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CON PANNELLA SI CHIUDE UNA PAGINA DI POLITICA ITALIANA CHE HA SEGNATO QUESTO SECOLO


Addio a Marco Pannella. Il leader dei Radicali si è spento intorno alle 13 in una struttura ospedaliera romana dove era stato ricoverato ieri "per garantirgli un ambiente adeguato alle sue attuali condizioni" così come annunciato da Radio Radicale che gli ha dedicato una pagina nel suo sito. 


Personaggio unico nel panorama politico italiano, Marco Pannella, come lui stesso si definiva, era "radicale, socialista, liberale, federalista-europeo, anticlericale, antiproibizionista, antimilitarista, nonviolento". Tra scioperi della fame e della sete unite a manifestazioni varie come sit-in e disobbedienze civili ha condotto le sue lotte per i diritti fino alla fine. Tante le sue campagne referendarie, alcune vinte come quelle per il divorzio e l'aborto e altre perse come l'eutanasia. E ancora i referendum anti-caccia e anti-nucleari. Ma anche le sue lotte per la liberarizzazione delle droghe leggere e le condizioni in cui vivono i carcerati. Ricordiamo la campagna per la "Giustizia Giusta" condotta insieme a Enzo Tortora di cui ricorreva proprio ieri, 18 maggio, il 28° anniversario della morte. Lo scorso 15 maggio, a notte fonda, Tg5 ha dedicato uno Speciale a Tortora, un uomo ucciso da una giustizia ingiusta. Peccato che programmi come questo dovrebbero andare in onda ad un orario decente affinché le nuove generazioni conoscano la storia di un galantuomo trattato come un criminale. Ma non da Pannella, uomo dal grande cuore, buono e generoso che ha sostenuto il conduttore per l'eliminazione della carcerazione preventiva dandogli la possibilità di un riscatto dopo le accuse infamanti che lo hanno portato alla tomba. L'ultima battaglia di Pannella è stata quella per le unioni civili

Marco Pannella
Marco Pannella aveva 86 anni ed era da tempo malato. I funerali avranno luogo a Teramo, sua città natia, domenica 22 maggio e, dalla mattina fino alle ore 15, sarà allestita la camera ardente nell'Aula Consiliare del Municipio. Il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi in segno di cordoglio ha proclamato il lutto cittadino in concomitanza con la cerimonia funebre. "L'Amministrazione - dice il sindaco - invita i cittadini, i titolari di attivitaà produttive e commerciali, le organizzazioni politiche, sindacali, sociali, culturali ed economiche ad esprimere la propria partecipazione nelle forme ritenute più opportune e ad osservare liberamente un minuto di raccoglimento; invita inoltre le scuole, per la giornata di sabato, a riservare adeguato tempo di approfondimento e studio sull'opera e la figura del nostro concittadino". Ricordiamo che lo scorso 12 maggio, su proposta del primo cittadino, il Consiglio comunale aveva insignito Pannella della Cittadinanza Onoraria e lo stesso sindaco si era recato, il giorno seguente, nell'abitazione romana del leader dei diritti civili per consegnare la simbolica chiave della città. Dopo le esequie il feretro sarà trasferito al cimitero cittadino, dove verrà tumulato.

Marco Pannella e Emma Bonino
Emma Bonino, sua storica compagna di vita e di battaglie, a Radio Radicale ha ricordato così Pannella: "Penso che Marco mancherà a tutti, persino ai suoi avversari che riconoscono la sua forza e la sua invettiva. E ora che non è più in vita molti dovrebbero riflettere sui suoi meriti e sulla sua presenza nella storia di questo Paese che tanto gli deve per averlo reso libero e consapevole".

Tanti i messaggi di cordoglio dal mondo politico. Ne riportiamo alcuni. Il premier Matteo Renzi ha detto: "E' la scomparsa di un grande leader italiano, che ha segnato la storia dell'Italia. Vorrei a nome mio personale e del governo e della forza politica che rappresento fare un grande omaggio alla storia di questo combattente e leone della libertà". Renzi ha scritto anche su Facebook: "Un protagonista straordinario della vita non solo politica italiana. E transnazionale, verrebbe da aggiungere. ‪#‎ciaomarco‬ ‪#‎MarcoPannella‬". E sempre sul social interviene il presidente del Senato, Pietro Grasso: "Marco Pannella ha affrontato la malattia con la stessa fierezza con la quale, per decenni, si è battuto per le cause in cui credeva. Dobbiamo moltissimo a quest’uomo forte e appassionato che, come accade raramente, è stato sempre stimato anche dai suoi avversari. Con lui se ne va un protagonista assoluto della storia repubblicana e delle battaglie per i diritti civili. Addio Marco". Mentre Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia ha detto: "Marco Pannella è stato un protagonista della storia dell’Italia repubblicana. Un uomo appassionato della politica, a cui ha dedicato tutta la vita con una instancabile battaglia per i diritti civili, la laicità dello Stato e una democrazia più aperta. Nella sua lunga avventura ha saputo pagare di persona scelte controcorrente che hanno fatto spesso discutere, ma non si può negare che fossero sempre mosse da profondi ideali di libertà".

Vittorio Sgarbi e Marco Pannella
Eppure, malgrado tanti attestati di stima da parte della politica italiana, come giustamente osserva il critico d'arte Vittorio Sgarbi, "Gli hanno negato il rango di senatore a vita preferendogli pizzicagnoli inutili"

"Marco Pannella politicamente non è mai stato un grande stratega. Aveva, semmai, la "temperatura" di un leader religioso. - scrive Sgarbi - Io e lui, prima ancora di Grillo, potevamo essere i "grillini" della scena politica, ma Pannella non era politicamente molto avveduto. Aveva un afflato religioso. E la sua era la più alta espressione della "religione della libertà" indicata da Benedetto Croce. Non a caso le sue più importanti conquiste sono quelle in tema di diritti civili. Sono l'unico che ha avuto con lui un rapporto alla pari, e cioè quando, insieme nel 1996, presentammo la lista «Pannella-Sgarbi», naufragata poi per la sua inefficacia politica politica. Oggi, per celebrarlo, dopo il suo referendum su divorzio, potremmo raccogliere le firme per un referendum che liberi l'umanità dal matrimonio, almeno tra eterosessuali. E' inutile che adesso certi esponenti istituzionali lo rimpiangano, non avendo fatto nulla perchè fosse riconosciuto a Pannella il rango di senatore a vita, preferendogli pizzicagnoli davvero inutili".

Addio Marco, e grazie per tutto quello che ci hai dato attraverso le tue lotte condotte per i nostri diritti civili. 


Antonella Di Pietro



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