Rivitalizzare e rilanciare il ruolo dei partiti è ormai un tema non più rinviabile che necessita di tempestivi approfondimenti. Favorire il...
Rivitalizzare e rilanciare il ruolo dei partiti è ormai un tema non più rinviabile che necessita di tempestivi approfondimenti. Favorire il confronto tra liberi cittadini con simili presupposti valoriali e comune sentire è il primo argomento da affrontare.
Così in una nota il segretario regionale del Partito Repubblicano Italiano, Federazione Sicilia, Pietro Currò che prosegue: "Il secondo è la selezione di una classe dirigente adeguata a governare il Paese, le Regioni e le Città. Nei decenni che hanno seguito il dopo guerra e la ricostruzione si è assistito ad un progressivo scadimento della politica ed a un "impoverimento culturale" dei partiti che abdicando al proprio specifico compito costituzionalmente contemplato, e troppo spesso dimentichi del Bene Comune, hanno lasciato spazi da occupare a manovre spregiudicate che, di fatto, hanno relegato la politica stessa ad una posizione terza dopo Finanza e Magistratura tanto da restarne annichilita dal potere dei soldi ed, a volte, dal potere degli arresti".
"A ciò non è sfuggita la Sicilia e le città siciliane nelle quali, oggi, si sconta un enorme ritardo nelle elaborazioni strategiche che possano riportarla al primo posto attraverso la competenza, la moralità, la cultura, l’incontro ed il confronto. I "tavoli politici" si vedono, forse, in prossimità delle elezioni preceduti da imbarazzanti teatrini che continuano a confondere i cittadini spingendoli ancora più avanti sulla strada dell’astensionismo. Mai, o solo in casi eccezionali, vi sono stati incontri tra omogenee coalizioni di partiti nel corso degli anni per discutere di progetti e proporre soluzioni migliorative. Credo - conclude Currò - che davanti a questo stato di cose bisogna riflettere e porre immediato riparo a partire dalla città di Messina (a Palermo è già tardi) visto che la scadenza naturale per il voto amministrativo è fissata nel 2023".
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