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LA TIGRE DI NOTO, LA STORIA VERA DI UNA DONNA CORAGGIOSA NEL LIBRO DI SIMONA LO IACONO

Venerdì 30 aprile alle ore 19,00 la presentazione dell’ultimo libro di Simona Lo Iacono “ La tigre di Noto” Neri Pozza Editore. Conversa con...


Venerdì 30 aprile alle ore 19,00 la presentazione dell’ultimo libro di Simona Lo Iacono “ La tigre di Noto” Neri Pozza Editore. Conversa con l'autrice la libraia Daniela Bonanzinga.


"Il romanzo si snoda come fiume in piena restituendo ai lettori una narrazione unica e travolgente. Leggerlo è un tuffo al cuore che ci mette in contatto con le radici dell’indipendenza femminile. Potenza e morbidezza si miscelano nell’anima di questa straordinaria protagonista. - spiega Daniela Bonanzinga che ne consiglia la lettura perchè "utile in un momento così difficile e buio ispirarsi a persone che da insormontabili difficoltà hanno costruito un capolavoro chiamato VITA ".


"Sarà una bella serata, - dice Simona Lo Iacono - in diretta cercherò di illustrarvi l'eccezionale esperienza umana di Marianna Ciccone, professoressa di matematica e fisica alla Normale di Pisa, nata a fine ottocento in Sicilia e incatenata dall'idea che solo attraverso lo studio della luce l'uomo possa trovare anche se stesso. Sarà lei - rimasta completamente sola all'interno dell'università - a sventare un attacco dei nazisti, intenzionati a depredare la biblioteca e a mettere in atto il programma di razzia dei libri. Una donna semplice e forte, che non si piegò alla prepotenza e difese la "sua" università con un atto d'amore. Ecco la targa apposta a Noto sulla facciata della sua casa natale. Grazie a chiunque vorrà seguire".




Questo romanzo narra di Marianna Ciccone, una donna e una scienziata che visse in un’epoca che le fu ostile, un tempo di ostinati pregiudizi e barbarie totalitarie. Nata a Noto nel 1891, partì dalla sua Sicilia e arrivò a Pisa poco prima che scoppiasse la Grande Guerra per studiare fisica: unica donna del suo corso. Insegnò alla Normale e seguì per un’intera vita le traiettorie e le intermittenze della luce, perché la spettrometria era l’oggetto dei suoi studi. Studi che ebbero una vasta risonanza persino nel campo della nascente meccanica quantistica molecolare. Oggi diremmo che si impose in un mondo maschile. Ed è certamente vero. Oggi parleremmo della sua passione, della sua forza e del suo coraggio nel riuscire a salvare, nel 1944, i testi ebraici della biblioteca dell’università di Pisa dai nazisti che volevano requisirli e poi distruggerli.


La sua figura non è riconducibile, tuttavia, soltanto alle sue pionieristiche ricerche o alle sue impavide azioni. Con uno sguardo che attraversa il suo tempo, Simona Lo Iacono ritrae la vita di una donna capace di affermare in ogni ambito dell’esistenza la forza della sua fragilità. Ne esce un romanzo che non si lascia definire, che ci costringe a convivere con una nostalgia tenace, il racconto di una geniale fisica e matematica che seppe mostrarsi al mondo con la compostezza e il pudore di chi, nel buio dell’universo, cerca di guadagnare sempre, con fede ostinata, un piccolo bagliore di conoscenza. Perché, parafrasando Goethe, è proprio quando le ombre sono più nere che riusciamo a scoprire il potere della luce.


Simona Lo Iacono è nata a Siracusa nel 1970, è magistrato e presta servizio presso il tribunale di Catania. Nel 2016 ha pubblicato il romanzo Le streghe di Lenzavacche (Edizioni E/O), selezionato tra i dodici finalisti del Premio Strega.



L'evento si può seguire sulla pagina facebook Libreria Bonanzinga domani, venerdì 30 aprile, alle ore 19,00. 




A.D.P.

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