ADESIONE TRASVERSALE DELLA POLITICA LOCALE: BRAMANTI, SAITTA, DE LUCA E SCIACCA HANNO RACCOLTO L'APPELLO DELL'ORSA
Con la consegna al neo Ministro Luigi Di Maio dell’appello per la tutela della continuità territoriale e la proposta
di un primo ammodernamento del sistema di attraversamento dello Stretto, si conclude la prima fase delle
vertenza che in assenza di risposte concrete porterebbe cittadini e lavoratori a ripetere la grande
mobilitazione del 14 febbraio 2015.
L’emendamento alla finanziaria, presentato dall’Onorevole Vincenzo
Garofalo nel 2017, rilancia una finta modernizzazione che non prevede alcuna sovvenzione di Stato. Sotto
mentite spoglie torna l’idea di azzerare treni e navi e costringere i siciliani ad attraversare lo Stretto a piedi,
senza alcuna innovazione, con un sistema di navi veloci vetusto già in esercizio da un decennio.
LA FURBATA CHE NESSUNO DENUNCIA è trasferire a RFI, a costo zero, la gestione delle due navi veloci in
forza a Bluferries che attualmente garantisce il servizio fra Messina e Villa San Giovanni con una
sovvenzione di tre milioni di euro annui. Il costo zero di fatto mette a rischio entrambi i servizi, azzera le
sovvenzioni Statali e obbliga Ferrovie a effettuare il servizio veloce con le risorse destinate al
traghettamento dei treni. In buona sostanza, per risparmiare, si penalizza ulteriormente la lunga
percorrenza ferroviaria per concretizzare ciò che vogliono rifilarci come “modernizzazione”: due navi veloci
datate “Tindari e Selinute” presenti nello stretto da tempo che oltre a servire i pendolari dovrebbero
traghettare, a piedi, anche i passeggeri dei treni da una sponda all’altra. Il classico “due piccioni con una
fava”, in soldoni significa un taglio delle sovvenzioni di tre milioni di euro annui per l’attraversamento
veloce e il tramonto definitivo della continuità territoriale ferroviaria. Ribadiamo con forza e in tutte le sedi
che entrambi i servizi sono irrinunciabili, uno non può escludere l’altro.
BISOGNA FARE ESTREMA CHIAREZZA per evitare di mettere tutto nel calderone della modernizzazione al
risparmio: La continuità territoriale ferroviaria fa parte del cosiddetto "Servizio Universale" su tratte a
media e lunga percorrenza, rivolto all’utenza ferroviaria che si sposta dalla Sicilia al continente e le
sovvenzioni sono a carico dello Stato, il collegamento veloce invece è un servizio in tratta breve, rivolto
all’utenza pendolare dell’area metropolitana, una sorta di Trasporto Pubblico Locale che può pretendere
finanziamenti anche dalle Regioni e dai Comuni dell’area integrata dello Stretto.
Siamo certi che, a suo tempo, l’Onorevole Garofalo abbia agito in buona fede ma visto il taglio di risorse
oggi dovrebbe intervenire a tutela del territorio, l’appello dell’ORSA e del Movimento Popolare
“ILFERRIBOTTENONSITOCCA” ha assunto connotati trasversali, è stato compreso e sottoscritto da quattro
candidati a sindaco di Messina con posizione politiche e programmi contrapposti: Cateno De Luca, Antonio
Saitta, Gaetano Sciacca e Dino Bramanti.
Durante la visita a Messina del Ministro Luigi di Maio abbiamo
consegnato al rappresentante del nuovo governo la denuncia corredata di proposta. Di Maio, che quando
era all’opposizione del Governo Renzi venne sulle navi ferroviarie per condividere la linea del movimento
popolare sancita da un suo intervento istituzionale, si è impegnato a consegnare i documenti al Ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. Attendiamo fiduciosi sperando non si tratti di promesse
e impegni dettati dall’onda elettorale, l’ORSA e ILFERRIBOTTENONSITOCCA vigileranno sull’operato del
Governo, della Regione, di Ferrovie e del nuovo sindaco di Messina, in assenza di risposte concrete siamo
attrezzati per passare dalla proposta alla PROTESTA!!!