Quarto appuntamento con la rassegna REstate al Mume 2021 organizzata dal Teatro dei 3 Mestieri.
Sabato 7 agosto alle ore 21.30 andrà in scena nello spazio esterno del Museo Regionale di Messina lo spettacolo “Io mai niente con nessuno avevo fatto” di Vuccirìa Teatro, una produzione Teatro Bellini di Napoli che ha ricevuto il premio Karl du Pignè dal Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli "Per aver portato sulla scena uno stupendo spettacolo che parla d’amore e omosessualità nei difficili contesti italiani degli anni ‘90. Un lavoro raffinato, molto ben diretto ed interpretato, che tratta con incisività e grande tatto anche la tematica dell’HIV. Una pièce carica di poesia che riesce con passione, dolcezza e leggerezza a scuotere in profondità l’animo dello spettatore."
Una pluripremiata pièce sull’amore, con protagonisti Joele Anastasi, Enrico Sortino e Federica Carruba Toscano, che danno vita a una drammaturgia a tre voci, carica di sensualità e colore che colpisce anche grazie alla forza viva di un dialetto pungente e dolce e di una recitazione autentica e carnale. “Io mai niente con nessuno avevo fatto” è la storia di Giovanni, incarnazione dell’ingenuità e della passione allo stato puro, dell’innocenza che supera tutte le barriere della conoscenza e dell’ignoranza: un pezzo unico di anima che dice tutto quello che pensa, che crede a tutto quello che gli viene detto. Giovanni è la forza e il coraggio di chi non riesce a vedere il mondo se non come uno spartito di note da danzare. L’istinto alla vita, alla sopravvivenza. Al di là della malattia. Al di là del male.
L’universo in cui gravitano i tre personaggi di questa pièce è un universo popolare. Uno scenario pieno di brutalità e d’istinto. Dove nulla è comandato dalla mente ma solo dall’impulso del corpo. Uomini che sono bestie, che sono angeli, che sono demoni. La violenza si scontra con l’ingenuità, in un mare di brutalità, dove Rosaria, cugina di Giovanni, è tutto per lui. Sorella, fidanzata, madre e figlia. C’è spazio per l’amore, c’è spazio per la rivalsa. Ma tutto ha un prezzo. Giovanni lo sconterà attraverso gli occhi ambigui e violenti e il corpo pulsante e focoso di Giuseppe, insegnante di danza, unico amore-amante di Giovanni. E se è vero che tutto il peso ricade proprio su Giovanni, ingenuo e puro, lui sarà l’unico capace di sopportare questo peso e di non sentirne addosso la minima pressione riscattandosi proprio attraverso i corpi e le anime dilaniate di Rosaria e Giuseppe. Ma saranno tre corpi, quelli dei protagonisti, che non si incontreranno mai. Vivranno uniti solo nel ricordo, nella maledizione, nel tentativo ora di ricordare e ora di dimenticare.
Drammaturgia e regia Joele Anastasi, scene e costumi Giulio Villaggio, light designer Joele Anastasi, aiuto regia Nicole Calligaris, foto Dalila Romeo, video & graphic designer Giuseppe Cardaci.
A.D.P.