“ Zeus, posa i to’ occhi ‘ncapu sta genti, ca supplicanti dumanna aiutu ppi non spusari l’omu parenti. Parti emigranti ppi n’autru statu...”.
I versi in siciliano saranno eco nelle pietre millenarie di due dei più bei teatri di pietra siciliani, il 16 agosto al Teatro Antico di Taormina e in replica il 17 agosto al Teatro Antico di Morgantina. Le supplici, diretto e interpretato da Moni Ovadia e Mario Incudine, racconta il dramma delle Supplici di Eschilo.
Ovadia e Incudine |
Moni Ovadia non ha avuto dubbi, ed insieme a Mario Incudine, talentuoso ed eclettico musicista ennese, ha adattato scenicamente con successo e maestria la nota tragedia di Eschilo.” È una tragedia proto–femminista – spiega Incudine – Le donne si ribellano al matrimonio combinato con i cugini e fuggono, ma il tema è soprattutto quello dell’accoglienza. Il re di Argo affida al voto democratico la decisione di aprirle le porte e quando il popolo dice sì, offre le proprie case alle profughe. Noi, invece, ci limitiamo a ospitare i migranti in strutture anonime e rare volte li accogliamo”.
Una tragedia bagnata nel Mediterraneo, immersa nei problemi e nelle sonorità del Mare Nostrum che riproposta a Taormina e a Morgantina è un’occasione unica per apprezzarlo di nuovo o vederlo per la prima volta.
ANFITEATRO SICILIA è un progetto a cura della Fondazione Taormina Arte, frutto di una collaborazione tra l’Assessorato Regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, l’Agenzia per la Coesione Territoriale, la Direzione Generale Cinema e SiciliaFilmCommission, nell’ambito del ProgrammaSensi Contemporanei.