Lunedì 19 aprile alle ore 19,00, sulla pagina Facebook Libreria Bonanzinga la presentazione del libro di Dario Tomasello “Stretto di carta. ...
Lunedì 19 aprile alle ore 19,00, sulla pagina Facebook Libreria Bonanzinga la presentazione del libro di Dario Tomasello “Stretto di carta. Guida letteraria di una regione di confine”, Collana Le città di carta, Editore il Palindromo. Copertina di Simone Geraci.
"Stretto di carta" è una guida letteraria per chi ama la letteratura in rapporto al paesaggio, un’indagine su una regione di confine e di confluenza tra due mari e tra due mondi, quello insulare e quello “continentale”. Lo Stretto è un luogo votato alla difformità, alla mutevolezza, all’inarrestabile transito, al disastro (il devastante terremoto del 1908) e alla rifondazione, in un infinito incedere, tra Occidente e Oriente, tra settentrione e meridione del mondo.
È possibile riconoscere dei tratti unici, molteplici e cangianti, nel ricco, gustoso e controverso repertorio letterario costituito dalle opere di numerosi scrittori e scrittrici che hanno reso assoluta protagonista quest’area di congiunzione tra Sicilia e Calabria: Giovanni Pascoli, Salvatore Quasimodo, Bartolo Cattafi, Stefano D’Arrigo, Gesualdo Bufalino, Vincenzo Consolo, Corrado Alvaro, Jolanda Insana e Rocco Carbone. Per arrivare ai contemporanei Emilio Isgrò, Giovanna Giordano, Guglielmo Pispisa, Filippo Nicosia e Nadia Terranova, solo per citarne una parte.
Poesia, narrativa ma anche la drammaturgia di Spiro Scimone e Francesco Sframeli, Giuseppe Carullo e Cristiana Minasi, Gaspare Balsamo, Tino Caspanello: è il teatro, infatti, a fornire risposte credibili a certe tensioni, rilevando antichi e nuovi rispecchiamenti nel palcoscenico d’acqua dello Stretto.
Con una introduzione di Fabio La Mantia e un contributo di Salvatore Ferlita, il volume contiene in allegato la “Mappa letteraria dello Stretto” con l’indicazione delle opere ambientate in questa regione di confine.
Accanto a prestigiosi scrittori il prof. Dario Tomasello ha inserito nella mappa “Ossa di crita” di Massimo Barilla, soffermandosi in particolare in alcune pagine del capitolo "Case basse", sottolineando l’ascendenza darrighiana di alcuni componimenti della raccolta di Barilla, citati quasi integralmente nel testo. “Ossa di crita” è segnalato sulla costa calabrese, con il verso "Petri ianchi comu la peddi" tratto da "Jornu primuntinu".
All'evento online organizzato dalla libraia Daniela Bonanzinga converseranno con l'autore: Nadia Terranova, Mario Falcone e Guglielmo Pispisa.
A.D.P.
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