervasiva, sollevando preoccupazioni che possa sostituire le capacità umane, soprattutto nel campo dell'arte visiva e della fotografia. Questa tecnologia permette la creazione e manipolazione avanzata delle immagini tramite software open source, sollevando questioni su autorialità e autenticità. Anche con l'avvento della fotografia digitale si erano poste domande simili, e la manipolazione delle immagini è una pratica antica. Mentre l'IA potrebbe rendere obsolete alcune tecniche fotografiche tradizionali, il vero dibattito è se essa possa creare una nuova iconografia. Analizzare le opere e le pratiche artistiche è cruciale per comprendere se stiamo vivendo un'evoluzione nella produzione di immagini o una ridefinizione del concetto di autore.
Talk N.3 12 Gennaio 2025
Uno sguardo femminile sulla street photography: Women in Street_Italy
Il tema della fotografia femminile ha recentemente guadagnato molta attenzione, con numerose iniziative volte a rivalutare la storia della fotografia attraverso la prospettiva delle donne fotografe. Sono stati creati podcast, collettivi, pubblicati libri e lanciate riviste interamente dedicate a questo argomento. Ci si può dunque chiedere perché, nonostante l'abbondanza di materiale di alta qualità prodotto da fotografe nel corso degli anni, solo ora si inizi a riconoscerne il valore storico e a promuovere il lavoro delle fotografe contemporanee.
Women in Street Italy è una community online, costola del progetto internazionale Women in Street, che si dedica alla promozione della fotografia di strada al femminile.
Ne parleremo con le sue fondatrici, Barbara Di Maio e Francesca Triboni.
Barbara Di Maio, nata a Salerno nel 1974, è interprete e traduttrice con una lunga passione per la fotografia. Ha studiato al Centro Internazionale di Fotografia di New York (ICP) e ha ottenuto un Master in Fotogiornalismo e Reportage a Roma.
Negli ultimi dieci anni, si è concentrata sulla fotografia antropologica e sociale, documentando folclore, tradizioni e culture popolari. Ha partecipato a numerose mostre collettive, con un forte interesse per il tema delle donne.
Francesca Tiboni è originaria di un piccolo villaggio vicino al Lago di Garda, in Italia, e attualmente risiede a Cagliari, in Sardegna. Ottimista per scelta, ha una grande passione per l'umanità e fotografa tutto ciò che le piace, interessandosi a esperienze di vita e prospettive diverse. All'università ha studiato arabo ed ebraico per comprendere e ascoltare meglio. Sebbene la sua laurea non l'abbia portata a una carriera in quel campo, ha a lungo fatto volontariato per accogliere stranieri e supportare persone in carcere, esperienze che le hanno cambiato la vita.
Talk N.4 - 14 Gennaio 2025
Crimini di guerra e contro l'umanità nella Striscia di Gaza
con Tina Marinari di Amnesty International Italia